Filosofo (Lancaster 1911 - Oxford 1960), dal 1952 al 1960 professore di filosofia morale al Corpus Christi College di Oxford. Ha elaborato una forma peculiare di filosofia linguistica, per molti versi [...] originale rispetto agli analoghi tentativi di G. E. Moore e L. Wittgenstein. L'analisi del linguaggio ordinario secondo A. doveva essere condotta in forma sistematica con lo scopo di recuperare attraverso di essa le più profonde e significative ...
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fenomeno
Paolo Casini
Ciò che appare e che deve essere spiegato
Una cosa che appare o si manifesta è detta fenomeno, dal greco phainòmenon, "ciò che appare", ma nel linguaggio corrente la parola ha [...] nostre emozioni e sensazioni; la psicoanalisi presuppone che da fenomeni come i sogni o gli errori involontari del linguaggio (lapsus) o certi comportamenti morbosi si possa risalire alle malattie della psiche e risolverle.
La parola fenomeno serve ...
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Filosofo tedesco (n. Pirna 1899 - m. presso Leningrado 1941). Prof. a Gottinga (1928) e successivamente a Francoforte (1935). Particolarmente importanti le sue speculazioni nel campo della filosofia del [...] linguaggio, che sfociano nella proposta di una logica ermeneutica (Untersuchungen zu einer hermeneutischen Logik, 1938; Die Verbindlichkeit der Sprache, post., 1944). D'impostazione fenomenologico-esistenzialistica l'opera Die menschliche Natur (1941 ...
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logomatica
logomàtica [Comp. del gr. lógos "discorso" e máthesis "istruzione"] [FAF] Termine, di recente introduzione e collegabile a un proposito di G.W. Leibniz, usato per designare un linguaggio universale [...] comune a ogni discorso scientifico, cui tenderebbe la moderna logica matematica ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Lorenzo Valla
Rita Pagnoni Sturlese
Lorenzo Valla è una delle figure più rappresentative dell’Umanesimo italiano: egli dà vita a un progetto di profondo rinnovamento pratico e teoretico che, pur non [...] la vulgata distinzione di un piacere dei sensi e della mente, sia sulla base di una ragione legata alla sua teoria del linguaggio – se il nome è unico, unica è anche la res da esso indicata – sia in virtù di una concezione armonica, unitaria della ...
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sintassi
sintassi [Der. del gr. sy´ntaxis "organizzazione", comp. di sy´n "insieme" e táxis "sistemazione"] [ALG] [FAF] Nella logica matematica, lo studio delle proprietà e delle relazioni formali di [...] un linguaggio logico che sono indipendenti dal signif. attribuito ai simb. (del quale s'occupa la semantica); le regole dei calcolatori elettronici, insieme di regole per la corretta costruzione delle istruzioni in un linguaggio di programmazione. ...
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Arte
Nelle arti figurative, la tendenza a ispirarsi a fonti diverse accogliendo da ciascuna gli elementi ritenuti migliori. J.J. Winckelmann fu il primo a trasferire il vocabolo dal linguaggio filosofico [...] a quello artistico nel definire l’arte dei Carracci e la dottrina estetica da essi propugnata, per cui ideale dell’arte è l’armonica fusione del disegno di Raffaello, del colore veneto, del chiaroscuro ...
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universale e particolare
Paolo Casini
Il tutto e la parte
La distinzione tra un’idea o una cosa universale e un’idea o una cosa particolare, intuitiva nel linguaggio corrente, pone non pochi problemi [...] nella riflessione sulla logica, sulla matematica, sulla conoscenza scientifica, sulla morale. Dato un insieme di numeri, o una figura geometrica, si può distinguere un numero o una figura che è parte dell’insieme. ...
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Filosofo (Düsseldorf 1922 - Niedernhausen 2017), docente nelle univ. di Kiel (1962-69), Saarbrücken (1969-72) e Francoforte s. M. (1972-90), di cui è professore emerito. Concentratosi sulla nozione di [...] linguaggio nella tradizione umanistica, ha individuato in esso l'a priori kantiano ponendo lo sviluppo della libera comunicazione come il compito etico fondamentale. Tra i suoi scritti: Die Idee der Sprache in der Tradition des Humanismus von Dante ...
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Filosofia
Disciplina che studia le condizioni di validità delle argomentazioni deduttive.
La l. antica
I vocaboli ἡ λογική (τέχνη), τὰ λογικά si stabilizzarono nel significato di «teoria del giudizio [...] generale) consente di mettere in luce e studiare i meccanismi formali del pensiero assai meglio di quanto sia possibile nel linguaggio comune. I suoi studi lo portarono a concepire l’idea di una teoria generale delle relazioni, ben più ampia della ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...