Poeta australiano (Nabiac, Nuovo Galles del Sud, 1938 - Taree, Nuovo Galles del Sud, 2019), considerato tra i maggiori esponenti della poesia in lingua inglese. Il suo esordio nella poesia avvenne con [...] boy who stole the funeral (1980), romanzo in versi che attinge largamente alla cultura aborigena anche sul piano del linguaggio; Persistence of folly (1984), prose ispirate ai bardi scozzesi; The rabbiter's bounty: collected poems (1991); Subhuman ...
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Poetessa statunitense (Newton 1928 - Weston, Massachusetts, 1974). Approdata alla scrittura come forma di psicoterapia dopo lunghi periodi di degenza (in concomitanza con la maternità era rimasta vittima [...] altre raccolte di versi (The book of folly, 1972; The death notebooks, 1974) che tuttavia tradiscono un'involuzione del linguaggio. Al postumo, disperato The awful rowing toward God (1975), si aggiunsero 45 Mercy Street (1976) e Anne Sexton. A ...
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HERBERT, Zbigniew
Pietro Marchesani
Poeta, saggista e drammaturgo polacco, nato a Leopoli il 29 ottobre 1924. La sua prima raccolta di versi, Struna swiatla ("La corda di luce"), è del 1956; ad essa [...] e l'ironia, che conferiscono una misura stoica al suo argomentare, caratterizzato da una severa disciplina formale, da un linguaggio semplice, dal tono pacato e discorsivo, dotato di grande comunicatività. H. è autore anche di drammi (Dramaty, 1970 ...
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MUSIL, Robert
P. Ch.
Scrittore austriaco, nato a Klagenfurt il 6 novembre 1880, morto a Ginevra il 15 aprile 1942. Figlio d'un alto funzionario austriaco, cresciuto in un ambiente di densa e raffinata [...] nelle novelle - le più deboli, non v'è dubbio - di Drei Frauen: tre ritratti di donne in cui più del linguaggio tendente al simbolo e alla stilizzazione, è semmai una certa problematica psicologica - l'incomunicabilità fra i sessi, per esempio - a ...
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RULFO, Juan
Ledda Arguedas
Scrittore messicano, nato a Sayula (Jalisco) il 16 maggio 1918, morto a Città di Messico il 7 gennaio 1986. Dal 1962 ha lavorato presso l'Instituto Nacional Indigenista. Nel [...] della narrazione − la rivoluzione messicana per sottolineare le ingiustizie che questa non era riuscita a cancellare; con un linguaggio privo di retorica, un periodare icastico e paratattico intessuto di metafore fisse e di parallelismi, riproduce l ...
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ILLYÉS, Gyula
Gyozo Szabó
Poeta e narratore ungherese, nato a Rácegrespuszta il 2 novembre 1902. Dopo la caduta della Repubblica dei consigli del 1919 riparò all'estero e studiò alla Sorbona. Tornato [...] a Bartók") nella ricerca della vera funzione dell'artista impegnato. Sempre sensibile al destino della lingua materna, il suo linguaggio poetico spicca per la precisione dell'espressione, ma anche la prosa dell'Ebéd a kastélyban ("Pranzo nel castello ...
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HUGHES, James Langston
Salvatore Rosati
Scrittore americano di origine negra, nato a Joplin, Mo., il 1° febbraio 1902. Compiuti nel 1920 gli studî alla Central High School di Cleveland, frequentò nel [...] of Wonder, 1947. La sua poesia s'ispira alla tradizione dei "blues" lirici non religiosi e si esprime esclusivamente in linguaggio parlato, con ritmi che sono gli stessi dei Negri urbanizzati. H. ha scritto anche ricordi autobiografici: The Big Sea ...
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Dante
Achille Tartaro
Il più grande poeta italiano
La fama universale di Dante Alighieri, poeta fiorentino vissuto fra il 13° e il 14° secolo, è legata alla Divina Commedia, la sua opera maggiore da [...] , progettato in quattro libri ma eseguito solo in due, illustrò il suo ideale linguistico. Vi trattò dell'origine del linguaggio, dalla creazione di Adamo alla distruzione della torre di Babele; si soffermò poi a considerare gli idiomi derivati in ...
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Gabriele D'Annunzio: Poesie teatro prose
Mario Praz
Ferdinando Gerra
Si può presentare d'Annunzio in forma antologica, con la sola eccezione di Alcyone? Potremmo ricordare a nostro favore come egli [...] è verace». Per questo non gli riusciranno i dialoghi nei drammi moderni, ma solo nei drammi in cui era accettabile un linguaggio d'arte: la Francesca, la Figlia di Iorio.
Ma c'è un d'Annunzio meno lontano dalla sensibilità moderna di quello ...
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BACCINI, Ida
Arianna Scolari Sellerio
Nata a Firenze il 16 maggio 1850 da Leopoldo e Ester Rinaldi, si trasferì nel 1857 con la famiglia a Genova; di qui, nel 1859 a Livorno, per tornare nel 1865 a [...] programmi scolastici che la B. giudicava inadatti per la prevalente insistenza sulla mnemonica e per l'applicazione di un linguaggio inaccessibile alla mentalità infantile.
Nel 1875 la B. aveva pubblicato a Firenze il suo primo libro, Le memorie di ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...