Demagogia
Luciano Canfora e Giorgio Fedel
Nel mondo antico e moderno
di Luciano Canfora
Nel mondo antico e moderno Invano si cercherebbe una chiara e univoca indicazione del significato negativo del [...] , anche se si avvicendano oratori diversi, la struttura uno/molti non muta, si reitera soltanto.
2. La funzione motivante del linguaggio.
Nell'assemblea vi è chi parla e chi ascolta, ma il parlare implicato non è il normale parlare spontaneo: le ...
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Virtuale, estetica del
Daniela Angelucci
Il termine
L'aggettivo virtuale, dal latino medievale della scolastica virtualis, derivato a sua volta da virtus, ovvero facoltà, potenza, si presenta generalmente [...] " (p. 233). Anche P. Lévy (Le virtuel, 1995), risalendo alle radici etimologiche di un termine in primo luogo utilizzato nel linguaggio filosofico, si propone di cogliere i tratti ontologici del virtuale, di cui rivendica la realtà in analogia con il ...
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Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento.
Definizioni
La [...] dell’ermeneutica gadameriana. Il fatto che l’ermeneutica consideri la conoscenza come una questione di interpretazione mediata dal linguaggio e dalla tradizione a cui l’interprete stesso appartiene, e che, in tale prospettiva, la stessa verità non ...
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Filosofia e semiotica
di Stefano Gensini
La nozione di comunicazione (dal lat. tardo e medievale communicatio, l'atto di mettere in comune con altri, di trasmettere a) ha un'ampia nel dibattito filosofico-linguistico [...] codice e più o meno completa condivisione del contesto. A tale schema ideale Jakobson associa la teoria delle 'funzioni' del linguaggio, basata sull'idea che in ogni evento comunicativo, pur essendo compresenti i sei partner, uno di questi di volta ...
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elite
élite
Gruppo di persone che esercita influenza, autorità o potere. Il termine è ampiamente utilizzato nel linguaggio comune per indicare minoranze particolarmente qualificate o esercitanti una [...] rilevante influenza sociale e politica. Nelle scienze politiche e sociali contemporanee alla nozione di é. si lega una specifica teoria che ha avuto sino a oggi una notevole fortuna. La teoria delle é. ...
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crittografo
crittògrafo (o criptògrafo) [Comp. di critto- (o cripto-) e -grafo] [INF] Macchina per tradurre un testo dal linguaggio chiaro a quello cifrato e viceversa. ...
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Lingua del film
Sergio Raffaelli
La parola, classificata in ambito teorico fra gli elementi non essenziali del linguaggio cinematografico, risulta di fatto una componente quasi immancabile dei film [...] d'ogni tempo e d'ogni Paese. Unendosi alle immagini, normalmente sotto forma scritta nel periodo muto e parlata in quello sonoro, ha dotato il cinema di un patrimonio verbale in continua crescita, che ...
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Arte che consiste nell’ideare e nel produrre successioni strutturate di suoni. In quanto attività sociale, la m. appartiene a tutte le epoche e a tutte le culture, mutando il proprio significato e la propria [...] successive soddisfazioni, in un meccanismo sintattico di maggiore complessità compositiva. I continui rimandi di una risoluzione aprono il linguaggio a uno svolgimento continuo, sia nel senso di una forma aperta o additiva (come nel caso dello stile ...
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Convessità
Arrigo Cellina
La convessità è un concetto della matematica elementare; le parole concavo e convesso fanno parte del linguaggio quotidiano. Eppure questo semplice concetto, unito ad altre [...] con un procedimento di limite". Nell'articolo, gli autori mostrano l'applicabilità del loro procedimento facendo vedere che (espresso in linguaggio moderno) ogni sottoinsieme compatto e convesso delle sfere unitarie di C([0,1]) e di L2([0,1]) ha la ...
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fazióne Setta, parte politica. Per estensione, è riferito anche a lotte e polemiche in campo diverso dalla politica. Nel linguaggio del pensiero politico ha in genere un significato negativo, cioè di gruppo [...] caratterizzato da un eccessivo particolarismo, privo di qualsiasi senso dell'interesse generale e che si scontra in modo radicale (spesso violento) con altri gruppi. Di qui l'aggettivo fazioso ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...