BORTONE, Antonio
Renata Battaglini Di Stasio
Figlio di Carmelo, fabbro, nacque a Ruffano (Lecce) il 13 giugno 1844. Per interessamento dell'intendente provinciale Sozi-Carafa ebbe i primi ammaestramenti [...] 1861, con un assegno della provincia, andò a Napoli a seguire gli studi accademici con T. Angelini acquisendo un linguaggio approssimato, talvolta retorico, ma - nei limiti del gusto dell'epoca - aderente ai temi religiosi e civili cui diede forma ...
Leggi Tutto
BASILE, Ernesto
Manfredo Tafuri
Figlio di Giovanni Battista Filippo, nacque a Palermo il 31 genn. 1857; studiò nell'università della sua città sotto la guida del padre, professore di architettura, del [...] e splendida fioritura europea, andava prendendo piede anche in Italia.
Il problema di B. fu dunque quello di inserire il linguaggio liberty, che aveva i suoi fondamenti e la sua storia legati a istanze rinnovatrici che prendono le mosse dal movimento ...
Leggi Tutto
GOLA, Emilio
Beatrice Avanzi
Nacque a Milano il 22 febbr. 1851 dal conte Carlo e da Irene Della Porta.
Laureatosi nel 1873 in ingegneria industriale presso il Politecnico di Milano, coltivò allo stesso [...] in rosa (ripr. in De Grada, 1989, n. 33) documentano l'evoluzione dai modi scapigliati degli esordi verso un linguaggio più personale, attento agli esiti della ritrattistica internazionale (da J.S. Sargent a J. Whistler), fondato su una raffinata ...
Leggi Tutto
CERTO, Bonaventura
Francesca Campagna Cicala
Nato a Messina, frate minore conventuale, è noto per la sua attività di architetto a Trapani dal 1630 al 1646.
Non si hanno altre notizie al di fuori dell'attività [...] vorrebbe del C. il rifacimento della chiesa di S. Francesco ad Alcamo, compiuto nel 1648 secondo schemi vicini al suo linguaggio architettonico.
Superata pertanto una vecchia tesi (Di Ferro, 1825), che collocava l'attività del C. dal 1660 in poi, più ...
Leggi Tutto
MANIN, Giorgio
Michele Gottardi
Nacque a Venezia il 10 maggio 1831, secondogenito di Daniele e di Teresa Perissinotti.
La sua educazione seguì la stessa impostazione adottata con la primogenita Emilia. [...] la costruzione positiva di una serie di conoscenze imprescindibili, fondata sull'acquisizione di un profondo e appropriato linguaggio scientifico, con l'attenzione verso lo sviluppo fisico. Scopo dell'educazione doveva essere, a parere dei genitori ...
Leggi Tutto
CENATEMPO (Cenatiempo, Genatempo), Gerolamo (Geronimo)
Sandra Vasco Rocca
La prima notizia relativa a questo pittore napoletano, nato presumibilmente tra l'ottavo e il nono decennio del XVII secolo, [...] a scopo religioso-assistenziale con annessa una "Accademia del nudo" (Ceci, 1898). L'opera del C., volta alla diffusione del linguaggio di Luca Giordano, è quasi sempre completa di firma ("Cenatempo") e di data, cosicché se ne possono, seguire con ...
Leggi Tutto
DE GUBERNATIS, Angelo
Lucia Strappini
Nacque a Torino il 7 apr. 1840 da Giambattista (morto nel 1867), figlio di un capitano dell'esercito sardo, che era stato funzionario del ministero delle Finanze [...] del quale erano state tradotte in italiano, per iniziativa di D. Comparetti, nel 1864, le Lezioni sulla scienza del linguaggio, e che influenzò profondamente gli studi mitologici e folklorici in Italia e in Europa.
A partire dalle analisi conclusive ...
Leggi Tutto
GERMI, Pietro
Alessandra Cimmino
Nacque a Genova il 14 sett. 1914 da Giovanni, portiere di albergo, e da Armellina Castiglione, di modestissima estrazione sociale. Nonostante il padre fosse morto prematuramente [...] incontrano nel corso del viaggio, a mostrare e dimostrare - come tanto cinema neorealista - le diversità di usi e costumi, di linguaggio e di abitudini che rendono quasi stranieri gli uni agli altri i cittadini di una stessa nazione; il tutto, però ...
Leggi Tutto
DE ROSSI (de' Rossi, de Rossi, de Rubeis), Angelo
Helga N. Franz-Duhme
Nacque nel 1671 a Genova da un artigiano di nome Luca; non sono attestate parentele con altri artisti omonimi. Sin da piccolo aveva [...] 1680-81 fu mandato a bottega da Filippo Parodi, lo scultore che insieme con Pierre Puget per primo tradusse il linguaggio barocco romano in forme tardobarocche.
Il fatto che il D. potesse conferire al marmo forme differenziate e superfici sottili e ...
Leggi Tutto
GEYMONAT, Ludovico
Girolamo De Liguori
Nacque a Torino l'11 maggio 1908, da Giovanni, valdese, e da Teresa Scarfiott, cattolica, entrambi di famiglia piemontese. Conseguì la laurea in filosofia, presso [...] del neopositivismo nell'opera di L. G., in La Nuova Critica, I (1955-57), 4, pp. 71-92; A. Caracciolo, Sul concetto di linguaggio e di metodologia in uno scritto di L. G., in Giornale critico della filosofia italiana, XXXVII (1958), 1, pp. 127-142; F ...
Leggi Tutto
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...