de-
de- [Lat. de-] [LSF] Primo elemento di parole composte, nelle quali: (a) nel linguaggio corrente indica allontanamento o abbassamento o anche inversione di significato; (b) nel linguaggio chimico [...] indica la sottrazione, da molecole, di uno o più atomi o gruppi atomici (decarbossilazione, decalcificazione, ecc.). Davanti a vocale diventa talvolta des- ...
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FAMIGLIA
Marzio Barbagli e C. Massimo Bianca
Sociologia
di Marzio Barbagli
Introduzione
Nel linguaggio comune italiano, come del resto in quello inglese, famiglia è un sostantivo polisemico usato [...] che lega reciprocamente i suoi componenti e si traduce in diritti e obblighi di assistenza, di collaborazione, di mantenimento.
Nel linguaggio delle leggi e dei giuristi la famiglia è ormai intesa come famiglia nucleare. A essa si riferisce anche la ...
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trasformazionale
trasformazionale [agg. Der. di trasformazione] [FAF] [INF] Grammatica t. (o teoria t. del linguaggio): teoria e metodo, fondati dallo statunitense N. Chomsky (1957), che, partendo dal [...] presupposto che tutte le possibili realizzazioni di un qualsiasi linguaggio si svolgano da un ristretto numero di tipi sintagmatici fondamentali per successive trasformazioni, si propone il fine di individuare e studiare le regole alle quali ...
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tratta Denominazione abbreviata, e più comune nell’uso corrente, della cambiale-t. (➔ cambiale). Nel linguaggio giuridico e bancario, è detto trattario il soggetto designato a pagare nella cambiale tratta.
Per [...] la t. degli schiavi ➔ schiavitù ...
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nor-
nor- [Tratto da nor(male)] [LSF] Primo elemento di parole composte, spec. del linguaggio della fisica, nelle quali significa "normale". ◆ [CHF] Prefisso usato nella chimica organica: (a) per indicare [...] fra possibili composti isomeri, quello a catena normale, non ramificata; (b) per distinguere un composto da un altro che ne differisce per il numero dei gruppi metilenici =CH₂ ...
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Patria
Maurizio Viroli
Dall'inizio degli anni Novanta del 20° sec., la cultura e il linguaggio politici hanno riscoperto un concetto democratico di p. profondamente diverso dalle interpretazioni nazionalistiche [...] di pensiero che non conoscevano o non apprezzavano il linguaggio del patriottismo: le prime professavano l'internazionalismo, concezione del popolo inteso come un'unità prepolitica di linguaggio e di cultura. Questo tipo di patriottismo riconosce la ...
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forma
Giuseppe Di Giacomo
Come le opere d'arte si presentano
Il termine forma, che nel linguaggio quotidiano è presente in accezioni diverse, acquista nella riflessione filosofica una sorprendente ricchezza [...] , il suo essere cioè sempre 'in formazione'
La nozione di forma e i suoi usi nel linguaggio quotidiano
Forma è un termine che usiamo nel linguaggio quotidiano in molti modi diversi per indicare, in genere, l'aspetto esteriore di qualcosa: parliamo ...
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PROLOG
PROLOG 〈prològ〉 [ELT] [INF] Sigla di pro(gram-ma) log(ico) per indicare un linguaggio logico di programmazione in cui il programma è costituito da un insieme di asserzioni e di regole su un insieme [...] di oggetti e sulle relazioni che li legano, chiamato base di conoscenza: v. linguaggi di programmazione: III 428 e. ...
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Déjà-vu
Bruno Callieri
Con l'espressione francese déjà-vu, "già visto", si indica nel linguaggio psicologico una paramnesia, cioè un disturbo qualitativo della memoria per il quale si ha la sensazione [...] illusoria di aver già visto una certa immagine o addirittura di aver già vissuto una determinata situazione (déjà-vécu), anche se la circostanza può essere facilmente smentita per via razionale.
Il déjà-vu ...
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Filosofia e semiotica
di Stefano Gensini
La nozione di comunicazione (dal lat. tardo e medievale communicatio, l'atto di mettere in comune con altri, di trasmettere a) ha un'ampia nel dibattito filosofico-linguistico [...] codice e più o meno completa condivisione del contesto. A tale schema ideale Jakobson associa la teoria delle 'funzioni' del linguaggio, basata sull'idea che in ogni evento comunicativo, pur essendo compresenti i sei partner, uno di questi di volta ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...