Pseudonimo della poetessa nederlandese Margaretha Droogleever Fortuyn-Leenmans (L'Aia 1909 - Roden, Paesi Bassi, 1998). Esercitò la professione di neurologa ad Amsterdam. Suscitò vasti consensi con la [...] prima raccolta di poesie, Parken en woestijnen ("Parchi e deserti", 1940), che per l'equilibrio del verso e il linguaggio sobrio e spontaneo si colloca nella tradizione di J. C. Bloem e M. Nijhoff. Tensione conoscitiva e intensa spiritualità ...
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Scrittrice statunitense (n. San Francisco 1978). Dopo la laurea in Scrittura creativa (Stanford University), ha iniziato a lavorare in diverse strutture socio-assistenziali, occupandosi perlopiù di minori. [...] L’esperienza diretta e il contatto quotidiano con il disagio sociale si riflette in The language of flowers (Il linguaggio segreto dei fiori), romanzo d’esordio edito nel 2011 e tradotto in oltre trenta lingue, che ha ottenuto numerosi riconoscimenti ...
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Scrittore colombiano (Neiva 1888 - New York 1928); la sua fama è affidata principalmente al romanzo La vorágine (1924), in cui la foresta e le forze della natura assumono il ruolo di protagoniste. È anche [...] autore di una raccolta di sonetti, Tierra de promisión (1921), di stile classico e linguaggio modernista. ...
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Poeta ungherese di origine contadina, nato a Zámoly nel 1920. Il suo inserimento nella vita letteraria fu per molto tempo impedito dal lungo servizio militare e dalla prigionia di guerra in Ucraina. La [...] ("Sul carro dei diavoli", 1965); Öszegyöjtött versei ("Raccolta di poesie", 1975).
Bibl.: S. Károly, Csanádi I. verseinek nyelvéről ("Sul linguaggio delle poesie di I. Cs."), in Magyar Nyelvőr, 1967, 2; G. Hajdú Ráfis, Csanádi I. mester versei, ("Le ...
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Simbologia
Élémire Zolla
di Élémire Zolla
Simbologia
sommario: 1. Definizione e caratteri della simbologia. 2. Eclissi e rinascenza della conoscenza simbologica. 3. La Scuola di Lipsia. 4. Leo Frobenius [...] la Via Lattea, la quale era allora un coluro equinoziale e tagliava l'intersecazione dell'eclittica e dell'equatore; di qui il linguaggio simbolico che parla dei tempi in cui la via fra cielo e terra era aperta e che significa il periodo in cui gli ...
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Carlo Goldoni (Venezia 1707 - Parigi 1793) trascorse parte della fanciullezza a Venezia, e l’adolescenza e la giovinezza in varie sedi. Compì studi disordinati e concluse quelli di diritto. Avvocato a [...] . Qui rivendica di essere «un poeta comico» e non un «accademico della Crusca» e di essersi pertanto «servito del linguaggio più comune, rispetto all’universale italiano» (Teatro, vol. 3°, p. 1285), dove per «universale italiano» s’intende l’italiano ...
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Poeta statunitense (West Hills, Long Island, 1819 - Camden, New Jersey, 1892). Fortemente legato a una visione armonica dell'universo naturale, che trova nei fondamenti progressisti del trascendentalismo [...] principale (edita dal 1855), a una poesia nella quale i tratti più vari della realtà coeva si fondono in un linguaggio magmatico e innovativo, fitto di contaminazioni e di neologismi, di ripetizioni e di allitterazioni che, assumendo i registri e i ...
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Torquato Tasso: Poesie - Introduzione
Francesco Flora
Alla poesia di Torquato Tasso, qualunque genere abbia egli trattato, dalle rime d'amore o di vario tema al canto pastorale dimesso, fino a quei [...] anche più dotto dei suoi critici in fatto di testi, e lo mostrano le sue annotazioni; ma egli aveva scelto anche nel linguaggio dei grandi toscani ciò che secondava la propria novità espressiva e tonale, e non esitava a rimescolarlo con le voci e i ...
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Formalismo
Pietro Montani
Con il termine formalismo ci si riferisce a un insieme di innovative ricerche sulla letteratura e la poesia elaborate in Unione Sovietica nel corso degli anni Venti del Novecento [...] da Rudolf Arnheim). Nell'idea di un 'cinema poetico' il trasferimento di alcuni principi formali dal piano del linguaggio verbale a quello dell'immagine non manca di qualche artificiosità, legandosi più di quanto non sia desiderabile agli interessi ...
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Scrittore polacco (Strawczyn, Kielce, 1864 - Varsavia 1925). In quasi tutta la sua opera narrativa rivela una singolare capacità di rendere vivi personaggi ed eventi, e, nello stesso tempo, la tendenza [...] a sovrapporsi agli stessi fino a ridurli, talvolta, a pallidi eventi. Artista della sfumatura, dotato di un linguaggio particolarmente ricco, Z. affrontò con uguale impegno soggetti a sfondo sociale (Ludzie bezdomni "I senza tetto", 1900; ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...