Scrittore belga (Monaco di Baviera 1827 - Ixelles 1879). Scrisse le Légendes flamandes (1858) e i Contes brabançons (1861) in un francese arcaico (soprattutto le prime) che egli credeva meglio atto a rendere [...] la dominazione spagnola e le persecuzioni religiose. Efficace per rendere lo spirito popolare fiammingo è il linguaggio, leggermente arcaicizzante e pieno di gustose espressioni. Il C. contribuì notevolmente a promuovere la rinascita letteraria ...
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Poeta ungherese (Budapest 1921 - Székesfehérvár 1981); si ispirò nelle prime poesie (Trapéz es korlát "Trapezio e sbarra", 1946; Harmadnapon "Il terzo giorno", 1959) alle sue dolorose esperienze di guerra [...] ultime raccolte (Nagyvá rosi ikonok "Icone metropolitane", 1970; Szálkák "Schegge", 1972; Végkifejlet "Scioglimento finale", 1974) un linguaggio poetico austero, intenso e originale. Una scelta di suoi versi è comparsa in italiano col titolo Poesie ...
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Poeta svedese (Malmö 1853 - Göteborg 1912), studioso e traduttore della letteratura norrena, soprattutto delle saghe islandesi. La sua lirica (Dikter "Poesie", 1879; Nya dikter "Nuove poesie", 1881), legata [...] sulla composizione di alcune saghe di stirpe islandese", 1885; Nordiskt forntidsliv "Vita nordica dei primordî", 1890), contribuì a dare al suo linguaggio poetico quel rilievo plastico e quella patina arcaizzante che ne costituiscono il fascino. ...
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Nel 1952 P.P. Pasolini, nell'introduzione all'antologia della Poesia dialettale del Novecento, a cura sua e di M. Dell'Arco, forniva il primo ragionato bilancio della produzione dialettale in Italia nella [...] si sono distinti L. Angiuli (n. 1946) e F. Granatiero (n. 1949), che da Torino dove vive recupera il linguaggio arcaico del Gargano (U iréne, 1983, Il grano; Scúerzele, 2002, Spoglia).
La Basilicata non vanta una riconoscibile e omogenea tradizione ...
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Giambattista Vico nacque a Napoli il 23 giugno 1668, in una famiglia di modeste condizioni (il padre era libraio). Intrapresi gli studi di filosofia come esterno presso il collegio dei gesuiti di Napoli [...] elogiativa menzione in Giuseppe Maria Galanti (Breve descrizione della città di Napoli e del suo contorno, p. 228: «Affettò un linguaggio tutto nuovo ed amò farsi capire da pochi o almeno da coloro che avessero la pazienza di addomesticarsi con lui ...
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Scrittore tedesco (Heidelberg 1895 - Wilflingen 1998). Figura tra le più complesse e discusse della cultura tedesca del 20° sec., in provocatorio disprezzo della politicizzazione delle lettere si pose [...] di opere, romanzi, racconti, diari, saggi, tutti inconfondibili per lo stile elevato sino alla ricercatezza e per il linguaggio spesso volutamente cifrato che reclama una disagevole decodificazione.
Vita e opere
Arruolatosi a 17 anni nella Legione ...
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Poeta statunitense (Galesburg, Illinois, 1878 - Flat Rock, Carolina del Nord, 1967). Abbandonata la scuola ancora adolescente, lavorò come operaio, e partecipò volontario alla guerra tra Stati Uniti e [...] ai principî della solidarietà democratica, l'icasticità delle immagini e l'andamento discorsivo sfociano in un linguaggio marcatamente sperimentale, giocato su accesi contrasti e sulla vivacità della scansione. Questi i tratti che caratterizzano ...
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Poeta tedesco (Büdesheim, Bingen, 1868 - Minusio, presso Locarno, 1933). Studiò filosofia e storia dell'arte a Parigi, Berlino e Monaco, ben presto entrando in contatto e avvertendo il richiamo di Mallarmé [...] del poeta-vate, cominciò col promuovere un'intransigente opposizione al naturalismo, respingendone senza compromessi la quotidianità del linguaggio e l'aderenza alla particolare situazione storica. La critica alla banale società del tempo non ha in ...
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Poeta e critico statunitense (New York 1920 - Saint Louis, Missouri, 1991). Nelle prime raccolte di versi (The image and the law, 1947; Guide to the ruins, 1950), pubblicate dopo gli studî a Harvard e [...] del mondo naturale e rinuncia in parte all'ambiguità dell'arguzia per connotarsi, sotto l'apparente linearità del linguaggio, come intransigente, a volte pessimistica, riflessione esistenziale: The next room of dream (1962); The blue swallows (1967 ...
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Poeta (Riva Ligure 1874 - Torino 1953). Fu allievo di A. Graf all'univ. di Torino, dove insegnò dal 1935. La sua poesia si svolse secondo modi parnassiani e soprattutto dannunziani, lontana da ogni vera [...] crepuscolare delle raccolte Belfonte (1903) e Il pilota dorme (1905), e specialmente nei Versetti (1931), dove in un linguaggio più sobrio si esprime un caustico senso dell'effimero. Un tono più malinconico e meditativo caratterizza infine le ultime ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...