La direzione della messinscena di una rappresentazione teatrale, operistica, cinematografica, televisiva.
R. teatrale
Comprende il complesso di attività rivolto all’esecuzione di un testo drammatico sul [...] di posizione, angolazione, ampiezza dell’inquadratura e dei movimenti di macchina, che costituiscono l’articolazione di base del linguaggio di un film), all’edizione (montaggio, missaggio della colonna di voci, musiche e rumori, eventuali effetti ...
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SOUTTER, Alain
Gian Luigi Rondi
Regista del cinema svizzero romando, nato a Ginevra il 2 giugno 1932. Dopo alcune esperienze televisive, soprattutto in collaborazione con C. Goretta e A. Tanner, esordisce [...] si affianca regolarmente con l'insolito e la sua osservazione si veste di accenti segretamente visionari, con un linguaggio sospeso e sottilmente interiore. Di particolare rilievo le più recenti creazioni televisive, anche su propri soggetti, come ...
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Europa
Bruno Roberti
Paolo Marocco
Cinematografia
Caratteri di un cinema europeo
La faticosa ricerca di un'identità complessiva del prodotto cinematografico europeo, avvenuta nel quadro della travagliata [...] quando gli anni Sessanta videro nascere in Francia il movimento della Nouvelle vague, la ventata libertaria dei temi e del linguaggio si allargò, e fu innanzitutto l'E. orientale a farsene portavoce, con la Nová vlna cecoslovacca, con il nuovo cinema ...
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Porter, Edwin Stanton
Giulia Carluccio
Regista cinematografico statunitense, nato a Connellsville (Pennsylvania) il 21 aprile 1869 e morto a New York il 30 aprile 1941. Personalità poliedrica (lavorò [...] corso della sua attività presso la Edison Manufacturing Company (1900-1909), pur mutuando gli elementi costitutivi fondamentali del linguaggio cinematografico da Georges Méliès e dai pionieri della Scuola di Brighton, li perfezionò, ne estese l'uso e ...
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Gaudino, Giuseppe Mario. – Regista, produttore e sceneggiatore italiano (n. Pozzuoli 1957). Diplomatosi nel 1982 in Scenografia al Centro sperimentale di cinematografia di Roma, ha firmato la regia e la [...] autori più interessanti del cinema italiano contemporaneo. Passionalità e abilità nel tessere discorsi politici attraverso la poetica di un linguaggio torbido e barocco sono attestate anche dai suoi lungometraggi: Giro di lune tra terra e mare (1997 ...
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Luogo di raccolta e collezione sistematica di film a scopo di conservazione, restauro e consultazione. In contrapposizione alla pratica seguita dai produttori, intesa alla distruzione delle copie dei film [...] " (G. Duhamel, 1929) ma costituisse un bene culturale, una testimonianza preziosa della civiltà del ventesimo secolo, una forma di linguaggio e quindi un'arte.
Da questa pratica collezionistica nacquero le prime c.: nel 1933 a Stoccolma, nel 1934 a ...
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L'Herbier, Marcel
Gianni Rondolino
Regista cinematografico francese, nato a Parigi il 23 aprile 1888 e morto ivi il 26 novembre 1979. Il suo contributo alla storia del cinema va individuato soprattutto [...] era stato L'argent a segnare la fine di questo sperimentalismo, portando alle estreme conseguenze gli effetti spettacolari di un linguaggio che era stato studiato anche e forse soprattutto per épater le bourgeois. Tratto dal romanzo di É. Zola esso ...
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Bruno, Edoardo
Bruno Roberti
Critico e studioso del cinema, nato a Roma l'11 settembre 1928. La sua riflessione sulla centralità dell'esperienza cinematografica, si è articolata tanto attraverso saggi [...] ad altre discipline artistiche, trova la sua amplificazione. Per B. è la forma, entro cui il film snoda il suo linguaggio di tracce e segni visivi, a essere decisiva per una restituzione interpretativa del mondo estetico scaturito dallo sguardo di un ...
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Ungari, Enzo (propr. Vincenzo)
Donatello Fumarola
Critico cinematografico, sceneggiatore, operatore culturale, nato a La Spezia il 13 luglio 1948 e morto a Roma il 22 febbraio 1985. Fu uno degli esponenti [...] , sia nell'ambito della fruizione sia in quello della produzione o della scrittura, insinuandosi nel tempo come 'linguaggio' largamente diffuso. Gli elementi principali del suo lavoro furono: la pratica della televisione come strumento di ulteriori ...
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Attore cinematografico statunitense (Chicago 1951 - Tiburon, California, 2014). Interprete versatile, capace di interpretare tanto ruoli comici ed esuberanti, quanto quelli drammatici o malinconici, ha [...] , 1984) e The best of times (1986), mettendosi in luce per la capacità di costruire una comicità basata sul linguaggio del corpo e sulla varietà delle espressioni del volto. Dopo Good morning Vietnam (1987) ha dimostrato di saper interpretare anche ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...