AYMERICH, Matteo
Egidio Papa
Nato a Bordils (Aragona) il 27 febbr. 1715, entrò nella Compagnia di Gesù il 27 sett. 1733, nel noviziato di Tarragona, avendo già fatti studi di filosofia e teologia.
Completati [...] inutili con una tematica più vitale in relazione con le scienze naturali. Volle elevare, inoltre, il livello umanistico del linguaggio scolastico e instaurare un metodo più scientifico di studio e di ricerca. Formò anche un gruppo di giovani che ...
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ANTONIO d'Azario
Abele L. Redigonda
La prima notizia sicura circa questo scrittore domenicano e oratore sacro parmense e circa la sua opera vien fornita da L. Alberti. Parlando dei predicatori, lo presenta [...] . Mentre nei sermonari dell'epoca cominciavano già a infiltrarsi le sottili distinzioni scolastiche, certe stranezze di linguaggio o ricercatezze umanistiche, A. forniva del materiale solido tratto prevalentemente dalla S. Scrittura e dalla dottrina ...
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FABRIANI, Severino
Giuliana Costantini
Nacque a Spilamberto, nei pressi di Modena, il 7 genn. 1792 da Luigi e Francesca Maria Vincenzi. Trascorse la prima infanzia a Correggio, dove il padre, medico [...] composte nell'arco di diversi anni, nelle quali si propose di dar risalto al valore logico nella terminologia del linguaggio.
La sua esperienza di educatore lo condusse anche a pubblicare nel 1845 un piccolo manuale: Primi elementi di grammatica ...
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La grande religione monoteistica fondata in Arabia nel 7° sec. da Maometto e, collettivamente, il sistema sociale, culturale e politico che ne assume i principi.
L’i. è l’ultima delle grandi religioni [...] e marmo; le fonti di ispirazione sono generalmente irano-afghane, e archi e cupole entrarono a far parte del linguaggio architettonico tradizionale. A Delhi il Qutb Minar, l’alto minareto (iniziato nel 1199) a fusti sovrapposti con speroni, si ...
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Dottore della Chiesa latina (Stridone, nei pressi di Aquileia, 347 circa - Betlemme 419); di un'agiata famiglia cristiana, Girolamo venne a Roma giovanissimo, con l'amico Bonoso, per compiervi eccellenti [...] non si compì pacificamente: a parte la pausa del 393, dovuta alla polemica contro Gioviniano (v.), la più violenta per linguaggio fra le polemiche di G., dove si riafferma l'assoluta superiorità dell'astinenza e della verginità, o la breve disputa ...
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Gregorio I, santo
Sofia Boesch Gajano
Nacque a Roma poco prima della metà del sec. VI, da famiglia appartenente all'élite sociale romana - "de senatoribus primis" lo definisce Gregorio di Tours -, quell'aristocrazia [...] in dubbio la sua formazione culturale di tradizione romana: tutte le sue opere provano - pur nell'originalità del linguaggio, dello stile, dei generi letterari - le sue competenze linguistiche e retoriche e la conoscenza di autori classici: Virgilio ...
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Il sogno protestante
Silvana Nitti
Alla metà dell’Ottocento l’Inghilterra («questa infaticabile creatrice d’autonomie», come scrisse Giuseppe Gangale)1 dedicava un’attenzione tutta particolare all’Italia. [...] , degli anni successivi al 1821, quando l’Histoire des républiques italiennes di Sismondi introduceva, nell’immaginario e fin nel linguaggio della letteratura e della pittura, i miti storico-patriottici di un’Italia che, dai tempi di Corradino o dei ...
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La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. Scienza e teologia
Margaret J. Osler
Scienza e teologia
All'inizio dell'Età moderna il dibattito sul rapporto tra scienza e teologia era particolarmente [...] ‒ che Dio avesse scritto il libro della Natura in caratteri matematici e che trovando la chiave di questo linguaggio si potessero decifrare il Creato e gli stessi attributi divini. Galilei espose questa teoria nel Saggiatore (1623), opponendola ...
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Dove va la storia delle religioni
Giovanni Filoramo
La situazione attuale
Gli studi di storia delle religioni conoscono oggi una duplice crisi. L’una, positiva, è una crisi di crescita. Per la prima [...] dell’incontro con il sacro. Gli argomenti più significativi contro questa tesi vengono presi dalle analisi di filosofi del linguaggio come Ludwig Wittgenstein e John L. Austin, allo scopo di sottolineare la centralità della cultura come mediazione ...
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ESTETICA
V. Stella
La riflessione sull''estetico' nel pensiero medievale non coincide con l'enucleazione di un aspetto in concezioni sistematiche che, come in quell'età fu proprio più che in ogni altra, [...] arti visive, vengono concepiti come illustrazioni di altro, nascondono e insieme disvelano sensi diversi da quelli del linguaggio ordinario. Nasce in tal modo una sorta di parallelismo psicofisico. Più cose possono alludere a un medesimo referente ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...