DE ROSA, Giovan Francesco, detto Pacecco
Riccardo Lattuada
Nacque a Napoli il 17 (o il 27) dic. 1607 da Tommaso e Caterina De Mauro (Prota Giurleo, 1951, p. 20).
Tommaso (morto a Napoli nel 1610) era [...] note della maturità. Dopo la metà del secolo il D. continuò a classicizzare, non di rado in chiave assai originale, il linguaggio stanzionesco negli Angeli che impongono il cingolo della castità a s. Tommaso d'Aquino (firmato e datato 1652; Napoli, S ...
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FANCELLI, Luca (Luca Paperi, Luca Fiorentino)
Adriano Ghisetti Giavarina
Figlio dello scalpellino Iacopo di Bartolomeo (cfr. Thieme-Becker; probabilmente da identificarsi con un collaboratore di L. Ghiberti), [...] ad un giudizio globale che possa qualificarlo al di sopra del ruolo, pur non secondario, di diffusore del linguaggio brunelleschiano ed albertino che sostanzialmente ebbe.
Fonti e Bibl.: A. Averlino detto il Filarete, Trattato di architettura [1462 ...
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ALESSI, Galeazzo
Mario Labò
Architetto, nato a Perugia nel 1512 (secondo F. Alberti). Appartenne a famiglia facoltosa; perdette presto il padre, Bevignate, morto nel 1527. Il Lancellotti gli dà per [...] uno scadimento nella misura. L'esuberanza ornativa si avvia al barocco di qualità deteriore. Nel palazzo Marino il linguaggio è il medesimo che nel palazzo Cambiaso, edificato contemporaneamente, a Genova, verso il 1565. Ma è appesantito; nessuna ...
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LANFRANCO, Giovanni
Erich Schleier
Figlio minore di Stefano e Cornelia (della quale non si conosce la famiglia di appartenenza), nacque a Parma il 26 genn. 1582. Secondo Passeri il ragazzo "fu incamminato [...] . Nel Concilio degli dei, con le figure liberamente distribuite sulle nuvole, il L. realizzò la prima grande scena celeste nel linguaggio pienamente barocco.
Il 3 ag. 1624 nacque l'unico figlio maschio del L., Giuseppe, del quale furono padrini il ...
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GIOVANNI GIOCONDO da Verona (Fra Giocondo)
Pier Nicola Pagliara
Nacque a Verona o nei dintorni entro il 1434, stando a una lettera di Raffaello il quale nel luglio del 1514 gli attribuisce più di ottanta [...] pianta quadrata ricordano invece molte architetture di Francesco di Giorgio; e G. poteva conoscere questo elemento del linguaggio martiniano quanto meno attraverso le illustrazioni del trattato del senese. Le basi dei pilastri, semplificate man mano ...
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BRUNELLESCHI, Filippo
HHyman
Nacque a Firenze nel 1377, secondogenito dei tre figli di ser Brunellesco di Lippo Lapi, notaio, e di Giuliana degli Spini.
La prima Vita del B., scritta fra il 1480 e il [...] modanatura e l'intera sequenza inquadrata da lesene lisce. L'elegante levigatezza della facciata introdusse un nuovo linguaggio nella architettura dei palazzi civili a Firenze, eliminando il bugnato rustico e le finestre bifore, e aggiungendo ...
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GHIBERTI, Lorenzo
Carlo La Bella
Sono contraddittorie le indicazioni documentarie relative alla nascita del G., che nelle portate al Catasto di Firenze dal 1427 al 1442 dichiarava di essere nato nel [...] Italy 1400 to 1500, Harmondsworth 1966, pp. 36-46, 71-74, 77-82, 106-115; M. Boskovits, Mariotto di Nardo e la formazione del linguaggio tardo-gotico a Firenze negli anni intorno al 1400, in Antichità viva, VII (1968), 6, pp. 21-31; K. Bloom, L. G.'s ...
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GIORDANO, Luca
Maria Giovanna Sarti
Nacque a Napoli il 18 ott. 1634 da Antonio e da Isabella Imparato.
Antonio, mercante di quadri di origine pugliese ma anche modesto pittore, dovette avviare il figlio [...] realizzò numerose opere a Napoli, con la rapidità di mestiere ormai così caratteristica della sua arte e secondo un linguaggio barocco che sempre più si avvicinava alle sperimentazioni berniniane viste a Roma, improntate sul dialogo tra spazio e luce ...
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LIPPI, Filippo
Luca Bortolotti
Nacque intorno al 1406 a Firenze, figlio di Tommaso di Lippo, di professione macellaio, e di Antonia di ser Bindo Sernigi.
Secondo le indicazioni di Vasari (1568, p. 612), [...] dell'Alte Pinakothek di Monaco: due tavolette che uniscono all'estrema raffinatezza dell'andamento lineare, che prelude al linguaggio di Botticelli (suo allievo, a detta di Vasari), un gusto particolarmente vivace e fantasioso per il paesaggio nonché ...
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DE DOMINICI, Bernardo
Ferdinando Bologna
Figlio del pittore, musico e collezionista Raimondo e di Camilla Tartaglione, nacque a Napoli il 13 dic. 1683; fu nipote "ex frate" di suor Maria, scultrice, [...] più tardi a "luoghi, tempi e avvenimenti" e ai "cangiamenti dell'arte" (I) pp. 3-20 passim),la "cura" per il linguaggio "proprio delle arti" risulta in parallelo (se addirittura non l'anticipa) con l'interesse che il conte di Caylus, già amico di ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...