VLACHOIÁNNĒS, Giánnēs (Γιάννης Βλαχογιάννης, detto 'Επαχτίτης)
Polymnie LASCARIS
Letterato greco nato a Lepanto nel 1868. Fece gli studî universitarî ad Atene; ma presto si dedicò alla letteratura e [...] l'editore della rivista Προπύλαια (dal 1900 al 1908). Ma l'opera sua migliore rimangono le Storie: scritte in un linguaggio popolare e in uno stile melodico, esse descrivono la rude vita dei contadini dell'Epiro e hanno un fascino semplice, grave ...
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LEVI, Natalia
Domenico Scarpa
Nacque a Palermo il 14 luglio 1916 da Giuseppe e da Lidia Tanzi.
Il padre, ebreo triestino, è professore di anatomia comparata nell'ateneo palermitano. Lidia Tanzi, milanese, [...] storia di una famiglia ebrea torinese nel ventennio fascista: un'autobiografia comunitaria ricostruita a partire dal gergo quotidiano dei Levi, linguaggio dove è custodita la forma dei legami e dei destini.
Il Lessico è un romanzo di cose vere; la L ...
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Corrente letteraria fiorita in Italia, con epicentro a Firenze, intorno al 1930 e notevole soprattutto nel campo della poesia e della critica, anche se non mancarono significative influenze sul lavoro [...] all’assolutezza poetica in tutto conforme all’estremismo letterario del secolo (A. Zanzotto). Il gusto per un linguaggio iniziatico e l’adesione incondizionata alle difficili ragioni della poesia contemporanea, che già furono della critica ermetica ...
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Scrittore italiano (Santo Stefano Belbo 1908 - Torino 1950). P. ha svolto un ruolo essenziale nel passaggio tra la cultura degli anni Trenta e la nuova cultura democratica del dopoguerra. La sua partecipazione [...] (con Vittorini) in Italia, ha però profonde radici in quel suo amore di piemontese per la propria terra, per il linguaggio della sua gente, specie a livello contadino o operaio, da cui egli mutua vocaboli e cadenze per il frequente, agile ...
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Poeta nordirlandese (Belfast 1941 - Cork 2020). Nelle sue raccolte poetiche ha affrontato temi legati alla quotidianità, ma anche all'identità, alle radici culturali, alla brutalità della storia, con un [...] trae il titolo da una poesia dedicata alla Caccia notturna di Paolo Uccello, M. affronta il nodo civiltà-barbarie in un linguaggio asciutto che sottolinea l'impotenza dell'uomo di fronte alla violenza della storia. Lo stesso tema è sviluppato in A ...
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Poeta italiano (n. Milano 1951). Ha fondato e diretto la rivista letteraria Niebo (1977-79) e ha svolto attività di traduttore (C. Baudelaire, M. Blanchot, M. Maeterlinck, ecc.). Vincitore nel 2005 del [...] A. è stato a lungo considerato caposcuola, benché la forte concentrazione del suo discorso, la tensione analogica del suo linguaggio, che non di rado sconfina nell'oscurità, piuttosto che l'attitudine a una pronuncia oracolare della parola, esprimano ...
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Filosofo e letterato tedesco (Juditten, Königsberg, 1700 - Lipsia 1766). Intellettuale vivace ed influente, seguace della filosofia di Wolff, ne accentuò la sistematicità elaborando una teoria razionalista [...] fu la riforma linguistica che G. volle introdurre con la sua Deutsche Sprachkunst (1748), sistematica di un linguaggio corretto e razionale che decisamente contribuì all'unificazione linguistica. La sua autorità fu grandissima e durò decenni.
Vita ...
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Poeta lirico e drammatico e musicista spagnolo (Salamanca 1469 - León 1529), vissuto lungamente in Italia. Autore dell'opera teatrale Églogas e di un importante Cancionero.
Opere
Il Cancionero (1496) [...] si ritrova nella Égloga de Antruejo (1495) e nell'Auto del Repelón (1509) nei quali si inizia un motivo di parodia del linguaggio contadino che continuerà nel teatro fino a Lope e Tirso. Il secondo tipo è più elaborato, e più vicino alla commedia ...
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Scrittore e drammaturgo israeliano (Ṣafed 1921 - Rishon LeZiyyon 2004). Attivo tra le fila della sinistra israeliana, dopo la guerra dei sei giorni, cui partecipò, aderì alla destra: nel 1977 fu eletto [...] popolo. Nella produzione teatrale (Lēyl sūfā "Notte di tempesta", 1952; Ha-yōrēsh "L'erede", 1963), S. introdusse un nuovo linguaggio drammatico, ispirandosi nella prima opera a J. A. Strindberg e nella seconda a B. Brecht. Tra gli altri suoi romanzi ...
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Letterato e storico (gov. di Simbirsk 1766 - Pietroburgo 1826), il più versatile precursore del rinnovamento della cultura russa nei primi decennî del sec. 19º; editore delle riviste Moskovskij Žurnal [...] del realismo. Precursore è K. anche nel campo della lingua letteraria, da lui resa più duttile e più vicina al linguaggio parlato, e in quello della storiografia, ove la sua ampia Istorija gosudarstva rossijskogo ("Storia dello stato russo", 12 voll ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...