Filosofa morale inglese (Owston Ferry, Lincoln shire, 1920 - Londra 2010); ha insegnato al Somerville College di Oxford, successivamente in varie università statunitensi e, da ultimo, nell'Univ. della [...] desideri e dalle scelte contingenti di un determinato individuo. Critica dell'utilitarismo, la F. ha proposto un ritorno al linguaggio delle virtù, nozione a cui sono dedicati i saggi raccolti in Virtues and vices and other essays in moral philosophy ...
Leggi Tutto
Filosofo greco (6º-5º sec. a. C.), soprannominato per il suo stile ὁ σκοτεινός ("l'oscuro, il tenebroso"). Autore dell'opera in prosa ionica Περί ϕύσεως ("Intorno alla natura"), che si riallaccia, almeno [...] convinzione di una immediata congruenza e corrispondenza tra la realtà, il pensiero in cui la realtà è concepita e il linguaggio in cui si esprime il pensiero della realtà. "Nome" e "natura" sono quindi aspetti egualmente oggettivi di ciascuna realtà ...
Leggi Tutto
Filosofo tedesco (Marienberg 1838 - Zurigo 1917), nipote di Clemens; dapprima sacerdote cattolico, abbandonato il cattolicesimo, insegnò (1872) filosofia a Würzburg e dal 1874 al 1895 a Vienna. In contrapposizione [...] dalla Scolastica), come direzione a un oggetto, inteso, nella dottrina più matura (cui si connette altresì una critica del linguaggio) come reale o cosa. In base al diverso modo di riferirsi all'oggetto B. distingue tra classi di fenomeni psichici ...
Leggi Tutto
Il complesso di credenze, opinioni, rappresentazioni, valori che orientano un determinato gruppo sociale.
Il termine fece la sua comparsa in Francia quando A.-L.-C. Destutt de Tracy se ne servì per denominare [...] uomo e della società: si dedicarono a ricerche specifiche sul rapporto tra corpo e mente (in particolare, con P. Cabanis), sul linguaggio (con Volney) e sull’economia (con J.B. Say).
L’attività di opposizione svolta dagli idéologues sulla stampa e in ...
Leggi Tutto
Branca della filosofia che, tradizionalmente, mira a individuare la natura ultima e assoluta della realtà al di là delle sue determinazioni relative, oggetto delle scienze particolari.
Origine e impiego [...] temporalità e identificando l’essere con l’ente, ha sempre posto quest’ultimo in primo piano, si è concentrato sul linguaggio stesso per coglierlo nella sua dimensione non oggettivante, in uno sforzo di superamento della m. stessa.
All’interno della ...
Leggi Tutto
Matematico, fisico, filosofo tedesco (Mulhouse 1728 - Berlino 1777), d'origine francese. Fautore di una metafisica che adottasse il metodo matematico, nella sua opera più celebre, il Neues Organon, oder [...] dal 1756, dell'Accademia delle scienze di Berlino, ne fu uno dei membri più attivi. Notevole la sua trattazione del linguaggio, che approfondisce spunti leibniziani. Nel già citato Anlage zur Architektonik oder Theorie des Einfachen und Ersten in der ...
Leggi Tutto
Filosofo canadese (n. Montreal 1931), prof. di diritto e filosofia alla Northwestern University di Evanston (Illinois), ha insegnato anche alla McGill University (1961-76) di Montreal, all'univ. di Oxford [...] ha successivamente approfondito le sue ricerche nella direzione di unfilosofica volta a sottolineare il ruolo costitutivo del linguaggio e dei contesti storico-culturali nella comprensione dell'agire umano. Tra le altre opere: Philosophical papers (2 ...
Leggi Tutto
Con tale termine (in tedesco Entmythologisierung) R. Bultmann (v. App. III, 1, p. 271) ha indicato - per la prima volta in uno scritto programmatico (Offenbarung und Heilsgeschehen) pubblicato a Monaco [...] non come descrizione di avvenimenti storici, bensì come testimonianza e annunzio di una fede, e cioè - per parlare nel linguaggio della d. - come una forma di comprensione dell'esistenza. Quanto al secondo argomento è necessario far cenno almeno al ...
Leggi Tutto
MISES, Richard von
Vito A. BELLEZZA
Matematico e filosofo della scienza, nato a Leopoli il 19 aprile 1883, morto a Boston il 14 luglio 1953. Professore nelle università di Strasburgo (1909), Dresda [...] ", d'indirizzo affine al "Circolo di Vienna", si muove nell'ambito del neopositivismo. Egli ha considerato l'analisi del linguaggio strumento fondamentale per ogni ordine di ricerche, e dell'analisi linguistica si è servito per esaminare e vagliare ...
Leggi Tutto
Meccanicismo e vitalismo
RRonald Munson
di Ronald Munson
Meccanicismo e vitalismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Il meccanicismo. 3. Il vitalismo. 4. Il riduzionismo. a) Riduzionismo esplicativo. b) [...] organismo e il processo evolutivo per mezzo del quale il programma si è sviluppato. Secondo questo autore, il linguaggio teleologico è usato legittimamente solo in rapporto alla decodificazione di un programma e non in rapporto al processo evolutivo ...
Leggi Tutto
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...