Filosofo statunitense della scienza (n. 1924 - m. Cortland 1967). Professore alla Indiana Univ. e quindi alla Yale Univ. Elaborando in modo originale temi del secondo Wittgenstein, ha sostenuto la implausibilità [...] della distinzione neoempiristica tra linguaggio osservativo e linguaggio teorico, sottolineando il carattere teorico-concettuale dell'esperienza. Critico della tradizione che identifica con l'induzione la razionalità scientifica, ha inoltre ravvisato ...
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logica paraconsistente
Claudio Pizzi
Termine coniato dal filosofo peruviano Francisco Mirò Quesada con cui si indica qualsiasi logica in cui non compare il cosiddetto principio di esplosione A∧←A⊦B, [...] sottosistemi della logica classica, anche se in alcuni casi convalidano tesi non standard o impiegano nel loro linguaggio operatori inconfrontabili con quelli classici. Estensioni linguistiche di questo tipo si incontrano nella ‘logic of paradox’ di ...
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Filosofa statunitense (n. Cleveland, Ohio, 1956). Ultimati gli studi universitari a Yale (1984) si è posta al centro del dibattito post-strutturalista e ha contribuito alle tematiche di genere, identità [...] e linguaggio con numerosi saggi e articoli. Docente presso il dipartimento di Retorica e letterature comparate all’Università della California (Berkeley) e presso la European Graduate School, nel 1990 ha pubblicato Gender trouble, in cui ha messo ...
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Studioso di filosofia e psicologia francese (Parigi 1873 - ivi 1937). Prof. alla Sorbona (1908) e dal 1928 decano della facoltà di lettere, scrisse diversi saggi sulla psicologia del misticismo e su quella [...] del linguaggio, tra cui: Essai sur le mysticisme spéculatif en Allemagne au XIVe siècle (1900), Études d'histoire et de psychologie du mysticisme (1908), Le langage et la pensée (1924). ...
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Filosofo e logico britannico (Trelleck, Galles, 1872 - Pernhyndeudraeth 1970). Tentò di risolvere i paradossi da lui stesso individuati nei progetti di fondazione logica dell'aritmetica, ed elaborò - risentendo [...] il 1918 e il 1925 R. svolse una serie di ricerche sul problema della conoscenza e sulla filosofia del linguaggio, delineando le tesi principali dell'atomismo logico (Philosophical essays, 1910; The problems of philosophy, 1912, trad. it. 1959; Our ...
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Filosofo (Brighton 1900 - Whitby 1976), prof. all'univ. di Oxford (1945-68), direttore (1948-71) della rivista Mind. Interessato originariamente alla fenomenologia di Husserl (alcuni temi della quale rimarranno [...] influsso di B. Russell e, soprattutto, di L. Wittgenstein, a quel tipo di indagini caratteristico della "filosofia del linguaggio ordinario" di cui sarebbe diventato uno dei maggiori esponenti. In questa prospettiva il suo obiettivo è stato quello di ...
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Nell’accezione comune, inclinazione esclusiva verso un oggetto, sentimento intenso e violento (di attrazione o repulsione) che può turbare l’equilibrio psichico e la capacità di discernimento e di controllo.
Filosofia
Nel [...] linguaggio filosofico, in rapporto al corrispondente termine greco πάϑος («sofferenza, passività»), p. si contrappone ad azione e indica la condizione di passività da parte del soggetto che si trova sottoposto a un’azione o impressione esterna e ne ...
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predicato vago
Settimo Termini
Un predicato si dice vago se la sua estensione non ha confini ben definiti. Già i Greci hanno mostrato effetti paradossali causati dall’inserimento di predicati vaghi [...] presenti nei predicati vaghi e che rappresentano proprio uno dei punti di forza della flessibilità del linguaggio ordinario. Alcuni aspetti innovativi possono essere opportunamente formalizzati nel contesto della teoria alternativa degli insiemi e ...
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Filosofo inglese (Healing, Lincolnshire, 1914 - Oxford 2004). Professore di filosofia all'univ. di Londra (1960-63) e poi a Princeton (1963-70); quindi rettore del Wadham College di Oxford. Rappresentante [...] della "filosofia del linguaggio ordinario" oxoniense, è tuttavia un pensatore alquanto originale, la cui riflessione, aperta anche alle suggestioni della psicanalisi, privilegiò particolarmente il problema dell'azione umana e della libertà ...
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diritto Nel diritto romano, «una parte limitata del mondo esterno... concepita come una entità economica a sé stante» (P. Bonfante); ed è uno degli oggetti fondamentali della triplice partizione (persone, [...] giuridico del diritto romano varie classificazioni delle cose si sono trasfuse nel linguaggio giuridico moderno (➔ bene). filosofia Nell’uso terminologico della filosofia scolastica, la realtà esterna, sussistente di fronte al pensiero. Sempre ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...