Hageman, Richard
Paolo Patrizi
Compositore neerlandese, naturalizzato statunitense, nato a Leeuwarden il 9 luglio 1882 e morto a Los Angeles il 6 marzo 1966. Proveniente dalla musica 'colta', trovò [...] cinema la sua affermazione professionale. Nel lavoro svolto per il cinema H. giunse ad assimilare in maniera decisa il linguaggio musicale americano, come testimoniano le colonne sonore scritte per John Ford, e in breve tempo divenne un esponente di ...
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Fumetto
Oscar Cosulich
I rapporti tra fumetto e cinema
L'inarrestabile evoluzione delle potenzialità degli effetti speciali e un certo inaridimento nella fantasia degli sceneggiatori hollywoodiani hanno [...] di riflessione sul f. che, evidentemente, offrì stimoli alle nuove generazioni di cineasti, in grado così di assimilarne meglio il linguaggio per poi trasporlo nel loro lavoro. Perché il cinema, che dal canto suo si era potuto sviluppare dal punto di ...
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Regista e attore (Silbodal, Varmland, 1879 - Stoccolma 1960). Dopo un'infanzia e un'adolescenza travagliate, e una ricca esperienza teatrale come attore, regista e direttore, nel 1912 divenne regista cinematografico [...] con Körkarlen (Il carretto fantasma, 1921), attingendo da un lato al patrimonio letterario scandinavo, cui fornì un linguaggio cinematografico ricco d'inventive soluzioni espressive che ebbero notevole influenza nella storia del cinema, dall'altro ...
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In senso proprio, modo di locomozione, soprattutto dell’uomo, che differisce dalla corsa (nella quale si ha, nel ritmico movimento delle gambe, un attimo di sospensione in aria di tutto il corpo) ed è [...] funebre di Sigfrido nel Crepuscolo degli Dei di Wagner, quella della 3ª sinfonia di Beethoven, quella di Chopin.
Scienza militare
Nel linguaggio militare, colonna di m., l’insieme delle truppe in m.; unità di m. (e scaglione di m.), frazione in cui ...
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Drammaturgo britannico di origine ceca (n. Zlín 1937). Le sue opere sono raffinati divertissements in bilico tra farsa e parodia, collage e pastiche; le situazioni eterogenee da cui scaturisce il materiale [...] e modellate grazie anche a giochi scenici brillanti e spregiudicati, a effetti stranianti e fantasiosi, all'uso di un linguaggio funambolico che si avvale di una vasta gamma di stili e di rimandi linguistici alla pubblicità, alla religione, alla ...
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Percorsi introduttivi - La forma cinema nella sua evoluzione storica
Francesco Casetti
La forma cinema nella sua evoluzione storica
Una realtà al plurale
Il cinema va pensato al plurale. È infatti [...] all'infinito il momento del rimando alla realtà. Tuttavia, ancor più spesso nel corso del Novecento l'esperienza e il linguaggio si sono mostrati come due misure strettamente correlate. In ciascuna si è infatti vista la premessa dell'altra. Ancor di ...
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Argento, Dario
Stefano Della Casa
Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico, nato a Roma il 7 settembre 1940. Capace di lavorare su generi cinematografici raramente affrontati dal cinema italiano [...] , a tratti in debito con il cinema di Mario Bava. Ha inoltre assimilato e riproposto, sempre in chiave personale, il linguaggio di alcuni registi americani (Roger Corman, George A. Romero, Wes Craven). I suoi film, forti, tesi, ricchi di suggestioni ...
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PARADZANOV, Sergej Iosifovic
Daniele Dottorini
Paradžanov, Sergej Iosifovič (forma russa di Paradjanian, Sarkis)
Regista armeno, nato a Tbilisi (Georgia) il 9 gennaio 1924 e morto a Erevan (Armenia) [...] di un giovane che si farà murare vivo al suo interno, rappresenta il momento di espressione più radicale del linguaggio cinematografico di P.: in un rapporto di tensione e discontinuità tra le inquadrature, la visionarietà delle immagini coniuga il ...
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Munk, Andrzej
Eusebio Ciccotti
Regista cinematografico polacco, di origine ebraica, nato a Cracovia il 16 ottobre 1921 e morto a Lowicz il 20 settembre 1961. Tra gli iniziatori della cosiddetta scuola [...] superò il realismo d'imposizione (a partire da Człowiek na torze, 1956, Un uomo sui binari), mostrando maestria di linguaggio nel rileggere la storia sia in chiave drammatica sia in versione umoristico-grottesca. Per Pasażerka (La passeggera), uscito ...
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Orlando, Silvio
Sabina Tommasi Ferroni
Attore cinematografico e teatrale, nato a Napoli il 30 giugno 1957. Ha toccato le corde della comicità, della malinconia e del dramma senza enfasi ma con intensità [...] , Gabriele Salvatores, Daniele Luchetti e Mimmo Calopresti, autori di un cinema teso ad analizzare la realtà contemporanea attraverso il linguaggio della quotidianità. Ha vinto un David di Donatello per Aprile (1998) di Moretti e un Nastro d'argento ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...