Linguista e antropologo statunitense (Winthrop, Massachusetts, 1897 - Wethersfield, Connecticut, 1941). Ha recato fondamentali contributi alla conoscenza delle lingue amerindiane (in particolare di quella [...] , 1956). Molto nota in particolare la sua tesi, conosciuta come ipotesi Sapir-W., sul rapporto tra linguaggio e cultura e il ruolo che il linguaggio gioca nella cultura, nel senso che le categorie e i concetti mediante i quali viene organizzato il ...
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Mimo e regista polacco (Poznań 1919 - Kowarach 2001). Grande talento naturale, dotato di una singolare capacità inventiva, creò nel 1950 il Teatro della Pantomima di Wrocław, che si impose presto come [...] una delle compagnie più innovative del mondo. T. riuscì a fondere in una sintesi esemplare il linguaggio mimico e la danza. I suoi spettacoli furono assai complessi e spesso si ispirarono all'opera di W. Shakespeare. ...
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Scrittore colombiano (Neiva 1888 - New York 1928); la sua fama è affidata principalmente al romanzo La vorágine (1924), in cui la foresta e le forze della natura assumono il ruolo di protagoniste. È anche [...] autore di una raccolta di sonetti, Tierra de promisión (1921), di stile classico e linguaggio modernista. ...
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Grande, Maurizio
Bruno Roberti
Storico e critico del cinema e del teatro, nato a Roma il 17 gennaio 1944 e morto a Siena il 30 novembre 1996. Il suo contributo agli studi di estetica e semiotica dello [...] spettacolo ha riguardato questioni inerenti al linguaggio cinematografico e teatrale, con riferimento all'enunciazione drammaturgica e alla scrittura scenica. Le sue riflessioni teoriche si sono focalizzate da un lato su una densa e analitica lettura ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Papini e Giuseppe Prezzolini
Emma Giammattei
A quale titolo si possano comprendere tra i filosofi del Novecento personalità intellettuali versatili ed elusive come Giovanni Papini e Giuseppe [...] Croce appunto lo individua in una lettera a Papini del 13 agosto 1904. E allora il contingentismo di Boutroux, l’idea di linguaggio di Bergson, il rapporto fra conoscenza ed errore di Ernst Mach, il pragmatismo di James, diventano il materiale da cui ...
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DE CHIRICO, Andrea (Alberto Savinio)
Marcello Carlino
Nacque ad Atene, il 25 ag. 1891, da Evaristo, ingegnere ferroviario, originario di Palermo, e da Emma Cervetto, nobildonna genovese.
Ad Atene trascorse [...] sempre con pittori di gran rilievo della sua generazione. Di certo rimane che egli pubblicamente cominciò a dipingere, con un linguaggio suo anche se qua e là orecchiante il fratello, che era artisticamente più maturo, nel 1926 a Parigi.
Qui ritrovò ...
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Panico
Paolo Pancheri
Maria Caredda
Panico viene dal greco πανικός, termine che deriva dal nome di Pan, dio delle montagne e della vita agreste: era detto timor panico, o terrore panico, quel timore [...] allarme caratterizzano lo stato d'ansia. L'aspetto descrittivo dello stato ansioso richiede inevitabilmente l'utilizzazione del linguaggio del corpo, in quanto è pressoché impossibile non riferire i correlati somatici dell'ansia. G. Klerman (Klerman ...
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Nome d'arte del cornettista Charles Bolden (New Orleans 1877 - Jackson, Luisiana, 1931); barbiere a New Orleans, formò un'orchestra di 5 elementi che fu la prima genuina orchestra di jazz che si ricordi. [...] Nonostante l'assenza di testimonianze discografiche, B. è stato considerato tra gli "inventori" del linguaggio jazzistico e suonatore di eccezionale forza inventiva. ...
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Goldoni, Carlo
Emanuela Bufacchi
Una gloria del teatro italiano
Il veneziano Carlo Goldoni ha il merito di aver riformato nel 18° secolo il teatro italiano: ha, infatti, rinnovato profondamente la commedia [...] e ricco invece di elementi settentrionali per raffigurare il mondo borghese. Nelle sue commedie in veneziano, il dialetto è un linguaggio concreto e autonomo, distinto in livelli diversi: si va dal tono più basso delle classi popolari a quello medio ...
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autismo
Costanza Levi
Un disturbo che ti chiude in te stesso
Il bambino autistico non riesce a comunicare, attraverso le parole o i gesti, con il mondo esterno, compresi i familiari. Per questo motivo [...] nel quale per gli altri è quasi impossibile entrare e da cui per loro è molto difficile uscire.
Anche il linguaggio verbale è fortemente compromesso: i bambini possono non parlare affatto o parlare in ritardo; inoltre, quando imparano a parlare, sono ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...