Atto rituale per cui persone o cose in stato di impurità si rendono degne di entrare o rientrare a contatto con il sacro. In particolare, nella liturgia cattolica, l’atto con cui si riportano all’uso comune [...] oggetti che sono stati a contatto con le cose sacre.
Nel linguaggio mistico, la p. dell’anima è la rimozione degli ostacoli che si oppongono al raggiungimento della perfezione; si dice attiva in quanto legata alla mortificazione e alla penitenza; si ...
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Efraim
Nella Bibbia, secondo figlio di Giuseppe, adottato da Giacobbe. Il territorio della tribù di E., entrata in Palestina da Oriente intorno alla metà del 13° sec., comprendeva tutta la parte centrale [...] della regione tra Dan e Beniamino a S, Manasse a N; la denominazione di E. fu anche estesa, nel linguaggio dei Profeti, a tutto il regno d’Israele. ...
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Arte
Nella terminologia architettonica classica, l’organismo a un tempo struttivo e formale che è costituito da una serie di colonne con la sovrastante trabeazione e, talora, il sottostante piedistallo [...] accade per nessun valore di m si dice che l’o. di x è infinito. La locuzione o. di grandezza è usata nel linguaggio scientifico per indicare il valore numerico approssimativo di una grandezza fisica, di un ente geometrico ecc.: per es., dire che l’o ...
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Esorcismo
Marco Margnelli e Vittorio Lanternari
L'esorcismo (dal latino tardo exorcismus, greco ἐξορκισμός, composto di ἐξ, rafforzativo, e ὅρκος, "giuramento") è lo scongiuro mediante il quale con [...] il corpo e la mente. È da notare che più che le parole, cariche di 'sospettabilità', è ritenuto significativo il linguaggio corporeo, cioè il modo in cui il corpo - luogo simbolico della presenza maligna e centro dell'azione esorcistica - si esprime ...
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Ciò che costituisce, o appare essere, un’anticipazione e un preannuncio di eventi futuri. Il termine è usato in particolare in riferimento a episodi dell’Antico Testamento, che si considerano come annunci [...] simbolici e allegorici di fatti del Nuovo Testamento (per es. l’arca di Noè è p. del legno della Croce), o, nel linguaggio della critica, con riferimento a contenuti o forme che preannunciano sviluppi cronologicamente successivi. ...
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(lat. Orcus) Nell’uso letterario latino, gli inferi o il dio degli inferi (equivalente a Dis pater e, già in Ennio, al greco Plutone), o la personificazione della morte. Il nome dell’antica divinità in [...] territorio romanzo o prossimo a quello romanzo è usato per indicare, soprattutto nella favolistica, un essere antropomorfo e mostruoso. Nel linguaggio poetico italiano, il nome compare soprattutto con riferimento al regno della morte. ...
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Complesso dei riti e delle cerimonie propri di un culto religioso. La formazione della l. è determinata da due motivi: la necessità di fissare in forme adatte la vita e la professione della religione, [...] a partire dal Rinascimento e con una notevole fioritura nel 17° e 18° sec., forme e tipologie dal linguaggio architettonico, dall’ornato classico, dal più ampio repertorio figurativo, creando forme e tipologie di grande fortuna. Simile sviluppo ...
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VOCAZIONE
Agostino Tesio
. La cosa più importante di tutta la vita è la scelta della professione, disse Pascal. Da essa infatti dipende che l'uomo si trovi in quel posto che, essendo secondo le sue [...] lo mette in condizione di dare alla famiglia e alla società tutto il contributo delle sue doti naturali ed acquisite. Nel linguaggio corrente si dà il nome di vocazione a quel complesso di inclinazioni e di attitudini che dispongono una persona a un ...
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Credenze e culti
Valerio Valeri
Introduzione
'Credenza' è un termine notoriamente ambiguo, ma i principali significati elencati dai dizionari possono essere ricondotti a due gruppi generali. Da un lato, [...] Non è perciò un caso che molti dei (a cominciare da Yahweh) siano personificazioni del potere della parola magica - cioè del linguaggio e del rito nello stesso tempo.
2. La riflessione porta ad astrarre vari tipi di autorità, vari aspetti del potere ...
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ī Pseudonimo del poeta e mistico turco 'Imād ad-Dīn (m. Aleppo 1404-05). Dapprima seguace della scuola mistica dello shaykh Shiblī, seguì poi le idee di Fazlullāh, fondatore della confraternita ḥurufiyya. [...] le sue idee mistiche, che, considerate eretiche, gli costarono la vita. Ha lasciato un dīwān in turco, uno in persiano e delle poesie in arabo. Il suo linguaggio erotico-mistico cela l'ammirazione per la bellezza terrena, riflesso di quella divina. ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...