Nel linguaggio scientifico, ogni fatto o evento suscettibile di osservazione diretta o indiretta, provocato o spontaneo.
Teorie fenomenologiche sono quelle che cercano di render conto di un f. quale esso [...] appare senza entrare nel meccanismo della o delle cause che lo determinano.
Il concetto filosofico
Il termine f. (ϕαινόμενον) si incontra nella filosofia greca già in Anassagora, e poi anche in Platone ...
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Nel linguaggio giuridico, il termine indica il trasferimento del diritto di proprietà su un determinato bene da un soggetto a un altro. In questo senso, l'a. può essere compiuta in vista di un corrispettivo, [...] come nella vendita, oppure a titolo gratuito, come nella donazione. Un significato più largo, il termine ha acquistato in filosofia e in sociologia, dove sta a indicare un processo nel corso del quale ...
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Impurità
Claudia Mattalucci
Nel linguaggio corrente il termine impurità è sinonimo di sozzura e di alterazione e si riferisce alla mescolanza di oggetti, comportamenti o individui che andrebbero separati. [...] Nell'universo fisico, si dice impura una sostanza contaminata da elementi che ne alterano la composizione. In relazione al meticciamento di individui appartenenti a categorie differenti, si parla di impurità ...
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metalinguaggio
metalinguàggio [Comp. di meta- e linguaggio] [FAF] [INF] (a) Termine introdotto inizialmente nella logica matematica (sul modello di metamatematica) e poi esteso per indicare in generale [...] un sistema di simboli costituente un linguaggio atto alla descrizione di determinati procedimenti. (b) In termini molto generici, linguaggio convenzionale. ...
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Scienza indiana. La scienza nella cultura indiana
Frits Staal
La scienza nella cultura indiana
Il concetto di scienza e la classificazione delle scienze
Per designare le conoscenze sistematiche indiane [...] le scienze del cielo e della Terra, redatto in collaborazione con Wang Ling e pubblicato nel 1959, e il v. VII, Il linguaggio e la logica, redatto da Christoph Harbsmeier e pubblicato nel 1998, dopo la morte di Needham) darà fondamento all'idea che è ...
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Movimento filosofico (anche detto positivismo logico, neoempirismo, empirismo logico) sorto, sviluppatosi ed esauritosi tra il terzo e il sesto decennio del 20° secolo.
I primi sviluppi
La data di nascita [...] pericolosa la relazione semantica e proponeva una teoria della verità come coerenza stando alla quale, senza uscire dal linguaggio, il valore semantico di una proposizione è valutabile sulla base del suo accordo con le altre proposizioni accettate ...
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Concezione epistemologica che tende a formulare concetti e linguaggio di una teoria scientifica nei termini di un’altra teoria considerata più fondamentale. Anche, la tesi secondo cui ogni asserto scientifico [...] delle asserzioni e dei termini teorici ad asserzioni su dati di senso) a una fase fisicalistica (riduzione a un ‘linguaggio cosale’). La realizzabilità di questo programma, che ha visto impegnato in modo particolare R. Carnap, sarebbe stata tuttavia ...
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Filosofo (n. Foligno 1940). Prof. di filosofia del linguaggio all'univ. di Padova (1974-86) e (dal 1987) di metodologia delle scienze sociali alla LUISS. Tra i suoi scritti: K. R. Popper (1972), Teoria [...] unificata del metodo (1981), Teoria della razionalità e scienze sociali (1989), Cattolici a difesa del mercato (1995), L'agonia dei partiti politici (1999), Liberali e solidali: la tradizione del liberalismo ...
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semantica Ramo della linguistica che si occupa dei fenomeni del linguaggio non dal punto di vista fonetico e morfologico, ma guardando al loro significato. Il termine fu coniato da M. Bréal nel 1883 come [...] logica che discende più direttamente da quella tarskiana è la s. classica a due valori (vero, falso). Un modello classico M per un linguaggio formale L è una coppia <I, D> costituita da una funzione d’interpretazione I e da un insieme non vuoto ...
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WITTGENSTEIN, Ludwig Josef
Vito A. BELLEZZA
Logico e filosofo del linguaggio, nato a Vienna il 26 aprile 1889, morto a Cambridge il 29 aprile 1951. Interruppe gli studî d'ingegneria iniziati all'università [...] filosofici, i quali non avrebbero alcuna consistenza obiettiva ma sorgerebbero da confusioni in seno alla complessità del linguaggio comune.
L'influenza del W. è stata profonda. L'affermazione, contenuta nel Tractatus, dell'empirismo radicale (l ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...