BERNASCONI, Ugo
Luciano Caramel
Nacque a Buenos Aires il 21 maggio 1874 da Leone e Giuseppina Pini, originari di Olgiate, presso Como. Condotto adolescente in Italia, seguì a Milano le scuole classiche [...] G. Sottocornola, che il B. frequentava con regolarità - lo stimolò a servirsi, sia pur con estrema libertà, di un linguaggio divisionistico, come prova una veduta dell'AltaValle del Piave del 1899 (Cantù, propr. Bernasconi).
Nel 1899 il B. partì per ...
Leggi Tutto
Termine usato per designare, criticamente e cronologicamente, una produzione artistica e architettonica sviluppatasi in Italia e nel resto d’Europa nel corso del sec. 17°.
Arte e architettura
Dalla fine [...] F. Juvarra, o a Genova, centro importante per lo sviluppo della decorazione scenografica degli interni. Legata al linguaggio architettonico rinascimentale e allo stesso tempo fortemente innovativa è l’opera veneziana di B. Longhena, mentre caratteri ...
Leggi Tutto
simbolismo Corrente artistica e letteraria sorta in Francia e diffusasi in Europa sullo scorcio del 19° sec. caratterizzata, in opposizione al realismo e al naturalismo, dalla tendenza a non rappresentare [...] è un aspetto del decadentismo (➔), da cui si distingue, quale movimento a sé, per una più marcata aspirazione del linguaggio poetico alla condizione della musica pura, per una più intensa ricerca di corrispondenze e analogie intime tra stati d’animo ...
Leggi Tutto
Critico letterario, filosofo e uomo politico italiano (Morra Irpina 1817 - Napoli 1883). Massimo esponente italiano della critica romantica, formulò le sue originali teorie partendo dal concetto hegeliano [...] ", capace di esprimere il profondo sentimento della vita, e l'"artista", abile a fermare l'ornato e il colore. Del linguaggio affermò essere necessità suprema la "proprietà", cioè l'aderenza alla cosa espressa, ammettendo quindi come lecito qualsiasi ...
Leggi Tutto
(trad. it. La Cantatrice calva) Commedia in un atto (1950) del commediografo francese di origine romena E. Ionesco (1909-1994), la cui ispirazione è nata, secondo l'Autore, dalle insulsaggini e dai luoghi [...] punteggiato da un ‟Come è curioso, come è bizzarro, e quale coincidenza" di irresistibile effetto comico. L'esplosione del linguaggio, la polverizzazione del mezzo di comunicazione tra gli esseri umani, trasforma la loro esistenza in un vasto gioco d ...
Leggi Tutto
Scrittore bulgaro di lingua tedesca (Ruse, Bulgaria, 1905 - Zurigo 1994), naturalizzato britannico nel 1952. Figlio di ebrei di origine portoghese, solo a scuola imparò il tedesco, che divenne la sua lingua [...] -antropologico sulla natura del potere Masse und Macht (1960; trad. it. 1972), esemplare e suggestivo nella lucidità di linguaggio e nella spregiudicatezza d'analisi. Sulla stessa linea si collocano le commedie Hochzeit (1932) e Komödie der Eitelkeit ...
Leggi Tutto
Poeta francese (Narbona 1899 - Solesmes 1960). Legato al cubismo e al dadaismo, fu uno dei precursori del surrealismo. Tra le sue opere, tese alla ricerca mistica di una verità assoluta: Poèmes en prose [...] e affinando la sua poetica, sempre più tesa a privilegiare la verità poetica sulla realtà, a ridurre, in un linguaggio semplice, rigoroso, geometrico, il divario fra sentimento ed espressione, fra visione e rappresentazione dell'immagine (egli stesso ...
Leggi Tutto
Scrittore statunitense (n. Charles City, Iowa, 1932). Formatosi all'Indiana University e alla univ. di Chicago, è considerato tra i più importanti esponenti della narrativa statunitense contemporanea di [...] l'uso letterario della finzione cinematografica, C. demistifica il mondo dell'illusione e ricostruisce una realtà in cui linguaggio, soggettività e sessualità emergono come valori e come limiti. Tra le altre opere si ricordano: Spanking the maid ...
Leggi Tutto
Poeta inglese (Gravesend 1929 - San Francisco 2004), dal 1954 residente in California dove insegnò all'univ. di Berkeley. La sua poesia, retta da un pensiero lucido e intenso, ne fa il rappresentante più [...] (1961), Positives (1966), Touch (1967). La lunga permanenza negli USA influì molto su G.: con il tempo, il suo linguaggio e i suoi miti si fecero distintamente americani acquistando il sapore di quella realtà e di quella tradizione letteraria: Moly ...
Leggi Tutto
Scrittore, regista e attore russo (Srostki 1929 - Kletskaja, Volgograd, 1974). Di origini contadine, iniziò nel 1954 studî di cinematografia e nel 1957 intraprese la carriera di attore. Esordì nella regia [...] Besedy pri jasnoj lune "Conversazioni al chiaro di luna", 1974), nei quali l'attenzione agli aspetti più dimessi dell'esistenza si esprime in uno stile vicino al linguaggio parlato. In italiano è apparsa la scelta di racconti Il viburno rosso (1978). ...
Leggi Tutto
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...