MAJANO, Anton Giulio
Grazia Maria Fachechi
Nacque a Chieti il 5 luglio del 1912, da Odoardo e da Agata Maraschini. Compì parte degli studi a Roma, quindi frequentò l'Accademia militare di Modena, dove [...] ispirazione (le trame e i titoli più prestigiosi prevalentemente dell'Ottocento europeo) ma anche perché il M. ne perfezionò il linguaggio, tanto da esserne considerato il padre.
Molti i titoli che ricorrono nella lunga carriera del M., tutti o quasi ...
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PATRONI GRIFFI, Giuseppe
Maria Procino
PATRONI GRIFFI, Giuseppe (Peppino). – Nacque a Napoli il 27 febbraio 1921 da Felice e da Zenobia Briante. Felice, barone di Faivano, sposò Zenobia in seconde nozze [...] con De Lullo; fu ancora un grandissimo successo di pubblico e di critica.
Patroni Griffi «adottando un linguaggio moderno e solido, entrò di diritto tra i più importanti autori della drammaturgia italiana contemporanea, contribuendo ad eliminare ...
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FESTA CAMPANILE, Pasquale
Guglielmo Moneti
Nacque a Melfi (Potenza) il 28 luglio 1927 da Raffaele e Olga Pappadà. Si trasferì, giovanissimo, a Roma, dove, ancor prima di laurearsi in giurisprudenza, [...] di sicuro successo, sostenuti da sceneggiature piccanti e maliziose, animati da attori comici popolari, svolti con linguaggio semplice di immediata comprensione e sufficiente efficacia. Frequente appare il ricorso alla figura del "diverso": l ...
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Fuori campo
Pietro Montani
Inteso in senso tecnico, il termine indica uno spazio che, pur se esterno rispetto al ritaglio operato dall'inquadratura, contiene elementi della rappresentazione audiovisiva [...] ulteriormente ampliato nel decennio successivo progettando un cinema capace di spingersi "oltre Joyce" ‒ cioè oltre il linguaggio e la scrittura letteraria ‒ nell'attitudine a intercettare e restituire il lavoro dell'immaginazione nel momento stesso ...
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CAMPANILE MANCINI, Gaetano
Sisto Sallusti
Nacque a Napoli il 26 giugno 1868 da Achille e da Elena Mancini. Nel 1892 aveva scritto un bozzetto "napolitano" in un atto, dal titolo N'amica e na mugliera! !... [...] detta - e così ingiustamente detta muta, mentr'essa ha quello che Alfonso Karr definiva il più eloquente dei linguaggi - il linguaggio del silenzio - i segni grafici che nella carta traccia la penna del soggettista... non sono che il mezzo meccanico ...
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Crawford, Joan
Anton Giulio Mancino
Nome d'arte di Lucille Fay LeSueur, attrice statunitense, nata il 23 marzo 1908 a San Antonio (Texas) e morta il 10 maggio 1977 a New York. Caratterizzata da tratti [...] 1954 disegnò un personaggio davvero atipico nel western fiammeggiante di Nicholas Ray Johnny Guitar. Con un aspetto e un linguaggio decisamente maschili (vestita di nero, capelli corti, pistola sempre a portata di mano), la C. conferì al personaggio ...
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GHERARDI, Piero
Gloria Raimondi
, Nacque a Pioppi, in provincia di Firenze, il 20 nov. 1909 da Giuseppe e Pia Bianchi. Dopo aver esercitato negli anni Trenta l'attività di architetto, si avvicinò alla [...] manipolazione del volto, creando un'immagine inedita della cantante. La stretta affinità con il cinema si coglie anche nel linguaggio adottato nelle scenografie in cui si muove "una Mina resa magica dagli abiti fantasiosi e assurdi, che in qualche ...
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Rebel without a Cause
Roy Menarini
(USA 1955, Gioventù bruciata, colore, 111m); regia: Nicholas Ray; produzione: David Weisbart per Warner Bros.; soggetto: Nicholas Ray, Irving Schulman; sceneggiatura: [...] rossa, 1951), la ricerca di uno stile meno trasparente di quello della Hollywood classica e l'originale approdo a un linguaggio innovativo da costruire insieme e intorno agli attori, come in In a Lonely Place (Diritto di uccidere, 1950, con Humphrey ...
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Ivan Groznyj
Naum Kleiman
(URSS 1943-1946, 1945 prima parte ‒ Ivan il terribile, 1958 seconda parte ‒ La congiura dei boiardi, bianco e nero/colore, 183m); regia: Sergej M. Ejzenštejn; produzione: Alma-Ata/Mosfil′m; [...] ) è in grado di rimandare a uno o più temi fungendo da 'canale' semantico, oppure a interagire con altri linguaggi. Così le battute demagogiche di Ivan, nel momento in cui vengono pronunciate, appaiono smentite dalla composizione dell'immagine o da ...
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The Wild Bunch
Roy Menarini
(USA 1969, Il mucchio selvaggio, colore, 148m); regia: Sam Peckinpah; produzione: Phil Feldman per Warner Bros./ Seven Arts; soggetto: Walon Green, Roy N. Sickner; sceneggiatura: [...] Bunch resta una pietra miliare per il genere western e un momento di rinnovamento e sperimentazione del linguaggio cinematografico, grazie soprattutto all'introduzione del ralenti e dei brevissimi tagli di montaggio che hanno contribuito a costruire ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...