Poeta (San Mauro, od. San Mauro P., 1855 - Bologna 1912). Con la sua ricerca linguistica audacemente sperimentale, P. aprì la strada alla rivoluzione poetica del Novecento. Con la raccolta Myricae, la [...] , il recupero con intenti innovativi della terzina dantesca). In P. si riconosce spesso il punto di partenza del linguaggio poetico del Novecento, oltre che per la forte suggestione di una poesia pura ante litteram, svincolata dai temi convenzionali ...
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Scrittore italiano (Saluggia, Vercelli, 1846 - ivi 1928). Collaborò ai principali periodici letterarî del tempo (Serate italiane, Rivista minima, Fanfulla, ecc.), e fu corrispondente da Roma della Gazzetta [...] vena narrativa, nella quale sull'osservazione realistica predominano un umorismo deformatore, quasi surreale, e un senso lirico del linguaggio, misto di italiano e di piemontese, che trasformano il bozzetto in estrosa "figurina": e Figurine (1875) si ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] di esso, verso la metà del Cinquecento, vengono tramutati in difensori della fede gli eroi della cavalleria e viene divinizzato il linguaggio dell’amore pagano. Uno degli aspetti dell’arte di s. Teresa d’Ávila (Libro de su vida, composto tra il 1562 ...
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Autore drammatico tedesco (Detmold 1801 - ivi 1836). Innovatore del dramma classico e romantico e precursore del realismo teatrale, si rifece ai più arditi tentativi dello Sturm und Drang di una forma [...] tentato superamento dell'astratto individualismo romantico rimane preso nelle pieghe di un anarchismo individualistico, espresso in un linguaggio a volte retorico e approssimativo. Forse il capolavoro di G. è nel breve frammento del Christus (1835 ...
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Generazione del ’27 Definizione coniata dal poeta e critico D. Alonso per identificare il gruppo di giovani intellettuali spagnoli (J. Guillén, G. Diego, F. García Lorca, P. Salinas, R. Alberti) con i [...] vanno aggiunti anche L. Cernuda, V. Aleixandre, J. Larrea, M. Altolaguirre, M. Hernández) rinnovò profondamente tematiche, linguaggio e stile della poesia spagnola, pur mantenendo una individuale spiccata originalità. Maestro di un’intera generazione ...
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Poeta italiano (Potenza 1954 – Roma 1985). Annoverato dai critici tra i poeti contemporanei della nuova scuola romana, ha iniziato a pubblicare le prime poesie negli anni Settanta su riviste come “Nuovi [...] letteraria del neo-avanguardismo e fondarono questa rivista per mostrare la poetica della nuova generazione, che presenta un linguaggio aderente al reale e alle cose. S. infatti lascia la sperimentazione formale e presenta il poeta come uomo ...
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Poeta turco cipriota (n. Ozan Köy, Cipro, 1927 - m. 2001). Terminati gli studî a Londra, dove perfezionò la lingua inglese, iniziò la sua attività giornalistica e poetica scrivendo in turco e in inglese. [...] şiirler "Poesie scelte", scritte tra il 1950 e il 1990), T. mediò l'incontro tra la cultura turca, il razionalismo europeo e nordamericano e le memorie di una cultura classica mediterranea, attraverso un linguaggio spesso innovatore e provocatorio. ...
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Poeta spagnolo (Guadalajara forse 1582 - ivi 1638). Gli si attribuiscono diverse opere drammatiche di argomento storico-leggendario, oggi perdute, come la Comedia del Cid, Doña Sol y doña Elvira, El conde [...] , si ricorda La gran tragedia de los siete Infantes de Lara (1612-15) la quale, pure attenendosi alle linee generali della leggenda tratte dalla Primera Crónica e dai romances, è svolta con una certa inventiva e con linguaggio ricercatamente arcaico. ...
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Poeta tedesco (n. Limbach, Palatinato, 1573 - m. attorno al 1620). Erudito di formazione umanistica, fu alla corte dell'imperatore Rodolfo II in Boemia. Nel 1602 fu fatto nobile. Accusato di alto tradimento [...] 1601 aveva pubblicato la raccolta di poesie Schönes Blumenfeld, liriche di tema mondano di tono moraleggiante, formalmente ancora sulla linea del petrarchismo che aveva dominato nel sec. 16º. Di proprio H. porta un linguaggio spesso popolareggiante. ...
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MONTEIRO LOBATO, José Benito
Dario PUCCINI
Narratore brasiliano, nato a Taubaté (S. Paolo) il 17 aprile 1886 e morto a S. Paolo il 4 luglio 1948. Popolarissimo scrittore di racconti.
Ha un posto a parte [...] popolo, liberissima nello stile e nella lingua, la quale si arricchisce con lui grazie all'assimilazione del dialetto e del linguaggio parlato. Fin dal suo primo libro, Urupês, modellò e fece vivere il personaggio Jeca-Tatu, entrato ormai nella vita ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...