BARGELLINI, Giulio
Renata Battaglini Di Stasio
Nato da famiglia contadina a Firenze il 14 febbr. 1875, vi frequentò l'Istituto di Belle Arti, sotto la guida, tra gli altri, di A. Burchi, e in particolare [...] Michetti, con M. Piacentini e altri esponenti dell'ambiente artistico romano furono determinanti per la formazione del linguaggio del B., il quale tentò di fondere la purezza lineare degli antichi maestri fiorentini, assimilati negli studi accademici ...
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Stato federale indipendente nell’ambito del Commonwealth britannico (dal 1901; capo dello Stato è il sovrano del Regno Unito). Il territorio coincide con l’omonimo continente (➔ Australia), includendo [...] a una rinnovata visionarietà romantica o a una metafisica modernista, dall’altro a un’estetica postmoderna dove convivono più linguaggi, da quello dell’oralità a quello dei media e dell’immagine. Tra le figure più autorevoli di una prima stagione ...
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Durham, Jimmie. - Artista, saggista e poeta statunitense di origini Cherokee (Houston 1940 - Berlino 2021). Dopo gli studi di scultura e performance alla École supérieure des beaux-arts di Ginevra, dagli [...] naturali quali pietra, legno, osso, e vetro -, a richiamare le forme prototipiche dell’arte nativa declinate in un linguaggio fluido e metaforico che supera il confine della razionalità per accedere ai campi dell’immaginazione e dell’empatia ...
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Pittore, nato nel 1677 probabilmente a Venezia (secondo altri a Sebenico o a Ragusa), da genitori dalmati, morto l'8 luglio 1753 a Gorizia. Scarse e frammentarie per ora sono le notizie attorno alla vita [...] il Beato Pietro Gambacorti a S. Sebastiano di Venezia (1725-28) il B. sembra placare il suo stile con ricordi quasi di linguaggio crespiano, in opere come il Sacrificio di Polissena del Museo di Bruxelles, già attribuito a S. Ricci e al Tiepolo, la ...
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. Forma di arte contemporanea d'avanguardia che usa il corpo sia come oggetto su cui compiere operazioni sia come soggetto che agisce in uno spazio circoscritto e provoca eventi.
Questo tipo di arte, detta [...] quali odio, amore, aggressività, distruzione, sesso ed erotismo che le altre forme di comunicazione o di linguaggio nascondono o reprimono. Mediante queste azioni liberatorie confessano la propria tensione dell'esistere, l'angoscia di essere ...
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WOGENSCKY, André
Pia Pascalino
Architetto urbanista, nato a Remiremont, in Francia, il 3 giugno 1916. Architetto capo des bâtiments civils e palais nationaux a Parigi, W. fa parte di quel professionismo [...] la sua formazione, e anche nell'attività del proprio studio professionale egli ripropone gl'insegnamenti e il linguaggio lecorbusieriani, profondamente acquisiti e reinterpretati. Tra le principali realizzazioni di W. sono da ricordare: la casa della ...
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Le culture non occidentali
Marco Bussagli
Premessa
Qualsiasi riflessione sul corpo umano nell'arte non potrebbe in alcun modo considerarsi completa se non si estendesse lo sguardo anche alle civiltà [...] prime e migliori fra le modulazioni del femminino operate dal Creatore" (Meghaduta, II, 2, in Bussagli 1972, p. 45).
Il linguaggio del corpo e le divinità a più braccia
L'accostamento fra la poetica descrizione di Kalidasa appena citata e la Yakshi ...
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GHERARDI, Cristofano, detto il Doceno
Monica Grasso
Nacque a Borgo Sansepolcro nel novembre del 1508 da Guido di Francesco, a detta di Giorgio Vasari (pp. 214, 243) di famiglia nobile e agiata.
Fonte [...] Cristo in gloria per il duomo di Città di Castello. Se l'alunnato presso Raffaellino condizionò visibilmente il suo linguaggio pittorico, l'incontro con il Rosso non sembra aver lasciato tracce profonde. Nella stessa occasione incontrò per la prima ...
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FONTANA, Lavinia
Vera Fortunati
Figlia di Prospero e di Antonia de' Bonardis, nacque a Bologna e fu battezzata il 24 ag. 1552 nella chiesa metropolitana di S. Pietro. Nella bottega del padre, dal quale [...] firmato e datato 1576.
Nella tavoletta, destinata ad una committenza privata, la F. rielaborò con originalità il linguaggio del padre e seppe trovare un equilibrio tra il misticismo tardomichelangiolesco di Taddeo Zuccari, la grazia di Correggio nel ...
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PIETRO di Domenico
Gabriele Fattorini
PIETRO di Domenico (Pietro di Domenico di Pietro da Siena). – Nacque probabilmente a Siena nel 1457: dovrebbe infatti identificarsi con il «Pietro Anbruogio di [...] diocesi di Grosseto (Guiducci, 1996, p. 136, sch. 11). Nell’ambito di una simile evoluzione Pietro sviluppò un linguaggio del tutto personale, ponendosi in parallelo al coetaneo Pietro Orioli (cui spetta la deliziosa Madonna col Bambino ex collezione ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...