BONIFACIO, Dragonetto
Claudio Mutini
Nacque nei primissimi anni del sec. XVI da Roberto e da Lucrezia Cicara, primogenito di altri quattro figli, tra cui era Giovanni Bernardino, il celebre scrittore [...] più che limitativo. Lo stesso vantato madrigale "Madonna, i' non so far tante parole", che rinuncia completamente al linguaggio arcadico e allontana i luoghi più tipici della poesia cortese, si rivela sciatto e mal congegnato, ovvio nell'invenzione ...
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BALDANZA, Giovanni
Nicola De Blasi
Nacque a Palermo il 5 ag. 1708. Fu librettista fra i più fecondi: pare abbia composto per i teatri e le corti di Napoli e di Palermo oltre centocinquanta fra serenate [...] il quale egli ebbe rapporti di amicizia e di corrispondenza. Dal Metastasio derivò, oltre ai pregi di un linguaggio semplice e sobrio, l'inclinazione ad un sentimentalismo di maniera, espresso secondo moduli di schietto sapore arcadico. Nonostante ...
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FOSCHI, Jacopo
Roberto Nuccetelli
Figlio di Domenico di Papi, nacque molto probabilmente a Firenze, nel 1463. Le notizie ricavabili dagli scarsi documenti ne confermano l'immatricolazione nel 1517 all'arte [...] di certo concepita guardando alla produzione di questo artista, anche se in modo molto superficiale e con linguaggio piuttosto arcaico, tardoquattrocentesco, che echeggia la Madonna della melagrana degli Uffizi del Botticelli datata 1487. Alla tela ...
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BONAVIA, Carlo
William George Constable
Mancano notizie biografiche di questo pittore di marine e paesaggi, attivo a Napoli nel XVIII sec.; se ne conoscono opere datate tra il 1755 e il 1788. È probabile [...]
Lo stile dei quadri del B. è costante: dalle prime alle ultime opere, il colore, i toni e la pennellata denotano un linguaggio maturo. In tutte le opere è evidente l'influsso, anche nei soggetti, di Salvator Rosa, tanto che qualche volta opere del B ...
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ALVINO, Enrico
Emilio Lavagnino
Architetto, nato a Milano il 29 marzo 1809; studiò prima a Napoli, ove fu poi attivo per tutta la vita, nell'Istituto di belle arti con Francesco Saponieri, uno dei principali [...] l'altra che, negli ultimi anni del secolo, sentì urgente il bisogno di rinnovare gli stessi elementi dell'antico linguaggio architettonico ormai inadatto alle nuove esigenze del gusto e all'impiego di nuovi materiali da costruzione.
Morì a Roma il ...
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BAGNOLI, Giulio Cesare
Nicola De Blasi
Nacque da famiglia illustre a Bagnacavallo, intorno alla metà del sec. XVI. Si ignora dove abbia compiuto la propria preparazione culturale, ma fu certo uomo esperto [...] riguarda L'Aragonese,che la drammaticità dell'azione è tutta esteriore, lo sviluppo delle situazioni lento e monotono, il linguaggio genericamente retorico.
Fonti e Bibl.: Iani Nicii Erithraei Pinacotheca, I, Coloniae Agrippinae 1645,pp. 79-81; G. M ...
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MANUZIO, Aldo, il Vecchio
Mario Infelise
Nacque a Bassiano, un piccolo borgo della campagna laziale nel ducato di Sermoneta. La data di nascita è stata oggetto di discussioni. Il figlio Paolo la collocava [...] fondato sulla tradizione classica e la fede cristiana. Ne derivò un'intensa passione per ogni aspetto del linguaggio, inteso come mezzo di espressione delle capacità razionali dell'uomo, che lo accompagnò tutta la vita, caratterizzandone ...
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BARTOLOMEO da Capua
Ingeborg Walter
Maura Piccialuti
Appartenente a un'antica famiglia capuana di giuristi, nacque a Capua il 24 ag. 1248 da Andrea, avvocato fiscale sotto Federico II di Hohenstaufen [...] fosse stato ispirato da Bartolomeo. La supposizione sembra avvalorata da vari indizi anche stilistici, come ad esempio il nuovo linguaggio più sciolto ed efficace dei documenti emanati da Carlo di Salerno in questa occasione, che rinvia allo stile ...
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ALLEGRI, Antonio, detto il Correggio
Silvia de Vito Battaglia
Pittore, deve il suo soprannome alla cittadina ove nacque. Suoi genitori furono Pellegrino e Bernardina Piazzoli o degli Aromani. Morì in [...] questo periodo, la dialettica creativa del Correggio volge, su equilibrati canoni, alla ricerca di quello che diviene il linguaggio più valido della sua poetica; la sensibilità dell'atmosfera a luci filtranti di sottobosco, la levità del chiaroscuro ...
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DUNI, Emmanuele
Mauro Di Lisa
Nacque a Matera il 24 marzo 1714 dalle seconde nozze di Francesco, maestro di cappella nella città lucana, con Agata Vacca, originaria di Bitonto. Nella sua prima educazione [...] a "soffrirne l'amaro", a penetrare la scorza di un linguaggio "tutto metafisico", solo negli anni più recenti, sotto la spinta di vita (erramento solitario ed eslege, assenza di linguaggio articolato e di concubito certo) - dev'essere presupposta ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...