. Assumendo la parola "epistemologia" nel senso di "riflessione critica generale intorno alla conoscenza scientifica", il presente tentativo di sintesi problematica delle acquisizioni epistemologiche post-ottocentesche [...] principio di tolleranza": "In logica non vi sono morali. Ognuno è libero di costruire la propria logica, cioè la propria forma di linguaggio, nel modo che vuole. Tutto quel che si esige da lui, se egli intende dar ragione del proprio metodo, è che lo ...
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Formalizzazione della vaghezza
Settimo Termini
Il problema della formalizzazione della vaghezza pone domande innovative al confine tra problemi concettuali e problemi tecnici. In particolare ci chiediamo [...] problemi fondazionali, possiamo dire che tutta la matematica, così come è venuta storicamente strutturandosi, sia esprimibile nel linguaggio della teoria classica degli insiemi. Paul Halmos, per es., inizia il suo libro sugli insiemi affermando: «Il ...
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Filosofo (Pavia 1911 - Gerba 1972). Prof. di storia della filosofia nell'univ. di Firenze (dal 1954); la sua riflessione, incentrata particolarmente su problemi logico-metodologici, ha mirato a un'elaborazione [...] originale dei principî della fenomenologia husserliana e dell'empirismo logico (Idealismo e positivismo, 1943; Linguaggio comune e linguaggi scientifici, 1953; Praxis ed empirismo, 1957, 2a ed. 1967; Retorica e logica: le due culture, 1968; Saggi ...
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incompleto
incomplèto [agg. Comp. di in- neg. e completo] [CHF] Reazione i.: reazione che s'arresta prima della completa trasformazione delle sostanze reagenti. ◆ [ALG] [FAF] Teoria i.: nella logica [...] matematica, una teoria formalizzata si dice sintatticamente i. quando esiste una formula del suo linguaggio di cui non si può dimostrare né la verità né la falsità, e si dice semanticamente i. se esistono conseguenze dell'insieme dei suoi assiomi che ...
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neoempirismo
neoempirismo [Comp. di neo- e empirismo] [FAF] Termine con il quale sono designate correnti filosofiche ed epistemologiche di fine Ottocento e del Novecento (pragmatismo, neopositivismo, [...] analitica), le quali ravvisano nell'esperienza, comune e scientifica, l'unica fonte da cui pensiero e linguaggio, conoscenza e comunicazione, desumono i propri contenuti: strutture e strumenti formati (logica, matematica) sarebero incapaci di ...
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Filosofo stoico, vissuto, pare, tra il 240 e il 150 a. C. Fu scolaro di Crisippo e successore di Zenone di Tarso nello scolarcato. Con Critolao e Carneade fece parte della famosa ambasciata inviata a Roma [...] nel 156. Pare che si sia occupato soprattutto di teoria del linguaggio. ...
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La seconda rivoluzione scientifica: introduzione. Filosofia e pratica matematica
Umberto Bottazzini
Filosofia e pratica matematica
Quando si parla di 'seconda rivoluzione' scientifica si pensa di solito [...] torre di Babele di discipline autonome, isolate le une dalle altre, sia nei loro scopi, sia nei loro metodi e persino nel linguaggio. In una parola, al giorno d'oggi c'è una matematica o delle matematiche? (ibidem)
La risposta che dà Bourbaki non è ...
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Scienza greco-romana. La filosofia della Natura tra VI e V secolo
Giulio Lucchetta
La filosofia della Natura tra VI e V secolo
Problemi di metodo
Nel Libro I della Metafisica, Aristotele traccia un [...] l’una e l’altra, perché né con l’una né con l’altra c’è il nulla» (DK 28 B 9, 3- 4). Il linguaggio dei mortali va quindi usato nella piena consapevolezza della sua relatività: le sue distinzioni non toccano la realtà delle cose. Il mondo visto nella ...
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Scienze sociali
Pietro Rossi
Le scienze sociali come 'famiglia' di discipline
Definire che cosa siano le scienze sociali è assai più arduo che non definire, per esempio, che cosa siano la geometria [...] linea di divisione tra l'uomo e l'animale passa ora per la determinazione delle caratteristiche distintive che il linguaggio, al pari della cultura, presenta nella specie umana.
Ma una precisa delimitazione del 'mondo umano' era impedita anche dall ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Il neoilluminismo italiano
Massimo Mori
Un’esperienza breve e coraggiosa
Sebbene sia preceduta da un lungo periodo di gestazione, del quale è difficile determinare l’ampiezza, sia cronologica sia geografica, [...] il suo successo e il suo valore nel concreto della storia» (G. Preti, Praxis ed empirismo, cit., p. 237). Il linguaggio può restare almeno in parte quello neoilluministico – si parla di «tecniche», di «possibilità», di «scelte», di «progetto» – ma la ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...