NICCOLÒ di Giacomo (o da Bologna)
L. Morozzi
Miniatore attivo a Bologna, figlio di Giacomo di Nascimbene, documentato dal 1353 al 1401, nato probabilmente intorno al 1325 e morto prima del 1404. La più [...] , in direzione neogiottesca, che attesta la vivace partecipazione dell'artista al dibattito figurativo bolognese teso a recuperare il linguaggio più antico di Giotto. Rispetto alle opere della fase giovanile, l'impaginazione delle scene è più ampia e ...
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DIOTALLEVI, Irenio
Maristella Casciato
Nacque a Voltri Ligure (prov. di Genova) il 10 genn. 1909 da Ariosto, ingegnere navale impiegato presso i Cantieri liguri, e da Irene Ventura. Studiò ingegneria [...] progetto di un grande albergo) lo convinsero che fra loro esisteva una aperta affinità. La linearità e la sobrietà di linguaggio presenti nel progetto del D. avevano le loro radici nel razionalismo di matrice tedesca ed erano in sintonia con le prove ...
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PENELOPE, Pittore di
E. Paribeni
Ceramografo attico, attivo immediatamente dopo la metà del V sec. a. C.
È considerato un continuatore della corrente rappresentata dal Pittore Lewis, di cui riprende [...] che può considerarsi il carattere fondamentale del maestro. Scene di genere e figurazioni mitologiche vengono rese con lo stesso linguaggio elevato e sonoro, si potrebbe dire da alto rilievo: e ugualmente la dignità e l'altezza morale del suo ...
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Pseudonimo dell’artista argentino Franco Fasoli (n. Buenos Aires 1981). Appartenente alla prima generazione di artisti argentini ad attuare il passaggio dal writing alla street art, fa oggi parte della [...] coinvolge a partire dalla metà degli anni Novanta sui muri delle strade di Buenos Aires. Fondamentale per l’evoluzione dal linguaggio della lettera a quello della forma figurata è un viaggio a Barcellona nel 2004, allora capitale europea di un arte ...
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Scultore (primi decenni del sec. 12º). Scultore attivo in Italia settentrionale, W. è documentato da una delle prime firme della storia della scultura occidentale, incisa in lettere capitali nella lastra [...] pure un rinnovato interesse per l'arte tardo antica e si configurano come una delle prime espressioni autonome del linguaggio romanico. Alcuni capitelli della loggia (sirena bicaudata, ariete), i primi quattro capitelli del fianco nord, i rilievi del ...
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Fotografo belga (n. Courtrai 1958). Si è formato alla Académie royale des beaux-arts de Gand, dove ha poi insegnato (1982-89). Fotografo indipendente dal 1982, è membro dell'agenzia Magnum dal 1994. Interessato [...] ). Dopo circa due anni di lavoro nei paesi dell'Europa orientale ha pubblicato East of Eden (1996). Influenzato dal linguaggio televisivo, ha abbandonato la fotografia in bianco e nero per sperimentare pannelli a colori di grandi dimensioni su cui ha ...
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MARINI, Marino
Emilio Villa
Scultore e disegnatore, nato a Pistoia nel 1901. Studiò a Firenze con D. Trentacoste, visse qualche anno a Parigi e ad Atene. Ha vinto il Gran premio per la scultura alla [...] . Tutti i moduli sintattici di impianto e di struttura plastica, i mezzi di caratterizzazione realistica, collaborano, nel linguaggio del M., a creare figure di una ieratica e scabra solennità, di una naturalezza idealizzata, di elementare fisicità ...
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GIAMBERTI, Francesco, detto Francesco da Sangallo o Il Margotta
Sandro Bellesi
Figlio dello scultore e architetto Giuliano e di Bartolomea Picconi, nacque a Firenze il 1° marzo 1494 nella dimora di [...] marmoreo del Laocoonte. La lunga frequentazione di Michelangelo, attivo a Roma nello stesso periodo, dovette segnare marcatamente il linguaggio del G., come attesta l'analisi stilistica delle sue prime opere. Utile ai fini dell'istruzione del giovane ...
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MAGNASCO, Alessandro
Fausta Franchini Guelfi
Nacque a Genova il 4 febbr. 1667 da Livia Caterina Musso e dal pittore Stefano, allievo di Valerio Castello, e fu battezzato nella chiesa parrocchiale di [...] , fig. 151) dell'Adorazione dei pastori del Grechetto nella chiesa genovese di S. Luca. Le acquisizioni dal severo linguaggio della pittura lombarda e dalle stilizzate cifre grafiche delle incisioni di Jacques Callot, studiate e tradotte in pittura ...
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LOCATI, Sebastiano Giuseppe
Fabrizio Di Marco
Nacque a Milano il 20 genn. 1861 da Francesco e da Angela Fossati. Studiò all'Accademia di Brera con C. Boito e C. Formenti, conseguendo la licenza del [...] per Felice Villa (1901), dove il L., facendo uso di specchiature a mosaici policromi, sembra aderire cautamente al linguaggio modernista.
Fu attivo anche a Pesaro, dove progettò l'auditorium C. Pedrotti, ultimato nel 1892 (Teatri delle terre ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...