Formalismo
Pietro Montani
Con il termine formalismo ci si riferisce a un insieme di innovative ricerche sulla letteratura e la poesia elaborate in Unione Sovietica nel corso degli anni Venti del Novecento [...] da Rudolf Arnheim). Nell'idea di un 'cinema poetico' il trasferimento di alcuni principi formali dal piano del linguaggio verbale a quello dell'immagine non manca di qualche artificiosità, legandosi più di quanto non sia desiderabile agli interessi ...
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Regista cinematografico italiano (Milano 1914 - Roma 2005), figlio di Felice. Fondatore della Cineteca italiana di Milano, architetto e sceneggiatore, passò alla regia con Giacomo l'idealista (1942). Affermatosi [...] del neorealismo, L. contribuì allo svolgimento del cinema italiano fino agli anni Ottanta, distinguendosi per la versatilità del linguaggio. Tra i suoi film, spesso riduzioni di opere letterarie: Il bandito (1946); Senza pietà (1947); Il mulino del ...
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Regista cinematografico (Odessa 1902 - Mosca 1990); tra i protagonisti della stagione dell'avanguardia nei primi anni della rivoluzione, con G. M. Kozincev fondò nel 1921 il FEKS (Fabrika eksčentričeskogo [...] importante laboratorio di sperimentazione teatrale. Teorizzatore di un uso non convenzionale delle risorse espressive del linguaggio cinematografico, diresse diversi film, sempre più condizionati dalle direttive realistiche del partito comunista. Con ...
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Chaplin, Charles Spencer (detto Charlie)
Guido Fink
Regista e attore cinematografico inglese, nato a Londra il 16 aprile 1889 e morto a Vevey (Svizzera) il 25 dicembre 1977. Fra gli artisti più geniali [...] ministro del culto e infiltrato in una timorata comunità texana nella quale ovviamente non potrà rimanere a lungo. Sul piano del linguaggio C. non ha più nulla da imparare: nel primo caso basta una didascalia ("Il paese dei sogni"), e in un quartiere ...
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Regista cinematografico (Cunhat, Puy-de-Dôme, 1925 - Parigi 2003). Dopo avere studiato pittura e aver lavorato per il teatro e la televisione, girò documentarî e cortometraggi, esordendo nel lungometraggio [...] con L'enfance nue (1969). Si mise in luce nel 1972 con Nous ne vieillerons pas ensemble (L'amante giovane). Il linguaggio teso e drammatico e la recitazione intensa e realistica sono i punti di forza del suo cinema, testimoniati soprattutto da Police ...
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Feminist Film Theory
Maria Nadotti
Quella che nel mondo cinematografico anglosassone è stata definita Feminist Film Theory, la teoria e critica cinematografica femminista, è la creazione di un nuovo [...] tra maschile e femminile, tra uomo e donna. Il discorso teorico di molti uomini di cultura è pervaso da questo linguaggio o ne ha addirittura assunto le modalità. Il giornalismo e la critica lo riciclano e lo divulgano. La definizione feminist ...
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Wellman, William Augustus
Lorenzo Esposito
Regista cinematografico statunitense, nato a Brookline (Massachussets) il 29 febbraio 1896 e morto a Los Angeles il 9 dicembre 1975. Teso alla purezza dell'immagine, [...] espressione di un cinema classico, nel quale lo stile è capace di trasformare un fatto di cronaca in linguaggio del mito e il mito in linguaggio della Storia. Nei film di W. spunti narrativi come la violenza criminale (The public enemy, 1931, Nemico ...
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Da Roma, Eraldo
Stefano Masi
Nome d'arte di Eraldo Judiconi, montatore nato a Roma il 1° marzo 1900 e ivi morto il 27 marzo 1981. Insieme a Mario Serandrei fu il più grande montatore italiano del secondo [...] dopoguerra, e contribuì a svecchiare il formalismo del linguaggio cinematografico dell'epoca, pur conservandone molte delle regole canoniche. A lui si deve l'organizzazione dei ritmi narrativi di numerosi classici del Neorealismo, da Roma città ...
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Critofilm
Paola Scremin
Termine coniato da Carlo Ludovico Ragghianti per indicare realizzazioni filmiche in cui l'interpretazione delle opere d'arte è proposta attraverso il movimento della macchina [...] fornire non un tradizionale documentario, ma un vero e proprio testo critico realizzato secondo le logiche del linguaggio cinematografico. Il termine fu impiegato per la prima volta in occasione del Primo convegno internazionale sulle arti figurative ...
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Regista cinematografico francese (Parigi 1889 - ivi 1981); attore e sceneggiatore, esordì nella regia nel 1911 con un cortometraggio. I suoi primi film di successo furono Mater Dolorosa (1917) e La dixième [...] ). Forte personalità, G. è tra i primissimi registi che hanno contribuito alla scoperta delle possibilità espressive del linguaggio cinematografico. Nella sua lunga carriera ha attraversato fasi alterne di interesse e fortuna e ha prodotto film di ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...