GIOVANNI AGOSTINO da Lodi (Pseudo Boccaccino)
Lucia Simonetto
Non si conoscono gli estremi biografici di questo pittore originario di Lodi, "filius quondam domini Antonii" (Shell, 1994); ma a giudicare [...] , era in contatto con gli ambienti artistici di Milano. È questa, forse, la ragione che sta all'origine del suo linguaggio così singolare ed eterodosso. Solo in questo modo è possibile spiegare un'opera piuttosto eccentrica nel suo catalogo, come la ...
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CERRINI, Gian Domenico, detto il Cavalier Perugino (o Giovan Domenico Perugino)
Francesco F. Mancini
Nato a Perugia il 24 ott. 1609 da Francesco di Giovan Battista e "Orsolina sua consorte", fu battezzato, [...] al nostro artista sia sulla base di un documento (Borea, p. 21), sia per lo stile del tutto proprio al linguaggio pittorico del C. (Borea); la Portatrice di uova della Galleria Corsini, antica ma accettabile attribuzione (Medici, 1880) confermata dal ...
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GREGORINI, Domenico (Domenico Paolo)
Claudio Varagnoli
Nacque a Roma il 21 ag. 1692 da Ludovico, architetto, e da Antonia Ficadenti, nella parrocchia di S. Giovanni dei Fiorentini (Varagnoli, 1988, cui [...] indetto dall'Accademia di S. Luca con un "Tabernacolo per altare maggiore" che rivela una matura conoscenza del linguaggio tardo barocco, filtrato attraverso le contemporanee esperienze di Juvarra (altare per il santuario di Caravaggio, 1712). Nel ...
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GHERARDI, Antonio
Ivana Corsetti
Nacque a Rieti il 20 sett. 1638 da Stefano Tatoti, calzolaio, e Giulia Poggi (Sacchetti Sassetti, p. 27 n. 13); ma dal 1660 adottò, per ragioni che restano sconosciute, [...] tre dei cartoni per la celebre serie di arazzi con Storie della vita di Urbano VIII tessuti dall'arazzeria Barberini.
Il linguaggio figurativo dei cartoni (Urbano VIII si addottora a Pisa, Urbano VIII si reca a Perugia per porre riparo ai danni dell ...
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MAGANZA, Alessandro
Alessandro Serafini
Figlio del poeta e pittore Giovanni Battista e, probabilmente, di Thia Dal Bianco, nacque a Vicenza nel quartiere di S. Pietro prima del 1556. Avviato dal padre [...] e Anselmo Canera, morirono infatti tutti tra l'ottavo e il nono decennio del secolo), sia nell'adozione di un linguaggio pittorico chiaro, facilmente comprensibile, del tutto in linea con le due funzioni che il concilio di Trento aveva affidato alla ...
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MAGINI, Carlo
Luca Bortolotti
Nacque a Fano il 16 sett. 1720, figlio di Francesco, orefice, e di Elisabetta Ceccarini, sorella di Sebastiano, pittore fanese di buone qualità e di un certo successo soprattutto [...] di Ceccarini al notaio della Curia. A Roma, inevitabilmente, il M. ebbe l'occasione di rifinire in senso classicista il proprio linguaggio pittorico.
Della presenza del M. a Roma non si sa molto, ma recentemente (Battistini, in C. M., 1990, pp. 33 ...
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GANO da Siena
G. Bardotti Biasion
(o di Fazio)
Scultore senese di cui si hanno notizie documentarie dal 1302 al 1317. La biografia di G. è stata ricostruita da Bacci (1944), che ne identificò il patronimico [...] del trapano che crea effetti di chiaroscuro, sono i caratteri della più alta prova dello scultore. Rimane comunque un linguaggio chiaro, pulito, dove la volumetria del corpo è sottolineata dai panneggi e non è mai annullata da essi. I bassorilievi ...
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BELLANO (Vellano), Bartolomeo
Francesco Cessi
Figlio di Giovanni Bellano (il cognome del B. non deriva quindi da un toponimo) e di una Anna, nacque a Padova probabilmente poco prima del 1435.
La patavinità [...] anche dalla presenza di quell'Egidio da Wiener Neustadt che a Padova veniva straordinariamente addolcendo il suo severo linguaggio. L'avvio all'arte, e alla scultura in particolare, dovette essere una conseguenza della paterna attività, l'oreficeria ...
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LAMA (della Lama), Giovan Bernardo
Valentina Sapienza
Nacque a Napoli in una data imprecisata, comunque collocabile nel primo trentennio del secolo XVI, da Matteo, o Maczeo, pittore documentato nella [...] viva, erano giunti a Napoli Giorgio Vasari, Raffaellino del Colle e Francesco Roviale, e con loro il nuovo linguaggio che aveva già conquistato Roma. E furono proprio Vasari e i modi tosco-romani, opportunamente filtrati dall'espressionismo lacrimoso ...
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PICCHI, Giorgio
Stefano De Mieri
PICCHI, Giorgio. – Nacque a Casteldurante (Urbania) intorno al 1555 (Moretti, 2005, p. 198) dal maiolicaro Angelo di Giorgio e da Giacoma Venanzi. Fece le prime esperienze [...] l’altare maggiore di S. Sebastiano a Mercatello sul Metauro, anch’essa pregna di cultura romana e con chiari agganci al linguaggio della sua maggiore impresa, vale a dire le quattro tele con le Storie di s. Marino nell’abside della chiesa lateranense ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...