FROEHNER, Pittore di
E. Paribeni
Ceramografo attico, operante entro il 470-460 a. C. La sua è una personalità per così dire episodica, che compare a lato del Pittore di Altamura. Gli vengono assegnati [...] due grandi crateri, di cui uno appunto nella Collezione Froehner; in esso il solenne grandioso linguaggio del Pittore di Altamura appare sminuito in un decorativismo superficiale e manierato.
Bibl.: J. D. Beazley, Rotfig., p. 417; id., Attic Vase ...
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Pittore (Passignano, Tavarnelle Val di Pesa, 1559 - Firenze 1638). Deve la sua formazione a F. Zuccari, col quale lavorò a Firenze (1575-79) e a Roma (1579-81) e che seguì anche a Venezia (1582-89). Attivo, [...] oltre che a Firenze, a Lucca, Livorno e Roma (1602-16), elaborò un linguaggio pittorico di grande semplicità e chiarezza narrativa, che fonde colore veneto e disegno toscano e accoglie a volte suggestioni caravaggesche. Tra le sue opere: affreschi ...
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Pittore statunitense (Philadelphia 1894 - New York 1964). Nel 1910 cominciò a studiare pittura con R. Henri, guida e portavoce dei nuovi realisti. Ma nel 1913, l'Armory Show e poi le mostre di Picasso, [...] Braque, Brâncuşi, tenute alla galleria 291 di A. Stieglitz, furono decisive per la scelta di un linguaggio che, innestando le espressioni dell'avanguardia europea in un mondo di immagini e di ritmi tipicamente americani, risulta altamente originale ...
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Letteratura e arti visive
Giorgio Patrizi
Se il Novecento può dirsi il secolo delle avanguardie - nel senso che da esse derivano le sue espressioni meglio caratterizzanti il percorso della modernità [...] il 'trionfo del significante' o la 'riduzione dell'io', o all'idea dell'elaborazione di un testo attraverso la manipolazione di linguaggi esistenti - nel lavoro di artisti e scrittori, da E. Baj a E. Sanguineti, da G. Pomodoro a N. Balestrini, da G ...
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Plessi, Fabrizio
Alexandra Andresen
Artista, nato a Reggio Emilia il 3 aprile 1940. Dopo aver studiato all'Accademia di belle arti di Venezia con G. Santomaso, ha focalizzato la sua ricerca sui rapporti [...] tra arte e tecnologia, trovando nell'installazione, nella performance, nel film e nel videotape il linguaggio epressivo più congeniale. Le sue opere sono state ospitate nelle più importanti rassegne di arte contemporanea, dalle diverse edizioni della ...
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Architetto britannico (Londra 1930 - ivi 1994). Formatosi a Londra al dipartimento di architettura della Brixton school of building (1956), fu tra i fondatori del gruppo Archigram (1960). Gli enunciati [...] teoriche di H., in accordo con quelle effimere e fantascientifiche del suo gruppo, diedero vita a un nuovo linguaggio in cui si fondevano architettura, tecnologia e arti visive. Divulgò le sue idee attraverso scritti, progetti ed esposizioni ...
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Fotografo statunitense (n. New York 1950). Geologo, ha iniziato la sua carriera fotografica in Sudafrica, esplorandone con taglio documentaristico i paesaggi naturali e umani in rigorose immagini in bianco [...] 1986), per indagare successivamente la psiche umana e i suoi disagi (Platteland, 1994), fino ad approdare a un originalissimo linguaggio comunicativo dove il confine tra realtà e visione si annebbia (Outland, 2001; Shadow chamber, 2005). Autore tra i ...
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Pittore e incisore (New York 1926 - Roma 1982). Figlio di emigrati siciliani, tornò in Italia nel 1932. Fu attivo come restauratore, specialmente di affreschi e lavorò con F. Casorati a Torino. Dopo un [...] soggiorno a New York (1945-50) si è dedicato all'acquaforte a colori, sviluppando con notevole inventiva tecnica un linguaggio segnico ("astrattosfero") il cui elemento base è un motivo sferoidale ripetuto e variato all'infinito. È autore anche del ...
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Architetto russo (n. 1883 - m. 1945). Esponente dell'avanguardia russa, dal 1918 partecipò alla pianificazione urbanistica di Mosca svolgendo nel contempo una intensa attività didattica. Membro della SASS [...] ), si orientò inizialmente nell'ambito delle soluzioni razionaliste per poi volgersi, dopo il 1935, al recupero di un linguaggio classico e accademico. Tra le sue opere: centro commerciale a Mosca (1926); palazzo dell'Educazione a Leningrado (1928 ...
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Architetto, nato a Mendrisio (Canton Ticino) il 1° aprile 1943; laureatosi a Venezia nel 1969, dal 1976 è professore alla Ecole Polytechnique di Losanna.
Nella sua attività professionale il tema più frequentemente [...] realizzato è la casa unifamiliare, dove emergono tutti gli elementi caratteristici del suo linguaggio architettonico. Queste piccole case sorgono numerose nel paesaggio svizzero con cui si rapportano come punti di contrasto (casa a Riva San Vitale ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...