Scrittrice caribica di lingua inglese (n. Troy-Trelawny, Giamaica, 1941). Giornalista militante, ha esordito con una raccolta di poesie (Talking of trees, 1985), ma si è affermata come scrittrice di racconti [...] and other stories, 1986; The arrival of the snake woman and other stories, 1989), in cui fa uso di un linguaggio immaginativo che affonda le radici nella tradizione popolare. Altre opere: Working miracles (1991); Gardening in the Tropics (1994 ...
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Scrittore (Pescara 1863 - Gardone Riviera 1938). Fu uno dei maggiori esponenti del decadentismo europeo. Dotato di una cultura molto vasta, mostrò un'inesauribile capacità di assimilare le nuove tendenze [...] speciosa parola d'ordine della stanchezza dei sensi e della bontà, D'A. riscatta virtuosisticamente il linguaggio più dimesso del suo repertorio, puntando sulla tensione psicologica dei duetti sentimentali e sulla moltiplicazione delle pause ...
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Prosatore polacco (Varsavia 1935 - ivi 2014). Nei suoi racconti, a partire dalla prima raccolta Ten stary złodziej ("Quel vecchio furfante", 1958), e nei successivi volumi (tra cui Opoviadania wybrane [...] wolnó "Qui è vietato lasciare", 1977), ha spesso rappresentato la realtà della grande città (Varsavia) servendosi del linguaggio tratto dai più diversi ambienti sociali, sempre con uno sguardo attento ai problemi morali ed esistenziali dei Polacchi ...
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Scrittore francese (n. La Clayette 1887 - m. 1971). Il suo primo libro di successo fu Le valet de gloire (1924) al quale seguirono La tête brulée (1924); Le meunier contre la ville (1925); La paroissienne [...] (1926); La foire (1928), ecc., sino a Dernières ombrelles (1950) della serie di Les provinciaux, in cui originalità di stile, franchezza di linguaggio, narrazione pittoresca, fanno di J. uno dei narratori più efficaci della vita provinciale. ...
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Letteratura e psicoanalisi
Giovanni Bottiroli
Gli scrittori sono i precursori della psicoanalisi, e i suoi migliori alleati. "Probabilmente - dice Freud - attingiamo alle stesse fonti, lavoriamo sopra [...] : con La révolution du langage poétique (1974), J. Kristeva offre un'immagine conflittuale e ibrida della letteratura in quanto linguaggio abitato e conteso da due regimi, il semiotico e il simbolico. Il semiotico è il regno delle pulsioni, ma sulla ...
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Scrittore spagnolo, nato a Madrid il 7 ottobre 1927 e morto ivi il 5 gennaio 1993. Di professione ingegnere civile, esordì nel 1961 con i racconti Nunca llegarás a nada in cui già si annuncia il nichilismo [...] radicale che sarà la chiave della sua scrittura, così come il linguaggio elaborato e volutamente oscuro che segna la presa di distanza dal realismo degli anni Cinquanta e Sessanta. I suoi romanzi si collocano in un territorio fittizio, una regione ...
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Scrittrice francese (n. Orano 1937); prof. di letteratura inglese all'univ. di Parigi-Nanterre e specialista di Joyce (L'exil de James Joyce, 1969), fu tra i fondatori di Poétique (1974). Il suo vivo interesse [...] condizione femminile si coniuga, nei suoi romanzi e racconti, con una attitudine sperimentale che approda a un linguaggio fortemente trasgressivo: Dedans (1969); Le troisième corps (1970); Les commencements (1970); Révolutions pour plus d'un Faust ...
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Scrittore francese (Avignone 1888 - Nizza 1976). Provenzale, attaccatissimo alla sua terra nelle poesie, ma più efficacemente nei numerosissimi romanzi e racconti, situando le vicende nella sua Provenza, [...] , riesce a fondere l'elemento realistico con quello fantastico, le notazioni naturalistiche con quelle allusive. Il linguaggio, pur nella ricerca della semplicità, è pienamente adeguato a rendere questa sorta di duplice esigenza narrativa, anche ...
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Pseudonimo del pittore e poeta italiano Vittorio Osvaldo Tommasini (Trieste 1881 - Sanremo 1964). Partecipò alla prima mostra futurista di Torino (1919), e fece parte del gruppo futurista torinese fino [...] per un trentennio. Cominciò di nuovo a esporre dopo il 1958, a Savona e a Milano. Elaborò un linguaggio visivo essenziale nelle ceramiche, nella grafica pubblicitaria e, soprattutto, nelle sue "cartopitture", originale applicazione della tecnica del ...
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Scrittore e magistrato (Digione 1709 - Parigi 1777), presidente del Parlamento di Borgogna, noto quindi come "Président de Brosses". Si dilettò di studî storici (Histoire de la République romaine dans [...] Historiae di Sallustio), antiquarî (Lettres sur l'état actuel de la ville souterraine d'Herculée, 1750) e di filosofia del linguaggio (Traité de la formation méchanique des langues, 1765). Ma più noto è per il suo Du culte des dieux fétiches (1760 ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...