PAOLOZZI, Eduardo
Alexandra Andresen
Scultore inglese, nato a Leith il 7 marzo 1924, da genitori italiani. Compiuti gli studi presso l'Edinburgh College of Art, frequentò a Londra la Slade School of [...] . Tornato in Inghilterra, dal 1949 P. fu tra i protagonisti della nuova generazione di scultori il cui linguaggio espressivo era volto alla sperimentazione e alla scoperta di valori inerenti i materiali stessi e rifletteva, sostanzialmente, uno ...
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RUGGERI, Quirino
Virgilio Guzzi
Scultore, nato ad Albacina (Ancona) nel 1883. Si dedicò alla scultura verso i quarant'anni. Ha preso parte alle più importanti esposizioni italiane; alla II Quadriennale [...] elementari della costiuzione, sfocia in accenti di vera semplicità e gravità. Ma negli ultimi tempi l'artista è venuto risalendo a un linguaggio di tono naturalistico, ì cui moduli ideali si potrebbero rinvenire nella ritrattistica imperiale romana ...
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LOMBARDO, Tullio
Matteo Ceriana
Nacque probabilmente alla metà del XV secolo, in luogo ignoto, figlio di Pietro e fratello di Antonio, scultore e architetto attivo dall'ottavo decennio del Quattrocento.
Un [...] , suo committente rodigino, il L. introduceva il topico paragone tra pittura e scultura con un'indubbia proprietà di linguaggio.
Lo stile del tondo di S. Giobbe, evidentemente già in possesso di una sua riconoscibilità, non si lascia rintracciare ...
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GUIDETTO
V. Ascani
Architetto e scultore attivo in Toscana tra la fine del sec. 12° e il primo ventennio del successivo, il cui nome è legato alla ricostruzione della facciata della cattedrale di S. [...] che pur riprendendo temi classicheggianti comuni a Lucca e all'opera di G. ne ampliano i motivi e ne monumentalizzano il linguaggio. Ancora, echi delle sculture di G. si ritrovano in costruzioni religiose della Toscana costiera e della Sardegna, a ...
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DORIGNY, Louis (Ludovico)
Francesca D'Arcais
Nacque dal pittore Michel e da Giovanna Angelica Vouet, figlia di Simon Vouet, a Parigi il 14 giugno 1654; fu fratello del pittore Nicolas. La sua prima educazione [...] di S. Silvestro (1681), ammirata per lo stile, la maestria e per la sua macchinosità (Zanetti, 1771). Non conosciamo il linguaggio del D. in questo torno di anni, ma certo il suo decorativismo doveva avere molti ricordi del barocco romano, anche se ...
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Il corpo come oggetto artistico: la Body art
Teresa Macrì
La tematica della corporeità, grazie a un inusuale utilizzo del corpo, è strettamente legata agli avvenimenti storici della fine degli anni [...] corps, Catalogo della mostra, Marseille, MAC, 1996.
La Body art, a cura di G. Dorfles, Milano, Fabbri, 1975.
Il corpo come linguaggio. La body art e altre storie simili, a cura di L. Vergine, Milano, G. Prearo, 1974.
j. deitch, Post-human, Catalogo ...
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FIOCCHI, Giacomo (detto Mino)
Simona Pierini
Nacque a Lecco il 28 sett. 1893 da Giulio e Giuseppina Cantù, quinto di otto fratelli di una famiglia di industriali, produttori di munizioni militari. Frequentò [...] giovani studenti, formato da G. De Finetti, E. Lancia, G. Muzio, G. Ponti e dal F., sviluppò un rigoroso linguaggio architettonico, basato sui principi d'ordine e semplicità dell'architettura classica visti con lo sguardo metafisico del primo moderno ...
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BERARDI, Fabio
Alfredo Petrucci
Nato a Siena nel 1728, in ancor tenera età si trasferì a Venezia ed entrò nella calcografia di Giuseppe Wagner, per apprendervi l'arte, allora molto in voga e sicuramente [...] Wagner, il francese Ch.-Jos. Flipart, che era anch'egli amico ed ammiratore dell'Amigoni, sulla formazione del gusto e del linguaggio incisorio del Berardi.
I mezzi dei quali il B. è solito servirsi sono l'acquaforte e il bulino associati; lo schema ...
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GALLEANO, Francesco
Daniele Sanguineti
Figlio di Giuseppe, nacque a Genova nel 1713. Compiuto probabilmente l'apprendistato presso la bottega del fratello maggiore Pietro, dove apprese l'arte dello [...] il Cristo Risorto, è possibile tuttavia porre forti dubbi su tale attribuzione: la Madonna del Carmine appare infatti caratterizzata da un linguaggio dissimile da quello del G. e vicino a quello di A.M. Maragliano, maestro a Genova di suo fratello ...
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BOVARA, Giuseppe
Lucia Vaccher
Figlio di Giacomo, nacque a Lecco, da insigne e ricca famiglia, il 12 giugno 1781. Poco si sa della sua giovinezza, salvo che entrò molto presto in amicizia con Alessandro [...] culturali di ogni genere. Come architetto, fu uno degli ultimi epigoni del neoclassicismo: curava scrupolosamente il suo linguaggio stilistico fin nei minimi particolari poiché suo ideale era la classicità pura; aborriva da tutto ciò che non ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...