Picabia, Francis
Gianni Rondolino
Pittore, scrittore e scenarista cinematografico francese, nato a Parigi il 22 gennaio 1879 e morto ivi il 30 novembre 1953. Artista multiforme, personalità tra le più [...] rimase sostanzialmente fedele ai presupposti del movimento dadaista, in cui l'atto gratuito costituiva la base stessa del linguaggio artistico. Le sue opere, il cui valore egli attribuiva essenzialmente al momento della creazione, più che quadri sono ...
Leggi Tutto
ZANUSSI, Krzysztof
Francesco Bolzoni
Regista cinematografico polacco, nato a Varsavia il 17 giugno 1939, da una famiglia di origine friulana, trapiantata in Polonia da tre generazioni. Ad appena sedici [...] e la tensione verso la trascendenza, l'utopia e la morte, quest'ultimo argomento tabù per tanti cineasti. Il linguaggio è lineare ma denso, privo di metafore ricercate, alieno da simbolismi difficilmente decifrabili. Fra i titoli più rappresentativi ...
Leggi Tutto
SZABÓ, István
Gian Luigi Rondi
Regista del cinema ungherese, nato a Budapest il 18 febbraio 1938. Gli si deve quello slancio di rinnovamento e di rinverdimento che, a partire dagli anni Sessanta, ha [...] in cui i problemi della nuova società ungherese, i contrasti generazionali, la storia e i sentimenti vengono affrontati con un linguaggio ricco d'invenzioni visive; con un costante alternarsi, nei racconti sempre liberi, di tempo presente e di tempo ...
Leggi Tutto
KLUGE, Alexander
Gian Luigi Rondi
Regista del cinema tedesco, nato a Halbertstadt il 14 febbraio 1932. Autore di numerose pubblicazioni storiche e politiche, di saggi scientifici e di romanzi, esordisce [...] duro), 1975-1976; tutti film in cui il talento di un autore conscio delle necessità di aggiornamento del linguaggio cinematografico si accompagna all'osservazione responsabile dei travagli della società attuale in Germania; con lucida intelligenza e ...
Leggi Tutto
Mario Sesti
Fantascienza
Che la Forza sia con te
Evoluzione di
un genere cinematografico
di Mario Sesti
24 maggio
Si apre al Museo nazionale del cinema di Torino, allestito all'interno della Mole Antonelliana, [...] una civiltà in cui l'immenso e totalizzante sapere scientifico e tecnologico non ha inciso in maniera significativa in quel linguaggio di rapporti familiari e legami di sangue che ha caratterizzato l'umano da sempre, sin dalla prima alba sulla Terra ...
Leggi Tutto
Baragli, Nino (propr. Giovanni)
Stefano Masi
Montatore, nato a Roma il 1° ottobre 1926. Figura di spicco del montaggio italiano, acquistò grande prestigio nei primi anni Sessanta quando, dopo una già [...] dei piani narrativi. Negli anni della sua maturità professionale B. ha formato giovani autori non ancora completamente padroni del linguaggio cinematografico. Il caso più significativo è stato quello di Roberto Benigni, per il quale B. ha montato Non ...
Leggi Tutto
Grifi, Alberto
Francesca Vatteroni
Regista e operatore cinematografico, nato a Roma il 29 maggio 1938. Tra le personalità più significative del cinema militante italiano, ha rappresentato la perfetta [...] gesti e ripercorrendo i medesimi stereotipi narrativi. Questa ricerca, operante in direzione di uno scardinamento del linguaggio codificato dal cinema tradizionale, da una parte si ricollega all'esperienza delle avanguardie storiche e dall'altra ...
Leggi Tutto
Regista cinematografico inglese naturalizzato statunitense (Londra 1899 - Los Angeles 1980). Tra i maggiori registi cinematografici del Novecento, il suo prestigio di indiscusso maestro nell'orchestrare [...] USA, diresse tra gli altri, oltre a Rebecca, Suspicion (1941); Shadow of a doubt (1943), dal classico, efficace linguaggio cinematografico. Maestro di suspense, creò in questo genere uno stile personalissimo, riconoscibile anche nei film in cui tenne ...
Leggi Tutto
Regista
Lucilla Albano
La nascita della regia, agli inizi del 20° secolo, vide l'affermazione di una nuova figura e di un nuovo ruolo di artista e di creatore, in ambito sia teatrale sia cinematografico. [...] . Ma furono proprio le geniali invenzioni del primo grande 'uomo di cinema' ad accelerare l'evoluzione del nuovo linguaggio prendendo procedimenti e metodi di lavoro là dove gli servivano, come il trasferimento, nel cinema, del metodo tipicamente ...
Leggi Tutto
L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...] specifica che va sotto il nome di 'antropologia visuale'). La messa in scena cinematografica come una sorta di linguaggio universale basato sulla registrazione di relazioni di corpi nello spazio è stata teorizzata all'interno di quella corrente ...
Leggi Tutto
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...