Lingua del film
Sergio Raffaelli
La parola, classificata in ambito teorico fra gli elementi non essenziali del linguaggio cinematografico, risulta di fatto una componente quasi immancabile dei film [...] d'ogni tempo e d'ogni Paese. Unendosi alle immagini, normalmente sotto forma scritta nel periodo muto e parlata in quello sonoro, ha dotato il cinema di un patrimonio verbale in continua crescita, che ...
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film
Gianni Rondolino
Vedere oltre lo schermo
Un film è certamente divertimento, ma spesso è qualcosa di più. Può essere allora utile conoscerne il linguaggio, analizzarne il contenuto (spesso nascosto), [...] danno al film il suo significato autentico. Saper leggere un film, una volta che se ne conosca la lavorazione e il linguaggio, significa vederlo con altri occhi, meno ingenui e più consapevoli
Il cinema come prodotto della tecnica e dell'arte
Tra i ...
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Teorie del cinema
Francesco Casetti
Fin dalla sua prima apparizione, tra il marzo e il dicembre del 1895, il cinematografo sollecitò numerosi interventi. Vi furono presentazioni della nuova invenzione, [...] Le sue radici storiche risalgono al dibattito che si sviluppò intorno agli anni Trenta proprio intorno al tema del cinema come linguaggio. Al contempo il suo sviluppo si verificò in un periodo, la metà degli anni Sessanta, in cui venne data una nuova ...
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Diegesi
Redazione
Termine desunto dall'analisi narratologica e passato a indicare, all'interno delle strutture del racconto cinematografico e nel linguaggio della critica, la pertinenza e la coerenza [...] a comporre l'opera filmica (per es., la musica di commento alle immagini). *
Bibliografia
L'universe filmique, éd. E. Sorieau, Paris 1953; G. Rondolino, D. Tomasi, Manuale del film. Linguaggio racconto analisi, Torino 1995, in partic. pp. 15-16. ...
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Compositore italiano di musica per il cinema (n. Roma 1946). Dai primi anni Settanta ha collaborato con numerosi registi italiani, radicando il proprio linguaggio nella tradizione nazionale e tuttavia [...] anche con cineasti di altre nazionalità. Lo stile delle sue colonne sonore è caratterizzato da sobrietà e discrezione, con un linguaggio denso di richiami alle tradizioni del passato, colte e popolari, o a repertori etnici, e al tempo stesso ricco di ...
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Regista cinematografico (Parigi 1932 - Neuilly-sur-Seine 1984); critico cinematografico dal 1950, fu tra gli animatori di quel processo di rinnovamento del linguaggio cinematografico che prese il nome [...] di Nouvelle Vague. Esordì nella regia con Les quatrecents coups (1959), narrazione in parte autobiografica ma di libertà e intensità romanzesche. Autore versatile e prolifico, ha ottenuto vasti consensi ...
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Regista cinematografico finlandese (n. Orimattilä, Uusimaa, 1957). Dal 1981 ha realizzato numerosi film, segnalati nei festival internazionali per la spregiudicata libertà del linguaggio e l'originalità [...] delle tematiche (dal rock ai classici della letteratura). Da ricordare: Rikos ja rangaistus ("Delitto e castigo", 1983); Ariel (1988); Tulitikkutehtaan tyttö (La fiammiferaia, 1989); I hired a contract ...
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Teatro
Giorgio De Vincenti
Il rapporto tra teatro e cinema
Il rapporto del cinema con il t. è stato presente fin dalle origini della storia del nuovo linguaggio. Il t. ispira la dimensione spettacolare [...] dei rapporti tra cinema e t. in termini di prestiti, citazioni, sovrapposizioni, inclusioni, secondo un criterio topografico che considera i linguaggi come territori e che mira per lo più a una ricognizione dei casi in cui il t. è incluso nel cinema ...
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Regista (Roma 1906 - ivi 1977), fratello di Renzo. Esordì nella regia di film a soggetto, dapprima collaborando con F. De Robertis a La nave bianca (1941), poi dirigendo film di guerra (Un pilota ritorna, [...] nera (1962), Il messia (1975). R. si colloca fra i principali maestri del cinema contemporaneo: il suo uso del linguaggio del cinema come strumento di conoscenza, la moralità del suo umanesimo, che si riflette in uno sguardo diretto, partecipe e ...
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Regista cinematografico mozambicano (n. Lourenço Marques, od. Maputo, 1931). Tra i rappresentanti più significativi del cosiddetto "cinema novo" brasiliano, ha saputo rinnovarne temi e linguaggio. Tra [...] i suoi film ricordiamo: Os Cafajestes (1962); Os fuzis (I fucili, 1964), in cui erano descritte le terribili condizioni del Nordeste; Sweet hunters (1969), girato in Europa; Os deuses e os mortos (1970); ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...