Scrittore portoghese (Carregal, Beira Alta, 1885 - Lisbona 1963). Attivamente impegnato in politica nelle file dei rivoluzionarî repubblicani, fu più volte arrestato; evaso, trascorse lunghi periodi in [...] ispirazione regionalista, attinge temi e motivi dal mondo rurale, descritto con semplicità e realismo, anche attraverso l'uso del linguaggio popolare. Fra i suoi romanzi: Via sinuosa (1918); Filhas da Babilónia (1920); O homem que matou o diabo (1930 ...
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Poeta danese (Copenaghen 1874 - Lyngby 1949). Da iniziali esperienze simboliste dipende tutta la sua poesia fiorita tra le due guerre mondiali (Bølger i blaest "Onde al vento", 1926; Danmarks rige "Il [...] regno della Danimarca", 1941; Somrens fylde "Pienezza d'estate", 1944), che però si evolve sempre più verso modulazioni tradizionali di linguaggio e di metrica nell'ambito di un realismo alquanto convenzionale. ...
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Poeta ungherese di origine contadina, nato a Zámoly nel 1930. Già dal suo primo volume Felröppen a madár "Spicca il volo l'uccello", 1954) traspaiono i caratteri più importanti della poesia csoóriana: [...] l'amore della verità, e la sicura padronanza delle possibilità espressive del linguaggio poetico ungherese. Ebbe il premio "Attila József" nel 1954. Nel secondo volume Ördögpille ("Farfalla diavola", 1957) esprime travagli e dubbi interiori, mentre ...
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Drammaturgo, poeta e romanziere francese (Parigi 1910 - ivi 1986). Dopo un'adolescenza trascorsa tra orfanotrofio, riformatorio e prigione, iniziò (1940) nel penitenziario di Fresnes la sua attività letteraria [...] di Le condamné à mort, in cui già si individuavano modi e temi della successiva produzione (violenza del linguaggio, crudezza delle immagini, rivolta astiosa e irriverente contro le convenzioni, ribellismo individualistico). Durante la permanenza a ...
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Letteratura e arti visive
Giorgio Patrizi
Se il Novecento può dirsi il secolo delle avanguardie - nel senso che da esse derivano le sue espressioni meglio caratterizzanti il percorso della modernità [...] il 'trionfo del significante' o la 'riduzione dell'io', o all'idea dell'elaborazione di un testo attraverso la manipolazione di linguaggi esistenti - nel lavoro di artisti e scrittori, da E. Baj a E. Sanguineti, da G. Pomodoro a N. Balestrini, da G ...
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Scrittore francese (Nîmes 1884 - Boissise-la-Bertrand, Senna e Marna, 1968). Punto di riferimento obbligato per la storia letteraria del Novecento, scrittore di racconti nell'età giovanile, P. porta la [...] nella narrativa (Le pont traversé, 1921; La guérison sévère, 1925), ma soprattutto nella saggistica, occupandosi prevalentemente di letteratura e linguaggio (Les fleurs de Tarbes ou la terreur dans les lettres, 1941, trad. it. 1989; Clef de la poésie ...
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Poeta in friulano (Lonzano del Collio 1792 - Udine 1867). Visse vita modesta e senza storia quale impiegato all'Intendenza di finanza di Udine; è considerato il maggiore dei poeti del Friuli. Egli è noto [...] per i suoi Strolics, almanacchi poetici che pubblicò dal 1821 alla morte. Notevoli le composizioni poetiche in linguaggio maccheronico italo-friulano (Fetta romantica, 1836, rifatta per il teatro nel 1847); ma assai superiore la produzione ...
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Scrittore portoghese (Belém, Pará, 1921 - Lisbona 1981). Figura di primo piano del neorealismo portoghese, ha unito alla denuncia dei conflitti sociali e alla ribellione contro l'arretratezza della sua [...] sensibilità per i temi esistenziali e la consapevolezza del divario tra l'ideale e la realtà. Dotato di un linguaggio scarno, frutto di attenta elaborazione formale, ha pubblicato raccolte di versi (Turismo, 1942; Mãe pobre, 1945; Colheita perdida ...
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Poeta italiano (Modica 1901 - Napoli 1968). Premio Nobel per la letteratura (1959). Formatosi nel gusto della poesia ermetica fra Ungaretti e Montale, più vicino a quello per l'essenzialità quasi epigrammatica [...] affine a questo per le soluzioni paesistiche del suo analogismo, Q. è venuto temperando tali influssi originari in un linguaggio poeticamente sempre più autonomo, che libera quella sua intensa sensualità in trepide visioni.
Vita e opere
Avviato agli ...
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Pseudonimo dello scrittore e giornalista italiano Andrea Giovanni Pinchetti (Milano 1961 - ivi 2018). Intellettuale a tutto campo, ha vissuto una vita anarchica e ribelle che trova geniale riscontro in [...] noir - a volte paradossali e grotteschi, comunque pervasi di un sentimento triste dell’esistenza - in cui prevale un linguaggio esagerato e irriverente, già compiutamente espress nel romanzo di esordio Lazzaro vieni fuori (1991), il cui protagonista ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...