ANDREINI, Francesco
Franca Angelini Frajese
Nacque a Pistoia intorno al 1548: pare discendesse dalla famiglia Cerrachi, detta poi Dal Gallo, pistoiese, e in tal caso quello di Andreini sarebbe cognome [...] il tema fondamentale della sua Prefazione ai 50 scenari di Flaminio Scala, nella quale viene affermata l'autonomia del linguaggio teatrale, cioè l'improvvisazione, da quello letterario inteso come "eccellenza del dire". Gli scenari di Flaminio Scala ...
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BENZONE (Benzon, Benzoni), Vittore
Maria Luisa Scauso
Nacque a Venezia l'11 dic. 1779. Ad antica aristocrazia veneziana appartenevano tanto il padre, il conte Pietro, quanto la madre Marina Quirini, [...] in molti casi cade in una eccessiva ricercatezza, prediligendo l'erudizione come fine a se stessa, e usando un linguaggio tanto forbito da riuscire talvolta oscuro.
Il poemetto, che prelude a un indirizzo artistico che ebbe tànto favore nell'Italia ...
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DE BERARDINIS, Giovanni
Francesco Saverio Rossi
Nacque a Canzano (Teramo) il 14 maggio 1846 in famiglia piccolo borghese, da Giuseppe e da Maria De Angelis. Compiuti gli studi superiori a Teramo, si [...] sferica, ibid. 1910. Tali lavori si caratterizzano per la notevole chiarezza dell'esposizione e l'estrema semplicità del linguaggio.
Scienziato e didatta di grande valore, anche dopo il collocamento a riposo, continuò le sue ricerche per il ...
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FEDERIGHI, Neruccio
Valerio Ascani
Non si conoscono gli estremi biografici di questo pittore attivo in area pisana nel terzo quarto del sec. XIV, documentato in una serie di atti notarili dal 1357 al [...] la predilezione per iconografie in articolata composizione, pur senza riuscire con tali mezzi a creare un autonomo linguaggio pittorico o a produrre comunque opere che possano concedere più di una complessa e non sempre gradevole leggibilità ...
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BORROCCI, Francesco
Gianni Ballistreri
Nato, a quanto sembra, a Macerata da nobile famiglia, scrisse intorno agli ultimi anni del secolo XVI.
Nulla sappiamo della biografia di questo originale scrittore, [...] del contrastato amore di un giovane scavezzacollo per una ragazza di buona famiglia fino al lieto fine matrimoniale. Il linguaggio infine, volgare e violento, non è - forse per l'intervento di un copista - nella pura parlata contadina dell'altra ...
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BALBO, Prospero
Francesco Sirugo
Nato a Chieri il 2 luglio 1762 da Carlo Gaetano e da Paola Benso, all'età di tre anni, per la morte del padre, fu accolto in casa del conte G. B. Lorenzo Bogino, secondo [...] decisioni tutto fu lasciato di fatto al suo posto al punto che, secondo l'immagine di Giacomo Giovanetti, "il linguaggio stesso dei liberali era agghiacciato" (cit. in F. Patetta, La rivoluzione piemontese del 1821 giudicata da Giacomo Giovanetti, in ...
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DORIA, Andrea
Edoardo Grendi
Nacque a Oneglia il 30 nov. 1466. Il casato era illustre, ma distintamente feudale, di mediocrissima fortuna.
Il padre Ceva aveva sposato Caracosa dei Doria di Dolceacqua. [...] corte internazionale, espressioni del ruolo eccezionale del principe, signore di Genova e luogotenente di Carlo V. Il linguaggio pittorico e decorativo ne esprimeva il programma politico con la caratteristica enfasi retorica della celebrazione di un ...
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GIUSTI, Giuseppe
Zeffiro Ciuffoletti
Domenico Proietti
Nacque a Monsummano, presso Pistoia, il 13 maggio 1809 da Domenico, agiato possidente di campagna di recente nobilitato, e da Ester Chiti.
A dodici [...] , in Storia generale della letteratura italiana (Motta), VIII, L'Italia romantica. Il primo Ottocento, Milano 1999, pp. 607-646; Linguaggi della prima metà dell'Ottocento: dalla Casa Giusti alla Toscana del tempo, a cura di M. Branca - P. Luciani ...
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BERIO, Luciano
Giorgio Pestelli
Nato il 24 ottobre 1925 a Oneglia (Imperia), era figlio e nipote di musicisti: il nonno Adolfo era stato organista e compositore di pagine sacre e pezzi strumentali, per [...] creativo il frutto più rilevante, nell’immediato, fu la trasmissione radiofonica Omaggio a Joyce: documenti sulla qualità onomatopeica del linguaggio poetico (dove passi del capitolo XI dell’Ulysses erano letti, tra gli altri, da Berberian ed Eco): l ...
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FACCIO, Rina (Marta Felicina), pseud. Sibilla Aleramo
Lucia Strappini
Nacque il 14 ag. 1876 ad Alessandria, primogenita di Ambrogio e Ernesta Cottino, seguita da due sorelle (Cora, Jolanda) e un fratello [...] ho percorso?" (p. 15). La scelta della "prosa lirica" corrisponde esattamente alle istanze espressive della F., che affida al linguaggio elaborato e, a volte, concitato la vicenda del passaggio appunto da una vita ad un'altra; segnata questa dalla ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...