Nel linguaggio politico, accordo fra Stati, e anche, più concretamente, gli Stati che sono uniti fra loro da un accordo. Per antonomasia si è chiamato Intesa l’accordo che dal 1907-08 unì le potenze alleate [...] Gran Bretagna-Francia-Russia, contro la Triplice Alleanza (➔ Triplice Intesa).
In diritto canonico, ai sensi dell’art. 8 della Costituzione italiana, le i. sono accordi tra una confessione religiosa e ...
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Nel linguaggio militare, qualsiasi unità organica di truppa, costitutiva di un’altra unità di ordine superiore: così la squadra è un r. del plotone, quest’ultimo della compagnia ecc. R. di assalto si denominarono [...] speciali reparti di arditi costituiti nell’esercito italiano nel corso della Prima guerra mondiale, e impiegati dapprima in incursioni a raggio limitato nelle trincee nemiche, poi, riuniti in unità di ...
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valvassore Nel linguaggio giuridico feudale, in particolare nei milanesi Libri feudorum (12° sec.), era il vassallo del capitaneus, che era a sua volta il vassallo del vassallo del re, vassallo dominico [...] o conte. Più tardi furono chiamati capitani, e poi conti (e allora il vassallo del re prese il titolo di duca o marchese). Entrarono in questa categoria anche coloro che, senza essere titolari di alcun ...
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religione Nel linguaggio ecclesiastico, la comunione amministrata ai fedeli gravemente infermi (quasi alimento spirituale con cui affrontare il viaggio di transito all’altra vita). Nel rito continuo degli [...] infermi, la comunione come v. viene data dopo il sacramento dell’unzione. Ministro ordinario del v. può essere qualunque sacerdote in grado di esercitare il suo ministero e anche un diacono. Quando l’infermo ...
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(gr. ἄρχων)
Religione
Nel linguaggio religioso del mondo ellenistico, essere di natura inferiore alla divina, ma superiore all’umana. Possono essere angeli che attorniano Dio o esseri ostili all’uomo [...] e malvagi. Il pieno sviluppo di questa concezione è nella setta gnostica degli arcontici, fondata da un eremita di nome Pietro e diffusa in Palestina e in Armenia nel 4° sec.: gli a. governano i 7 cieli ...
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Commonwealth Nel linguaggio politico inglese, la comunità organizzata dei cittadini, la società politica. Ufficialmente il termine fu adottato nel periodo cromwelliano (1649-60) ed equivalse a ‘Repubblica’. [...] Dal 1688 accompagna la formulazione teorica dei rapporti fra sovrano, Parlamento e paese. La denominazione di British C. of Nations, usata a partire dagli anni 1920 per designare il «gruppo di nazioni ...
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mutualità Nel linguaggio giuridico e sociologico, complesso di istituzioni a base associativa regolate dal principio dell’aiuto scambievole e delle prestazioni reciproche. Ciò che caratterizza il fenomeno [...] della m. è la sua volontarietà e l’assenza del fine di lucro. Da tale definizione appare chiaro che il termine m. non è usato in senso proprio quando lo si adopera per designare gli enti e le organizzazioni ...
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politeia
Nel linguaggio storico-politico, grecismo usato talvolta come equivalente del lat. res publica per indicare l’organizzazione come bene comune di tutti i cittadini e, di conseguenza, la costituzione [...] politica ...
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trasformismo
Termine entrato nel linguaggio politico italiano tra la fine del 1882 e l’inizio del 1883 per definire, con chiara connotazione polemica, la politica inaugurata in quel periodo dall’allora [...] presidente del Consiglio A. Depretis. Il vocabolo ebbe origine da un’espressione pronunciata dallo stesso Depretis in un discorso tenuto a Stradella l’8 ott. 1882, nell’imminenza delle prime elezioni politiche ...
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Nel linguaggio della comunicazione la b. è il simbolo di un'associazione di uomini e indica i valori comuni dell'organizzazione che rappresenta attraverso il linguaggio araldico dei campi, delle bande, [...] dei colori e a volte del disegno. Le nazioni sono tra le più alte organizzazioni che nel corso dei tempi gli uomini siano stati in grado di esprimere, perciò ogni Stato sovrano ha la sua b. nazionale. ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...