Architetto (Milano 1584 - ivi 1658), esponente di spicco di una famiglia di ingegneri e architetti milanesi attivi dalla fine del sec. 16º a tutto il 18º. Capomastro del duomo di Milano dal 1605, realizzò [...] civili e religiosi in città e nella provincia lombarda, nell'espletamento dei quali riuscì a innovare profondamente il linguaggio dell'architettura lombarda del primo Seicento. La chiesa di S. Giuseppe (1607-30), ispirata al S. Alessandro di ...
Leggi Tutto
di Andrea Branzi
Con il termine design si indica l'attività di progettazione di oggetti, prodotti o strumenti, domestici o di lavoro, che possono essere realizzati in maniera artigianale o industriale, [...] tutti i processi di industrializzazione sarebbero stati portatori naturali di un crescente livello di razionalizzazione della società, dei suoi linguaggi, dei suoi consumi, e anche della sua politica. I maggiori teorici dell'epoca, da L. Mumford a N ...
Leggi Tutto
VENTURI, Robert
Gianni Celestini
Architetto statunitense, nato a Filadelfia il 25 giugno 1925. Si laureò in architettura alla Princeton University nel 1947, vincendo in seguito (1954-56) il Rome Prize [...] ricerca di una nuova definizione dell'architettura attraverso concetti quali storia (intesa come totalità dell'esperienza storica), linguaggio e forma (intesi come mezzi comunicativi), simbolismo e dialettica tra arte colta e popolare (è stato molto ...
Leggi Tutto
Tra immaginarioe descrizione anatomica
Riccardo de Sanctis
Su una parete di roccia della grotta di Gargas, in Francia, è tracciato il profilo di una mano, e il disegno in ocra rossa si ripete centinaia [...] del visibile e dell'invisibile, necessario a ogni sapere concreto, ha cambiato struttura e ha fatto apparire sotto lo sguardo e nel linguaggio ciò che era al di qua e al di là del loro dominio" (Foucault 1963, trad. it., p. 108). La medicina cambia ...
Leggi Tutto
ASSISI
A. Tomei
(lat. Asisium)
Città dell'Italia centrale situata sulle propaggini occidentali del monte Subasio, in posizione dominante, all'ingresso della valle umbra. Insediamento di origine preromana, [...] scene. È in ogni caso indiscutibile la presenza in esso di una pluralità, oltre che di artisti, anche di linguaggi e culture figurative, legati tra loro in una complessità resa più grave dalla mancanza di una qualsivoglia evidenza documentaria coeva ...
Leggi Tutto
TOLEMEI (Πτολεμάιοι, Πτολομάιοι, Ptolomaei)
N. Bonacasa
La dinastia dei T., o Lagidi fu fondata da Tolemeo, detto poi I Sotere, figlio di Lagos, che si proclamò re nel 305 a. C. I suoi discendenti governarono, [...] di T. I, T. III, T. IV e di T. VI.
I ritratti muovono, in genere, agli inizî del III sec. a. C., da un linguaggio formale semplice e possente con una profonda ricerca di contenuto interiore (T. I di Copenaghen [v. anche Vol. I, fig. 325] e del Louvre ...
Leggi Tutto
DE MARIA, Mario (Marius Pietor)
Nicoletta Cardano
Nacque a Bologna il 9 sett. 1852 da Fabio, medico e collezionista d'arte, e da Caterina Pesci.
La sua famiglia era agiata e vantava una tradizione artistica [...] . Il D. si mostrava insoddisfatto dell'ambiente accademico bolognese, sostanzialmente chiuso a radicali rinnovamenti del linguaggio figurativo, ed era particolarmente sordo agli insegnamenti del suo maestro. Di fondamentale importanza per la sua ...
Leggi Tutto
AVANZI, Jacopo
F. Flores d'Arcais
Pittore bolognese del sec. 14° il cui nome e la cui origine sono noti dalla Crocifissione, firmata "Jacobus de Avanciis de Bononia", conservata presso la Gall. Colonna [...] e l'Incoronazione, le Storie dei ss. Giorgio (a sinistra), Caterina e Lucia (a destra). La notevole differenza di linguaggio che si osserva nella prima cappella tra le sei lunette e il resto della decorazione, nonché alcune differenze stilistiche ...
Leggi Tutto
GUIDACCIO (Antonio) da Imola
Anna Tambini
Non si conosce la data di nascita di questo pittore, originario di Imola, figlio di un Giovanni Checchi.
La data di nascita, benché non documentata, potrebbe [...] diocesano) e la Madonna col Bambino (ibid., già nella chiesa di Monte del Re), che ha evidenti analogie con il linguaggio di G. nella matrice padovana dello schema compositivo. Gli è stato inoltre riferito (Tumidei) un affresco frammentario con l ...
Leggi Tutto
Andrea di Jacopo d'Ognabene
L. Gai
Orafo pistoiese, noto dal 1284 e operoso fino al 1320 circa. Già maggiorenne nel 1284 (Gai, 1984, p. 57), nel 1287 doveva essere pagato per un calice da lui "rifatto", [...] al solo sbalzo e dall'assenza di smalti, sono tutte ubicate nella diocesi lucchese e mostrano un rapido evolversi del linguaggio gotico verso forme sempre più corsive, dove l'ispirazione cede il posto al mestiere, pur sempre sicuro. Inizia la serie ...
Leggi Tutto
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...