ROUGEMONT, Denis de
Paola Ricciulli
(App. III, II, p. 636)
Filosofo e saggista svizzero di lingua francese, morto a Ginevra il 6 dicembre 1985. Pioniere di un autentico federalismo europeo, si è battuto [...] cultura occidentale, della persona umana, dell'uomo visto in ogni realtà, anche la più umile e semplice. Il suo linguaggio, essenziale, raggiunge i toni di un lirismo esaltato che si è rivelato esso stesso veicolo importante per l'affermazione delle ...
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VASALIS, M
Pseudonimo della poetessa Margaretha Droogleever Fortuyn-Leenmans, nata all Aia il 13 febbraio 1909.
Fin dall'esordio (1940) con il volumetto Parken en woestijnen (Parchi e deserti), è stata [...] poeti della sua generazione. In queste prime liriche, sa trasporre i suoi sentimenti e le esperienze fondamentali con un linguaggio fresco e naturale, con acuta penetrazione e con immediata intelligibilità, mostrando il suo rispetto e amore per il ...
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RIBEIRO, Aquilino
Giuseppe Carlo ROSSI
Romanziere e novelliere portoghese, nato a Carregal (Beira Alta) il 13 settembre 1885. Fa tema centrale della sua feconda attività (una quarantina di volumi) la [...] e descritta con coraggioso realismo, nella crudezza dei suoi dolori e nella primitività delle sue gioie. Un ardito linguaggio popolare rende pittoresco e personalissimo il suo stile.
Tra i libri di racconti: Jardim das tormentas, 1913; Estrada ...
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Termine con cui si suole designare quella poetica e quel gusto che furono propri, in Italia, degli scrittori posteriori a G. D’Annunzio, raccolti per lo più intorno alla Voce; e quindi la letteratura e [...] quello che fu uno dei problemi fondamentali della letteratura italiana a partire dal Romanticismo: affrancare la poesia dal linguaggio ‘poetico’, cioè aulico e convenzionale. Pertanto, se da un lato il f. si configurò come antitradizionalista ed ...
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Scrittore italiano (Navacchio, Pisa, 1914 - Firenze 1997). La sua poesia (La figlia di Babilonia, 1942; Rogo, 1952; Il corvo bianco, 1955; Le mura di Pistoia, 1958; Torre di Arnolfo, 1964; Stato di cose, [...] e la sua critica (Studi, 1946; Leopardi, 1962; Poesia ital. del Novecento, 1965; La poesia come funzione simbolica del linguaggio, 1972) risentono del clima dell'ermetismo, nel quale egli si è formato. È stato prof. di letteratura italiana moderna e ...
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Dikele Distefano, Antonio. – Scrittore italiano di origini africane (n. Busto Arsizio 1992). Figlio di profughi angolani emigrati in Italia, nel 2015 ha autopubblicato il romanzo Fuori piove, dentro pure, [...] pubblico essendone scaricate 20.000 copie in free download prima della pubblicazione cartacea. D. si dimostra abile manipolatore del linguaggio dei social network anche nei successivi Prima o poi ci abbracceremo (2016), Chi sta male non lo dice (2017 ...
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Filologo (Locarno 1923 - Lugano 2002), minore cappuccino; allievo di G. Billanovich e G. Contini all'univ. di Friburgo, dove insegnò letteratura italiana dal 1960 al 1988. Oltre a saggi di storiografia [...] sacra nel Seicento, 1954; La rosa in mano al professore, 1974) e a studî su aspetti poco esplorati del linguaggio poetico (La parola dipinta, 1981; Poesia per gioco: prontuario di figure artificiose, 1984), si devono al suo magistero filologico ...
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Critico letterario (Roma 1878 - ivi 1931), prof. di filosofia morale nell'univ. di Roma. Riprese le tesi di G. Pascoli sull'interpretazione allegorica della Divina Commedia, sviluppando anche una sua idea [...] su un presunto circolo segreto di "fedeli d'amore", tra i quali Dante e gli stilnovisti: Il segreto della Croce e dell'Aquila nella Divina Commedia (1925), e Il linguaggio segreto di Dante e dei fedeli d'amore (1927). ...
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Futurismo
PPär Bergman
Maurizio Calvesi
di Pär Bergman e Maurizio Calvesi
FUTURISMO
Futurismo letterario di Pär Bergman
sommario: 1. Osservazioni preliminari. 2. Il futurismo italiano: a) presupposti; [...] ; il subconscio è (come la macchina) un simbolo dell'irrazionale e un segno dell'energia.
Anche il ritorno al linguaggio infantile sarà così uno dei temi anticipati da Marinetti, come ci testimonia, per esempio, uno scritto di Lunačarskij del 1913 ...
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Romanziere (Montpellier 1918 - Barcellona 1987); nei suoi romanzi (Le voyage du mauvais larron, 1946-48; Le salaire de la peur, 1950; Lumière de soufre, 1952; Les oreilles sur le dos, 1953) si rifà soprattutto [...] in particolare), che nella raccolta di novelle La plus grande pente (1961) appare ancora presente come vivace esperienza di linguaggio e di stile sebbene già assorbita in personali forme espressive. Ha scritto anche due lavori teatrali: Les aveux les ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...