CALDERA, Simone
Ida Maria Botto
Di questo orafo (sec. XV) si può solo dire con sicurezza che nacque ad Andora, località della Riviera di Ponente, da un certo Antonio. Da un documento del 1441, pubblicato [...] oltremontana, riconoscibili nei ricchi panneggi, nelle pose arcuate e nei costumi di alcune figure, si traducono in un linguaggio più narrativo, in un tentativo di mediazione simile a quello che tenterà nel 1451 Giusto di Ravensburg nell'affresco ...
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ANSUINO da Forlì
Renata Cipriani
Visse nel sec. XV, legato alla scuola pittorica padovana più che a quella romagnola, per quanto è noto sia dai documenti sia dalle opere. Marcantonio Michiel, sulla [...] della pittura padovana in confronto a quella toscana, come fu osservato dal Cavalcaselle. Rintracciate le origini toscane del linguaggio di A., venne rettificata l'interpretazione dei Lanzi, che ne aveva parlato come di un allievodello Squarcione ...
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ALBERTINELLI, Mariotto
Maria Luisa Becherucci
Pittore, nacque a Firenze il 13 ott. 1474 da Biagio di Bindo Battiloro e da Vittoria di Biagio Rosani. Il Vasari, confermato in ogni punto da successive [...] nel mediocre affresco con la Crocifissione, datato 1506, alla Certosa presso Firenze; nel 1506 egli compie con maggiore ampiezza di linguaggio la bella pala con la Vergine tra due Santi, oggi al Louvre, che era stata iniziata da Filippino Lippi nel ...
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LANZIROTTI, Antonio Giovanni (Antonio, Giovanni Antonio)
Paola Pietrini
Figlio del nobile Giuseppe, guardia reale alla corte partenopea, e di Giacinta Felix di Civitella del Tronto, nacque verosimilmente [...] attività di scultore, come testimonia il moltiplicarsi delle commissioni ricevute. Egli seppe allora rinnovare il proprio linguaggio, ingentilendo le forme e abbandonando la staticità, ancora di matrice neoclassica, degli esordi. Della sua produzione ...
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GHIRON, Samuele
Fiammetta Lozzi Gallo
Nacque il 5 ott. 1842 a Casale Monferrato da Elia Vita e Rosa Sacerdote. La sua era una importante famiglia ebraica piemontese, colta e agiata, che annoverava tra [...] e dal 1872 settimanale che, attraverso l'alternarsi di illustrazioni, vignette e testi gradevoli, scritti con un linguaggio facilmente comprensibile e nient'affatto tedioso, cercava di spingere il lettore medio a interessarsi dei problemi del tempo ...
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ALBERTI, Antinio (Antonio da Ferrara; Antonio di Guido Alberti)
Isa Belli Barsali
Pittore, nato a Ferrara forse nell'ultima decade del sec. XIV. È ricordato dal Vasari per "molte bell'opere" in S. Francesco [...] maniera, quale appare negli affreschi di Talamello e nel polittico di Urbino. Nella piena maturità, l'A. si afferma con un linguaggio più rude, solido e austero, con una "dignità morale e una solennità di stile" che indussero il Salmi a pensare che ...
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INNOCENTI, Bruno
Patrizia Peron
Nacque a Firenze il 4 febbr. 1906, unico figlio di Natale, orafo, e Giulietta Freschi. Fu il padre, nel desiderio di educarlo alle arti figurative prima di iniziarlo [...] , si esprimeva in termini monumentali, l'I. realizzò alcuni dei suoi lavori più importanti, definendo il proprio linguaggio in controtendenza rispetto all'arte del periodo: forme fragili ed esili iniziarono a caratterizzare il suo stile, ritratti ...
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CECCONI, Angelo (pseudonimo Thomas Neal)
Carlo Coen
Nacque a La Ferruccia, frazione di Agliana (Pistoia) nel 1865. Ebbe un'educazione fortemente religiosa in collegi e seminari di Pistoia e Prato. Lo [...] saggio polemico su G. Vailati (in Cultura contemporanea, III [1911], 4-5, pp. 271-273) si manifesta quella violenza, nel linguaggio come nei contenuti, che caratterizza tutta la sua opera e che troverà poi piena espressione, poco dopo, in un articolo ...
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GUZZARDI, Giuseppe
Francesca Franco
Nacque ad Adernò, oggi Adrano, in provincia di Catania, l'8 sett. 1845 da Francesco e Giuseppa Maria Piccione.
Dimostrata sin dalla giovinezza attitudine per il disegno, [...] Fedele all'insegnamento accademico, non adottò la pittura a macchia né la pennellata impressionista, ma rinnovò il suo linguaggio guardando piuttosto alla tradizione veneta, soprattutto dopo il soggiorno veneziano del 1882, quando portò a termine il ...
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BASSI, Giambattista
Claudia Refice Taschetta
Figlio di Francesco e di Rosa Barbieri, nacque a Massalombarda il 20 febbr. 1784. Trasferitosi a Bologna, vi frequentò l'Accademia di Belle Arti e verso [...] certo che l'artista continuò con delicato sentire la tradizione del paesaggio bolognese e ne tradusse molti aspetti nel linguaggio del suo tempo, trasmettendo così nell'Ottocento un filone importante e sensibile della secentesca pittura italiana.
Il ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...