GIULIANI, Giambattista
Domenico Proietti
Nacque a Canelli, nell'Astigiano, il 4 giugno 1818 da Paolo e Maddalena Ghione, in una famiglia di modeste condizioni; il suo nome di battesimo era Jacopo, mutato [...] (per lo più di soldati della terza guerra d'indipendenza, II, pp. 101-160); e il Saggio di un nuovo dizionario del linguaggio volgare toscano (II, pp. 165-432), che già nel 1861 il G. aveva iniziato a pubblicare, ma che lasciò interrotto per l ...
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Scrittrice polacca (Varsavia 1884 - ivi 1954). Notevoli sono nei suoi romanzi (Romans Teresy Hennert, 1924; Choucas, 1927; Niedobra miłośč, 1928, trad. it. L'amore cattivo, 1945) e nei suoi drammi (Dom [...] del suo ritorno", 1931) l'analisi psicologica dei personaggi, soprattutto femminili, e del loro ambiente, e la duttilità del linguaggio. Molto efficace per l'asciuttezza dello stile è la raccolta di bozzetti e racconti Medaliony (1946; trad. it. I ...
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Pseudonimo del poeta iraniano Muḥammad Isfandiyārī (n. Yūsh 1897 - m. 1960). Creatore della scuola poetica shi῾r-i nau, che postulava la completa rottura con le regole della prosodia classica persiana [...] e l'adozione dei principî del verso libero, N. creò una poesia fondata sul ritmo e la musicalità del linguaggio. Le sue opere, caratterizzate dapprima da un pessimismo egocentrico (Qeṣṣe-ye rangparīde "Il racconto pallido", 1921), da influssi del ...
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Poeta e filosofo ebreo (n. Granata 1055 circa - m. dopo il 1135). Compose numerose poesie ebraiche, religiose e profane. Tra quelle religiose hanno particolare rilievo le penitenziali, in cui si riflette [...] , le elegiache, le epitalamiche: poche quelle satiriche e amorose. L'imitazione dei modelli arabi, nella forma metrica e nel linguaggio poetico, non impedisce una freschezza e un'eleganza che fanno di M. forse il primo fra i poeti ebrei del Medioevo ...
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Scrittore del Mozambico (Lourenço Marques, od. Maputo, 1922 - ivi 2003). Di padre portoghese e di madre africana, si impegnò nei movimenti di liberazione del suo paese. Autore di saggi, tra cui si segnala [...] cui l'affermazione della negritudine e l'esaltazione dei valori umani e sociali della madre Africa si esprimono attraverso un linguaggio ricco di neologismi: Chigubo (1964); Cantico a un dio di catrame (trad. it. con testo a fronte, 1966); Karingana ...
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ī Pseudonimo del poeta e mistico turco 'Imād ad-Dīn (m. Aleppo 1404-05). Dapprima seguace della scuola mistica dello shaykh Shiblī, seguì poi le idee di Fazlullāh, fondatore della confraternita ḥurufiyya. [...] le sue idee mistiche, che, considerate eretiche, gli costarono la vita. Ha lasciato un dīwān in turco, uno in persiano e delle poesie in arabo. Il suo linguaggio erotico-mistico cela l'ammirazione per la bellezza terrena, riflesso di quella divina. ...
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Scrittore statunitense (n. Cleveland, Ohio, 1924); è autore di romanzi (Birth of a hero, 1951; The pro- s pect before us, 1954; The man who was not with it, 1956; The optimist, 1958; Therefore be bold, [...] , 1970), in cui affronta, con forza drammatica, alcuni aspetti della società statunitense (problema razziale, droga). Adopera un linguaggio colorito e ricorre sovente allo slang, conservando tuttavia dignità di stile. In polemica con gli scrittori di ...
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Scrittore portoghese (Vila de Frades 1857 - ivi 1911). Esordì con un libro di Contos (1881) seguito da A Cidade do vício (1882), Lisboa galante (1890), O país das uvas (1893). Ai racconti s'intercalarono [...] pagine mordaci di critica letteraria e di satire del costume (Pasquinadas, 1890, e soprattutto Os gatos, 1889-93). La tendenza a un realismo descrittivo si unisce nella sua prosa a un linguaggio contorto e spesso stravagante. ...
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Poeta e cronista spagnolo (Barbastro 1562 - Saragozza 1631), fratello di Lupercio, che accompagnò in Italia al seguito del viceré di Napoli, conte di Lemos. Scrisse epistole morali per cui ebbe a modello [...] del fratello (1634). Seguace, ma non pedissequo imitatore, dei classici, attento alla forma e alla purezza del linguaggio, fu contrario al culteranismo, mantenendosi fedele alla migliore tradizione del sec. 16º. Continuò gli Anales de Aragón di ...
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Tedesca, letteratura di lingua
Antonella Gargano
Chi voglia ricostruire un possibile profilo del panorama letterario di lingua tedesca nell'arco di tempo successivo alla data limite del 1989, non può [...] tema della riunificazione con il quale - e in modo pressoché esclusivo - la letteratura di questi anni, nella specificità del suo linguaggio, ha interagito e si è confrontata. I nomi di G. Grass e M. Walser, ambedue nati nel 1927, appartenenti dunque ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...