COPPEDÈ, Adolfo
Mauro Cozzi
Terzogenito dell'intagliatore Mariano e di Antonietta Bizzarri, nacque a Firenze il 29 apr. 1871. Terminate le scuole tecniche, dal 1888 frequentò la Scuola professionale [...] grazie anche all'amicizia con G. Chini, nel lavoro del C. si fece sensibile l'influsso liberty:con questo linguaggio, accolto senza cesure o traumi nell'ambito di quel repertorio neomanierista che anche per il C. rappresentò il riferimento stilistico ...
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PIZZORUSSO, Arnaldo
Giovanna Angeli
PIZZORUSSO, Arnaldo. – Primogenito di Giuliano, avvocato, e di Eva Barsanti, nacque a Bagni di Lucca il 29 maggio 1923.
Dopo gli studi superiori al liceo classico [...] letterarie (Napoli 1964). Questi ultimi studi furono l’occasione per mostrare il crescente interesse per la filosofia del linguaggio e per inaugurare una critica del dubbio o ‘decostruttiva’ ante litteram. Si veniva precisando inoltre l’intento di ...
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DE VIGILIA, Tommaso
Gioacchino Barbera
Di questo pittore palermitano, citato nei documenti anche come Masius de Vigilia, de Virgilio o de Gilia, ma che nei dipinti superstiti si firmava "Thomas de Vigilia", [...] ed elegante, vero e proprio dominatore per circa un quarantennio dell'ambiente artistico della Sicilia occidentale, dotato di un linguaggio che via via si era inaridito in cifre stilistiche attardate e ripetitive, non prive però di un certo "garbo ...
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PACILLI, Pietro
Francesco Franco
PACILLI, Pietro. – Nacque a Roma il 3 dicembre 1720, da Carlo e Agnese Gai (Mancini, 1978, pp. 47, 48 n. 1).
Svolse l’apprendistato, con ogni probabilità, con il padre, [...] citati come opere di Pacilli anche dai contemporanei (Titi, 1763, p. 181), mostrano la tipica teatralità del linguaggio barocco, evidente nelle posizioni enfatiche dei personaggi e negli eccessi virtuosistici dei movimenti e dei panneggi, unita alla ...
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GRAMICCIA, Lorenzo
Stefania Bolzicco
Nacque a Cave, presso Palestrina, nel 1702, come è comunemente riportato dalla letteratura (Di Re), o nel 1704, secondo quanto si deduce da un documento pubblicato [...] caratterizzate, sulla base di un esplicito riferimento alla maniera di Longhi degli anni Ottanta, da un irrigidimento del suo linguaggio formale, che assume forme più stentate e colori meno brillanti, pur conservando, nell'insieme, una briosa nota di ...
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BASTIANI (Sebastiani), Lazzaro
Edoardo Arslan
Figlio di Iacopo, è noto a Venezia nel 1449 con la qualifica di pittore e si suppone nato non dopo il 1430. Nel 1460 s'impegna a dipingere una pala per [...] ormai l'icastico gusto giovanile, il B. si va fissando in rigidi moduli figurali, isterilendo a mano a mano un linguaggio che egli forse deriva da Gentile Bellini (del quale non possiede però affatto la forza figurativa). I dipinti del B. sono ...
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DENTE (Denti), Girolamo
Giovanna Nepi Scirè
Figlio di Pietro, nacque a Ceneda (l'odierna Vittorio Veneto, prov. di Treviso), probabilmente nel 1510, se il 20 ott. 1550 il fratello Paolo Pietro, canonico [...] evidente una certa ricerca di connotazione veristica dei volti e una propensione ritrattistica, che saranno caratteristiche costanti del linguaggio del Dente.
Il 23 genn. 1543, mentre operava a Treviso come scenografò, il D. venne scelto da Ludovico ...
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COSTA, Alda
Alessandro Roveri
Nacque a Ferrara il 26 genn. 1876 da Vincenzo e Caterina Zaballi. Conseguito il diploma di maestra elementare, svolse a partire dal 1895 una serie di supplenze in varie [...] un libro quando negli occhi, nel viso, in tutto il vostro misero corpicciolo non avete che un grido: "ho fame"".
Questo linguaggio deamicisiano spiega bene come l'inizio della carriera scolastica della C. abbia coinciso con la sua adesione alle idee ...
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DE CARO, Lorenzo
Mario Alberto Pavone
Pittore napoletano, fu attivo dal 1740 al 1761.
La produzione pittorica del D., inizialmente confusa con quella di un inesistente L. D. Cayo, è stata oggetto di [...] dell'apporto biografico del De Dominici, probabilmente per motivi cronologici) rielaborò in maniera personalissima il linguaggio del Solimena tardo, utilizzando l'accentuazione della macchia in termini di palese opposizione alla perdurante continuità ...
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CAVALLI, Giuseppe
Italo Zannier
Figlio di Daniele, avvocato, e di Mariannina Cairelli, nacque a Lucera (Foggia) il 29 nov. 1904, gemello di Emanuele; studiò a Roma, dove la famiglia si trasferì nel [...] alcuni principi tecnici ritenuti specifici della fotografia ("istantaneità, momento, resa"), per avviare uno studio sul linguaggio fotografico.
Questa formula estetica era già stata acquisita spontaneamente nell'opera dei C., ed anzi alcune ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...