COURTOIS, Jacques (in Italia Giacomo Cortese detto il Borgognone)
Simonetta Prosperi Valentini Rodinò
Nato a Saint-Hippolyte in Borgogna il 12 febbr. 1621 da Jean-Pierre, fu detto anche Giacomo Borgognone [...] , battaglie e scene di genere.
Tutte queste esperienze giovanili, fuse e assimilate dal C., contribuiscono a creare un linguaggio personalissimo e nuovo, vagamente nordico, nella pittura italiana del Seicento, misto di realismo e di fervore romantico ...
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DEPERO, Fortunato
Simonetta Nicolini
Figlio di Lorenzo e di Virginia Turri, nacque a Fondo (Trento) il 30 marzo 1892. Trasferitosi a Rovereto con la famiglia, frequentò la scuola reale elisabettina [...] futuristi, alla manifestazione interventista in piazza Venezia a Roma.
In questo stesso periodo il D. forgiò un "linguaggio poetico di comprensione universale, per il quale non sono necessari traduttori", L'onomalingua, composta di suoni onomatopeici ...
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FONTANA, Luigi
Caterina Bon
Figlio di Tommaso e di Teresa Barbarossa, nacque a Monte San Pietrangeli (Ascoli Piceno) il 29 marzo 1827. Nel 1838 iniziò la sua formazione artistica nel liceo di Macerata [...] modello raffaellesco, anche alla pittura veneta del Cinquecento e soprattutto a quella del Seicento romano. Ne risultava un linguaggio "a la manière de" rassicurante per la sua esplicita ripresa da modelli illustri, facilmente adattabile alle più ...
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FIGINI, Luigi
Maristella Casciato
Nacque a Milano il 27 genn. 1903 da Alessandro, che si occupava di contabilità e amministrazione, e da Pia Jardini che favorì i suoi interessi per la pittura e la musica [...] presentata alla V Triennale del 1933, il periodo di formazione poteva dirsi concluso; il progetto parlava un linguaggio personale molto significativo in cui affiorava una componente "mediterranea", che prefigurava un modo di abitare più vicino ...
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LUTI, Benedetto
Alessandro Serafini
Figlio di un artigiano fiorentino di nome Iacopo (Pascoli, p. 228), nacque a Firenze il 17 nov. 1666. Secondo Hugford (p. 61), il L. apprese l'arte del disegno e [...] in un altro ambiente, da Giuseppe Chiari.
In quest'ariosa composizione il L. mette definitivamente a punto il suo linguaggio decorativo e celebrativo, sempre più orientato ad alleggerire i macchinosi impianti barocchi e a privilegiare di contro spazi ...
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GUZZI, Virgilio
Flavia Matitti
Nacque a Molfetta il 23 dic. 1902 da Domenico, farmacista, e da Evelina Pedullà. Nel 1910, dopo alcuni anni trascorsi a Napoli, si stabilì con la famiglia a Roma. Fin [...] rapida evoluzione da un iniziale approccio atmosferico, sensibile al dato luministico postimpressionista di matrice spadiniana, a un linguaggio sintetico che porta all'adesione del pittore a soluzioni novecentesche.
Lo stesso anno uscì presso la casa ...
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PACINO di Buonaguida
Francesca Pasut
PACINO di Bonaguida. – Ignoti sono il luogo (probabilmente Firenze) e le date di nascita e di morte di questo artista, figlio di Bonaguida, attivo come pittore [...] da accaparrare nel panorama fortemente rinnovato della pittura fiorentina del secondo quarto del Trecento, risultando il suo linguaggio progressivamente fuori moda.
Nulla di certo si conosce sul training artistico di Pacino: noto come pittore nel ...
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BECATTI, Giovanni
Nicola Parise
Nato a Siena il 5 dic. 1912 da Geremia e da Emma Buzzagli, compì gli studi classici presso il liceo-ginnasio "F. Guicciardini". Incoraggiato da R. Bianchi Bandinelli, [...] sezione archeologica dell'Enciclopedia Italiana per curarne l'aggiornamento. Nello stesso anno pubblicò a Firenze una ricerca sul linguaggio figurativo del pittore di Meidias: un manierista antico. Allo studio dell'arte e della personalità di Fidia ...
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DONI, Adone (Dono)
Maria Cecilia Mazzi
Figlio di Lorenzo, nacque ad Assisi intorno al 1500 (Cristofani, 1866, p. 82). Nell'agosto 1527 è citato come testimone in un atto pubblico (Pittura in Umbria..., [...] di s. Francesco, databili al 1565 e al 1566 (Todini-Zanardi, 1980). Tali opere si esprimono in un linguaggio costruito da elementi della cultura toscana e romana del primo Cinquecento ed organizzato secondo uno schema arcaizzante e tradizionalista ...
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CIARPI, Lorenzo Bartolomeo (Baccio)
Simonetta Prosperi Valenti Rodinò
Nacque a Barga (Lucca), e non a Firenze come afferma il suo biografo Passeri, il 13 sett. 1574 (e non 1578 come noto sinora), secondo [...] a stimare l'opera.
Al 1614 data una delle realizzazioni più interessanti dell'artista, dove il più convenzionale linguaggio narrativo toscano in chiave riformata si fonde con le più moderne acquisizioni pittoriche luministiche: la serie di sette ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...