Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] separatista ma ispirata a logiche di positiva convivenza tra Stato e Chiesa.
Più ancora, correvano nel linguaggio risorgimentale metafore e concetti attinti dall’orizzonte del cristianesimo, per descrivere l’aspetto spirituale del movimento nazionale ...
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COMMENDONE, Giovanni Francesco
Domenico Caccamo
Nacque a Venezia il 17 marzo 1524 da Antonio, di famiglia originaria del Bergamasco, medico e cultore di studi umanistici, e dalla nobile Laura Barbarigo, [...] letterati romani andò maturando l'ideale retorico che il C. volle poi attuare nelle sue orazioni ufficiali, teso allo splendore del linguaggio e alla varietà di concetti e simboli (Poggiani, Epistolae, I, pp. 324-327; III, pp. 63-64; A. M. Graziani ...
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ARIALDO, santo
Cosimo Damiano Fonsega
Nacque a Cucciago verso il 1010. Frequentò le scuole della diocesi, probabilmente la scuola della vicina pieve di S. Vittore di Varese e poi quella esistente presso [...] piazza antistante la cattedrale di Santa Maria Iemale. Parlò A. e, al dire di Landolfo, dalla sua bocca uscì un linguaggio violento e insultante contro i sacerdoti; al dire di Andrea da Strumi parlò, invece, della redenzione umana operata da Cristo ...
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FERRAZZI, Giuseppe Iacopo
Paolo Preto
Nato a Cartigliano (Vicenza) il 19 marzo 1813, da Michele Pio, agente comunale, e Maria Bertoncello, entrò in seminario a dieci anni e fu ordinato sacerdote il [...] infelici d'indisciplinata e miseranda barbarie", avvolta nelle "tenebre dell'ignoranza" ma poi "riunita col dolce vincolo di un comune linguaggio": la lingua "è l'impronta ed il suggello di una nazione", dunque i giovani non si lascino "sviare dietro ...
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ALPRUNI, Francesco Antonio
Mario Rosa
Nato a Borgo Valsugana nel 1732, entrò ventenne a Genova nella Congregazione barnabitica. Passato a Roma, insegnò teologia nel collegio di S. Carlo ai Catinari, [...] avanzati qui anche interessanti spunti politico-sociali ,e da una progressiva radicalizzazione, riflessa nella violenza del linguaggio, delle speranze nella ventata rivoluzionaria che sola avrebbe operato l'attesa palingenesi della Chiesa.
Intanto l ...
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GERARDO di Csanád (Gerardus Moresenae "Aecclesiae" seu Csanadiensis episcopus)
Luigi Canetti
Di origine veneziana o veneta, nacque sul finire del X secolo; le notizie storicamente accertabili sul suo [...] di applicazione del metodo razionale all'analisi del dato rivelato. La compiaciuta veste retorico-stilistica e il linguaggio criptico, ricchissimo di neologismi, rendono assai dubbia la valutazione di particolari quali ad esempio le affermazioni ...
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ENSELMINI, Elena
Lorenzo Paolini
Figlia di Xex (e non di Africano, come si ripete nella letteratura storica), nacque a Padova nel 1207, da nobile famiglia.
Ramo della casata dei Ruffi discendente a [...] durante la lunga malattia riferiva - per dovere di obbedienza impostole dalla badessa - alle consorelle attraverso il consueto e faticoso linguaggio gestuale.
La E. mori nel suo monastero, all'età di ventiquattro anni, il 4 nov. 1231, come attesta il ...
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ERIBERTO
Olivier Guyotjeannin
Nacque probabilmente in Alta Italia nella prima metà del sec. XI, ma la sua origine e la sua formazione restano ignote: le prime notizie pervenuteci su di lui lo vedono [...] avevano interessato E., che un anonimo di Liegi dedicò ad Enrico IV dopo il 1103.
Sorretto anche dall'eleganza del linguaggio, il commento di E. è impregnato di temi gregoriani: il comptemptus mundi, la divaricazione tra la sfera spirituale e quella ...
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DANDINI, Ercole Francesco
Gianfranco Formichetti
Nacque ad Ancona il 4 nov. 1695, da Girolamo, di nobile famiglia originaria di Siena, a Cesena fin dal sec. XV, e da Margherita Fazioli nobildonna cesenate.
Aveva [...] ratione culta atque perspicua, stampato a Padova nel 1734: scopo di quest'opera è la ricerca di un linguaggio giuridico il più vicino possibile alla classicità ciceroniana. La necessità di una particolare attenzione per il lessico giuridico è ...
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DEL NERO, Nero
Diana Toccafondi Fantappiè
Nacque a Firenze, nel "popolo" di S. Maria sopr'Arno (quartiere S. Spirito) il 2 nov. 1548 da Agostino di Piero e Nannina di Tommaso Soderini.
Il fatto che [...] e per la tipica forma madrigalistica libera da ogni soggezione metrica (settenari alternati ad endecasillabi) e per l'eleganza del linguaggio, esente da eccessivi concettismi seppure incline al gioco delle antitesi (il gelo della neve e l'ardore dell ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...