PEVERELLI, Cesare
Francesca Franco
– Nacque a Milano il 30 maggio 1922 da Cesare e Maria Cepparo, ultimo di sette figli. Frequentò il ginnasio a Torino ma a causa della tubercolosi interruppe gli studi. [...] gesto’.
Gli studi dall’antico e la pratica della citazione, rispondenti a una ricerca del fantastico nella struttura stessa del linguaggio, sono alla base sia del ciclo Il mio giardino alla Rousseau (1970) dedicato al Doganiere, che chiudeva nel 1972 ...
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IMPARATO (Imperato), Girolamo
Susanna Falabella
Non si conosce la data di nascita di questo pittore napoletano. Si può supporre, però, che essa debba essere posta intorno alla metà del Cinquecento sulla [...] Natività destinata alla cappella Fornaro (entrambe le opere sono ancora in situ). In questi ultimi dipinti il linguaggio dell'I. lascia trasparire un graduale irrigidimento della gioiosa "verve ideativa" e delle accese estroversioni cromatiche degli ...
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FERRARI, Pietro Melchiorre
Vincenza Maugeri
Figlio di Paolo, pittore ed architetto, nacque a Sissa (Parma) nel 1735.
Le scarse notizie su Paolo lo dicono nato a Sissa e padre, oltre che del F., di Lorenzo, [...] nella Galleria nazionale), S. Francesco Saverio, della parrocchiale di Vigatto (Parma), datato 1774, nei quali tuttavia il linguaggio rimane accademico e convenzionale.
Il F. fece testamento il 30 ag. 1787, nominando erede la moglie Alba Grazioli ...
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PIACENZA, Giuseppe Battista
Elena Dellapiana
PIACENZA, Giuseppe Battista. – Nacque a Torino nel 1735 da madre ignota e da Simone, sovrastante ai Regi Palazzi (Brayda - Coli - Sesia, 1963, p. 127), maturando [...] – la colonna dorica – corrispose però, negli interni del Duomo e in tutto l’apparato decorativo, una permanenza del linguaggio precedente ai rinnovamenti e alla pulizia formale che si stavano sviluppando a Roma.
Il nuovo re, Carlo Emanuele IV ...
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DE MAGISTRIS, Giovanni Andrea
Simonetta Coppa
Fu attivo come pittore nel primo quarto del sec. XVI (notizie dal 1504 al 1529) nel Comasco e in Valtellina, dove restano numerose opere, principalmente [...] di un codice formale limitato e iminutabile", imperniato su "scherni compositivi- rigorosamente frontali", e su di "un linguaggio quasi didascalico, gradevole ed edificante, al quale sono estranei toni drammatici e patetici" (Giordano, 1984, p. 447 ...
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IACOMETTI, Pietro Paolo
Davide Righini
Nacque a Recanati nel 1580 da Giovan Battista e da Francesca Calcagni, sorella dello scultore Antonio. Avviatosi allo studio del disegno sotto la guida dello zio [...] sensibilità nella resa delle figure, dai panneggi rigonfi e mossi, che mostra l'apertura dei due scultori verso un linguaggio artistico nuovo.
L'opera, per le novità stilistiche e per le qualità tecniche, segnò il definitivo affermarsi della fama ...
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GIULIANO di Simone
Ada Labriola
Non è nota la data di nascita di questo pittore lucchese, documentato tra il 1383 e il 1397. Alle capillari indagini archivistiche di Concioni, Ferri e Ghilarducci (1994) [...] a causa delle sovrapposizioni di successivi strati di intonaco (M. Boskovits, in Boggi, 1997). Appare più vicino al linguaggio di G., anche se probabilmente opera di un seguace, l'affresco frammentario con la Madonna del latte nella chiesa dei ...
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CAMPIGLI, Massimo
Margherita Abbruzzese
Le biografie ufficiali, da lui stesso dettate, lo dicono nato a Firenze il 4 luglio 1895; sembra invece Berlino la sua effettiva città natale, e Firenze la città [...] stessa comunque non fu mai detrattrice, ma riconobbe sempre l'onestà dell'artista, l'autenticità dell'ispirazione e del linguaggio. Le sue personali più indicative e complete, oltre alle già menzionate, furono quelle di Parigi al Salon d'Autonine ...
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GORO di Gregorio
Gerd Kreytenberg
Nacque a Siena verso il 1275 da Gregorio detto Goro di Guccio Ciuti.
Il padre, originario di Firenze, insieme con Lapo e Donato, fu aiuto di Nicola Pisano per il pulpito [...] Siena, e che ora sono nel Museo dell'Opera del duomo, tre di esse, fra le quali un S. Bartolomeo, parlano l'inconfondibile linguaggio artistico di G., quello che si percepisce nell'Arca di s. Cerbone, e devono essere state eseguite negli anni 1315-20 ...
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CESI (Ceci), Bartolomeo
Giuseppe Scavizzi
Nacque a Bologna il 16 ag. 1556, come afferma il Malvasia e confermano i documenti, da un Nicola, di condizione agiata. Fu posto, grandicello (Malvasia), alla [...] Ardenti.
La tarda attività del C. continuò secondo le linee indicate, però giungendo a una specie di codificazione del linguaggio secondo una maniera sempre più austera, che dopo il 1600 circa lo pose ai margini dello sviluppo dell'arte bolognese ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...