Scienziata (n. Londra 1815 - m. 1852), figlia di George Gordon. Considerata la prima programmatrice di elaboratori, per il lavoro svolto sulla macchina ideata da Charles Babbage per calcolare i numeri [...] di Bernouilli. In suo onore è stato denominato ADA un linguaggio di programmazione. ...
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Torre Nilsson, Leopoldo
Daniele Dottorini
Regista cinematografico argentino nato a Buenos Aires il 5 maggio 1924 e morto ivi l'8 settembre 1978. Fu tra gli ispiratori della modernizzazione del cinema [...] Nel 1957 La casa del ángel presentato al Festival di Cannes contribuì a far conoscere il regista nei circuiti internazionali. Il linguaggio elaborato e decadente di T. N., in cui il bianco e nero costruisce spazi sempre più soffocanti e i personaggi ...
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Pittore (Kingston, New York, 1775 - ivi 1852). Nipote di Pieter V. (1687-1778), ritrattista di origine olandese, V. fu il primo pittore americano a studiare a Parigi, dove, dal 1796, soggiornò più volte. [...] Introdotto da F.-A. Vincent al linguaggio neoclassico, dipinse soggetti storici (Morte di Jane McCrea, 1804, Hartford, Wadsworth Atheneum; Mario sulle rovine di Cartagine, 1808, San Francisco, Young Memorial Mus.) e il primo grande nudo americano ( ...
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Cesaro, Antimo. – Uomo politico italiano (n. Napoli 1968). Laureatosi in Giurisprudenza presso l'università di Napoli “Federico II”, ha conseguito i dottorati in Filosofia politica e in Filosofia del diritto. [...] Attualmente insegna Scienza e filosofia politica ed ermeneutica del linguaggio politico presso la Seconda università di Napoli. È stato coordinatore regionale di Italia Futura in Campania e dal 1998 al 2002 è stato membro del Consiglio Nazionale dei ...
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Pseudonimo del drammaturgo brasiliano José Joaquim de Campos Leão (Vila do Triunfo, Rio Grande do Sul, 1829 - Pôrto Alegre 1883). La sua produzione teatrale, frutto di una stagione creativa segnata dal [...] progressivo insorgere della follia, è considerata (per il linguaggio grammaticalmente trasgressivo, la scelta di temi antiborghesi, la presenza di personaggi allegorici, la struttura con finale aperto) anticipatrice del teatro dell'assurdo: ...
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Linguista russo (n. 1916 - m. 2007). Ha studiato a Mosca e ha lavorato nell'Istituto di linguistica dell'Accademia delle scienze; trasferitosi negli USA, ha insegnato nella Yale University (New Haven). [...] Si è occupato soprattutto di modelli formali del linguaggio, con applicazione al russo, contribuendo al riavvicinamento della linguistica sovietica allo strutturalismo. Tra le sue opere: Problemy teoretičeskoj fonologii ("Problemi di fonologia ...
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Architetto tedesco (Eltville, Assia, 1873 - Honnef 1955); prof. (dal 1926) nell'accademia di Dresda, autore di numerosi edifici, caratterizzati dalla robustezza, talora pesante, dei volumi e dagli aspetti [...] folcloristici e pittoreschi delle soluzioni formali, in seguito resi in un linguaggio più elementare e geometrico. Dei suoi lavori si possono ricordare: a Dresda il ponte Augustus (1906) e il Museo d'igiene; a Halle il Museo preistorico (1911-16); a ...
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Poeta italiano (Roma 1885 - ivi 1928). Poeta ambizioso e fecondo, O. partì da una formazione pascoliana e dannunziana, ma sfiorò anche il crepuscolarismo e le esperienze dei primi vociani. Al tempo stesso [...] mirò a recuperare le forme del linguaggio tradizionale per ricavarne significati religiosi, profondi e positivi, per affermare la forza della voce poetica, la sua capacità di entrare in contatto con i valori più autentici della natura e della storia. ...
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Compositore tedesco (Mödrath, Colonia, 1928 - Kürten-Kettenberg, Colonia, 2007). Esponente con Nono e Boulez della nuova musica seriale, partendo dall'esperienza della scuola di Vienna (in partic. A. Webern) [...] e da esperienze elettroniche, giunse alla formulazione di un linguaggio sonoro libero da ogni vincolo con la tradizione e improntato a uno sperimentalismo radicale, indirizzandosi verso la conquista di nuovi mondi sonori. Ha firmato oltre 300 ...
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Architetto, urbanista, designer italiano (Milano 1913 - ivi 2016). La sua opera architettonica si inserisce in quel settore della cultura milanese che, dagli anni Cinquanta, ha ricercato nel rigore tecnologico [...] e nel recupero della tradizione borghese i termini del proprio linguaggio: case in piazza S. Ambrogio (1949-50) e in piazza dei Carbonari (1963), uffici Loro e Parisini in Via Savona (1956), complesso residenziale La Viridiana (1969, con L. ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...