Architetto statunitense (n. New York 1939). Formatosi alla Columbia University di New York (1960), si è perfezionato alla Yale University di New Haven (1965). Tra i principali esponenti del movimento postmoderno, [...] dal 1977 ha elaborato un linguaggio caratterizzato da elementi simbolici e da un chiaro richiamo alla storia. Tra le opere: Sinagoga Kol Israel, New York (1985-89); Brooklyn law school tower, New York (1986-93); Norman Rockwell museum, Stockbridge ( ...
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Scrittore sudafricano di lingua inglese (n. Johannesburg 1944). Cresciuto nel ghetto nero della città, Sophiatown, dopo aver subìto il carcere per motivi politici (1969), pubblicò la prima raccolta poetica, [...] Yakhal'incomo (1972), rivelando un'originalità di linguaggio e una potenza lirica confermate dalla successiva Tsetlo (1974) e dal lungo poema epico No baby must weep (1975). Il romanzo To every birth its blood (1981) è opera di ampio respiro, ...
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Ford, Aleksander
Riccardo Martelli
Regista e produttore cinematografico polacco, nato a Łódź il 24 novembre 1908 e morto a Los Angeles il 4 aprile 1980. Benché i suoi film non si siano mai distinti [...] otto zespóły filmowe ("gruppi filmici") in cui era stata suddivisa la Film Polski con la riforma del 1955. Il nuovo linguaggio influenzò in certa misura anche il film di F. Ósmy dzień tygodnia (1958, L'ottavo giorno della settimana), sui problemi ...
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Ejchenbaum, Boris Michajlovič
Pietro Montani
Teorico e storico russo della letteratura e delle arti, nato a Krasni il 4 ottobre 1886 e morto a Leningrado il 24 novembre 1959. Nel 1918 aderì alla Società [...] l'elemento 'linguistico' (da intendere in un'accezione analogica e senza riferimento diretto ai principi della teoria del linguaggio). D'altro lato, però, il discorso cinematografico si serve anche di componenti di senso che, parafrasando un concetto ...
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Traoré, Rokia. – Cantante maliana (n. Kolokani 1974). Artista eclettica e instancabile sperimentatrice, appartenente all’etnica Bamana e allieva del musicista Ali Farka Touré, [...] è tra le più significative interpreti contemporanee di musica africana, della quale impiega il linguaggio tradizionale per realizzare sonorità sincretiche che vi associano i ritmi del blues, del jazz e del reggae. Fondatrice della Fondation ...
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Pseudonimo del giornalista e narratore portoghese Rúben Alfredo Andresen Leitão (Lisbona 1920 - Londra 1975). Nella sua ampia opera letteraria, che risente di suggestioni surrealiste, il gusto fantastico [...] si mescola all'interesse per i temi storici, attraverso un linguaggio immaginoso, ricco di neologismi e costruzioni insolite. Oltre a opere narrative (Caranguejo, 1954; Cores, 1960; Um adeus aos Deuses, 1963; A torre de Barbela, 1964; O outro que era ...
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Poeta russo (Slavjansk 1919 - Tula 1986). Combattente nella seconda guerra mondiale, scrisse versi di forte intonazione polemica, lontani dalla retorica staliniana; nel 1957 poté pubblicare la sua prima [...] raccolta, Pamjat ("Memoria"). Poeta dalla vigorosa intonazione prosastica, vicina al linguaggio parlato, pubblicò poi, tra le altre, le raccolte Vremja ("Il tempo", 1959), Rabota ("Il lavoro", 1964) e Sovremennye istorii ("Storie contemporanee", 1969 ...
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Poeta italiano (Genova 1896 - Milano 1981). Tra i massimi poeti italiani del Novecento, già dalla prima raccolta (Ossi di seppia, 1925; ed. defin. 1931) fissò i termini di una poetica del negativo in cui [...] termini rari o preziosi naturalmente si adeguano a esprimere l'irripetibile singolarità dell'esperienza così come le parole del linguaggio quotidiano e "parlato" si caricano di un più inquieto rapporto con le semplici cose da esse designate. L'ultimo ...
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Poeta inglese (Camberwell, Londra, 1812 - Venezia 1889). Fin dalle prime opere (Pauline, a fragment of a confession, 1833; Paracelsus, 1835; Sordello, 1840) attuò l'esposizione in forma drammatica (per [...] solito il soliloquio) dei conflitti interiori in un linguaggio allusivo e analogico, mescolando contenuto filosofico e tecnica impressionistica. Alla tragedia Strafford (1837) fece seguire altre opere per il teatro (tra le quali Pippa Passes, 1841; ...
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Regista francese (n. Bailleul 1958). Insegnante di filosofia, iniziò la sua carriera da regista all’età di 38 anni. I suoi film sono mossi dal filo comune di un realismo lucido, crudo e consapevole, supportato [...] da un linguaggio oggettivo e distaccato. Il suo primo film, girato con attori non professionisti nella sua città natale, è La vie de Jésus (L’età inquieta, 1997) che vede come protagonista la provincia profonda del Nord della Francia, con la sua noia ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...