BALBO, Prospero
Francesco Sirugo
Nato a Chieri il 2 luglio 1762 da Carlo Gaetano e da Paola Benso, all'età di tre anni, per la morte del padre, fu accolto in casa del conte G. B. Lorenzo Bogino, secondo [...] decisioni tutto fu lasciato di fatto al suo posto al punto che, secondo l'immagine di Giacomo Giovanetti, "il linguaggio stesso dei liberali era agghiacciato" (cit. in F. Patetta, La rivoluzione piemontese del 1821 giudicata da Giacomo Giovanetti, in ...
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DORIA, Andrea
Edoardo Grendi
Nacque a Oneglia il 30 nov. 1466. Il casato era illustre, ma distintamente feudale, di mediocrissima fortuna.
Il padre Ceva aveva sposato Caracosa dei Doria di Dolceacqua. [...] corte internazionale, espressioni del ruolo eccezionale del principe, signore di Genova e luogotenente di Carlo V. Il linguaggio pittorico e decorativo ne esprimeva il programma politico con la caratteristica enfasi retorica della celebrazione di un ...
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COLLOREDO, Ermes
Gino Benzoni
Ottavo dei nove figli d'Orazio di Curzio e di Lucia di Ermes di Porcia, nacque il 28 marzo 1622, nell'antico castello di Colloredo di Monte Albano (Udine).
Rimasto orfano, [...] , XII (1960), pp. 7-10; XIII (1961), pp. 8-11; G. Marchesini. Annali... di Sacile, Sacile 1957, p. 946; G. Francescato, Sul linguaggio... di C., in Ce fastu?, XXXIII-XXXV (1957-59), pp. 98-104; A. Fiorena Botta [R. Fioretti], La villa... di C., in ...
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FONSECA PIMENTEL, Eleonora de
Cinzia Cassani
Nacque a Roma il 13 genn. 1752 da Clemente e Caterina Lopez de Leon. Era dunque giovanissima quando, nel luglio del 1760, al tempo della massima tensione [...] ), pp. 103-111; P. Sgrilli, Codici linguistici e codici retorici: un caso esemplare di interferenza, in Retorica e scienza del linguaggio..., Roma 1979, pp. 235-258; G. Sorel, Lettere a B. Croce, Bari 1980, p. 43; D. Scafoglio, Lazzari e giacobini ...
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BARBERI (Barbieri, Barberio, de Barbera, Barberius), Giovanni Luca
Filippo Liotta
Procuratore fiscale e ufficiale della cancelleria o, come egli stesso si definisce, "Magister riotarium regie Cancillarie", [...] (nell'accezione di luogo principale, fondamentale), il Capibrevio - o secondo la corrispondente voce castigliana Cabreo,entrata nel linguaggio delle nostre fonti - si può definire il gran libro della feudalità sicìliana. Vi sono descritti, infatti ...
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ANILE, Antonino
Luigi Ambrosoli
Nacque a Pizzo di Calabria (Catanzaro) il 20 nov. 1869 da Leoluca e Amalia Tozzi. Seguì i corsi di medicina all'università di Napoli, dove si laureò nel 1894 e dove prese [...] , tenderà l'uomo. Se i motivi che ispirano la poesia dell'A. sono sempre elevati ed apprezzabili, e il suo linguaggio ha sempre dignità e nobiltà letteraria, non sempre, però, in essa è possibile rintracciare vera passione e calore; alcune zone ...
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PANSA, Muzio
Francesca Fausta Gallo
PANSA, Muzio. – Nacque a Penne, in Abruzzo, il 2 aprile 1565 da Alfonso, ricco mercante, e da Zenobia Sacca.
Iniziò i suoi studi presso il grammatico Cristiano Clodio [...] – Platone, Ermete Trimegisto e altri – finendo con il sottolineare l’influenza di entrambi i saperi nell’elaborazione del linguaggio e della scrittura.
Nel 1594 si trasferì come medico a Bucchianico, presso Chieti, e nello stesso anno sposò a ...
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DELLA VALLE, Battista (Giovanni Battista)
Maria Muccillo
Nacque a Venafro (Isernia), come si desume dalla dedica della sua opera a Enrico Pandone dove si definisce "humil servidor Battista della Vale [...] mezzi linguistici, nel pieno rispetto della verità e nella convinzione della loro grande utilità pratica. Scritta dunque con un linguaggio semplice e accessibile, l'opera dei D. mira ad interessare tanto il pubblico colto che quello, assai più vasto ...
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GRAMSCI, Antonio
Giuseppe Vacca
Nacque ad Ales, allora in provincia di Cagliari, il 22 genn. 1891, quarto di sette figli, da Francesco, impiegato nell'ufficio del Registro, e da Giuseppina Marcias, [...] un programma unico". Esso "ha fatto sì che un contadino di Puglia e un operaio del biellese parlassero" lo stesso linguaggio politico. Il socialismo, dunque, ha svolto anche il compito che nelle nazioni più progredite aveva svolto il liberalismo, e ...
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GIOBERTI, Vincenzo
Francesco Traniello
Nacque a Torino il 5 apr. 1801 da Giuseppe, impiegato, e da Marianna Capra. Un dissesto finanziario del padre, morto prematuramente, rese molto precarie le condizioni [...] risalire sia l'attivazione (mediante il dono soprannaturale del linguaggio) della facoltà di conoscere e di volere e quindi pp. 222-285; G. Derossi, La teorica giobertiana del linguaggio come dono divino e il suo significato storico e speculativo, ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...