Renoir, Jean
Giorgio De Vincenti
Regista cinematografico francese, nato a Parigi il 15 settembre 1894 e morto a Los Angeles il 12 febbraio 1979. Maestro dell'arte cinematografica, fu considerato un [...] sarebbero stati poi ricorrenti, come quello del bracconiere e quello dell'acqua, e da un'acuta sperimentazione tecnica e di linguaggio. Presente già in Catherine, realizzato da Albert Dieudonné nel 1924 ma uscito solo nel 1927 con il titolo Une vie ...
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Compositore
Sergio Miceli
Compositori e cinema
Nella fase 'preistorica' del cinema le proiezioni erano itineranti, in forma autonoma o associate al circo e alla fiera, mentre a un gradino più alto facevano [...] . Dal 1923 circa sino alla vigilia della Seconda guerra mondiale si determinò in Francia una rara coerenza fra poetica, linguaggio e tecniche (filmiche e compositive); si realizzò un modo non traumatico o schizofrenico di vivere il cinema che avrebbe ...
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McLaren, Norman
Alfio Bastiancich
Regista scozzese, naturalizzato canadese, del cinema di animazione, nato a Stirling l'11 aprile 1914 e morto a Montréal il 26 gennaio 1987. Artista-artigiano per eccellenza, [...] dal tracciarvi immagini, molto simile a quella del pittore con la sua tela, portò McL. a scandagliare le unità minime del linguaggio cinematografico. è uno dei cineasti più premiati della storia del cinema: vinse tra l'altro un Oscar per il migliore ...
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Petrassi, Goffredo
Marta Tedeschini Lalli
Compositore, nato a Zagarolo il 16 luglio 1904 e morto a Roma il 3 marzo 2003. Considerato uno dei massimi compositori italiani del Novecento, diede al cinema, [...] Uniti.
Insieme agli altri compositori della sua generazione, diede un contributo fondamentale allo sviluppo di un linguaggio musicale specificamente novecentesco, attraverso una personale, sofferta ricerca alla quale non abdicò mai. Con le tradizioni ...
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Regista cinematografico greco, nato ad Atene il 27 aprile 1936 da una famiglia piccoloborghese. Dopo essersi iscritto alla facoltà di Legge emigrò a Parigi, dove seguì le lezioni di C. Lévi-Strauss, assistette [...] utilizzato dal regista costringe gli spettatori a contribuire all'interpretazione del discorso. Il piano-sequenza, segmento-base del linguaggio del regista, favorisce lo straniamento sull'esempio di B. Brecht, e si fa elemento di dialettica chiamato ...
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CHIARI (Annicchiarico), Walter Michele Armando
Nacque l'8 marzo 1924 a Verona, terzogenito (prima di lui Osvaldo e Ada, e poi il minore Benito), da genitori pugliesi emigrati al Nord da Andria. Il padre [...] comici in torinese o siciliano senza difficoltà. La vera chiave dell’arte di Chiari è stata il dominio assoluto del linguaggio, dunque della parola, base della cultura teatrale, entro cui il suo talento si plasmò. Uomo colto nel senso di onnivoro ...
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Rivista
Marco Pistoia
Pubblicazione periodica di formato e diffusione vari, generalmente contenente contributi storici e teorici, riflessioni su tecnica, politica, industria, produzione e distribuzione [...] (a Torino come a Milano, a Roma come a Napoli) ma, fattore del resto prevedibile vista la giovinezza del nuovo linguaggio, queste erano più rivolte all'informazione ‒ a volte anche legata alla tecnica del film ‒ che alla riflessione. È il caso ...
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The Red Shoes
Leopoldo Santovincenzo
(GB 1948, Scarpette rosse, colore, 133m); regia: Michael Powell, Emeric Pressburger; produzione: Michael Powell, Emeric Pressburger per Arthur Rank/The Archers; [...] e della sua inventiva registica, fu impressionato da questo approccio sensuale e aggressivo che sembrava reinventare il linguaggio con lo stesso ingenuo entusiasmo e lo stesso orgoglio artigianale dei cineasti delle origini. La ricerca dell'effetto ...
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Brown, Clarence
Alberto Castellano
Regista statunitense, nato a Clinton (Massachusetts) il 10 maggio 1890 e morto a Santa Monica (California) il 17 agosto 1987. Regista convenzionale, riflessivo, buon [...] subito dopo realizzò da solo The light in the dark (1922), in cui dimostrò di trovarsi a suo agio con il linguaggio del muto, trasformando, con un uso intelligente della scenografia e delle luci, un intreccio romanzesco e melodrammatico in una sobria ...
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Serafin, Enzo (propr. Vincenzo)
Silvia Ponti
Direttore della fotografia e documentarista, nato a Venezia il 16 aprile 1912 e morto a Roma il 27 dicembre 1995. Dotato di fine sensibilità artistica, fu [...] il metodo tradizionale della scuola di liuteria di Cremona: epilogo forse non tanto casuale se si pensa alla consonanza tra il linguaggio della luce e dei colori, con la sua forte potenzialità simbolica, e quello della musica.
Bibliografia
S. Chiolo ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...