Antropologia e linguistica
Modo di rappresentare visivamente, attraverso tracce grafiche, i segni linguistici o le loro sequenze.
Nei segni linguistici si distinguono un significante e un significato; [...] comunicative autonome, e dunque la possibilità di esprimere il pensiero in maniera indipendente dalla codificazione del linguaggio naturale (G.R. Cardona, 1981). Questo non significa affermare che non esistono differenze tra sistemi scrittori ...
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Chi non appartiene allo stato clericale; sono quindi l., nella Chiesa cattolica, i fedeli che non sono né chierici né religiosi, ossia tutte le persone battezzate che non hanno alcun grado nella gerarchia [...] interpreti, dal funzionamento della cosa pubblica in ogni sua articolazione. Il laicismo si contrappone nel linguaggio politico contemporaneo al confessionalismo e al fondamentalismo, secondo i quali le istituzioni politiche devono essere collegate ...
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(ebr. qabbālā) Complesso delle dottrine mistiche ed esoteriche ebraiche circa Dio e l’universo, che si asserivano rivelate a un numero ristretto di persone e tramandate da generazione a generazione. In [...] dottrine della c. cristiana influenzarono in maniera notevole l’esoterismo francese, soprattutto quello di tipo martinista e massonico.
Nel linguaggio popolare la c. è l’arte che presume d’indovinare il futuro, e in particolare i numeri estratti al ...
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«Star basso»: l’antropologia religiosa di Alessandro Manzoni
Pier Cesare Bori
Sommario: «Culto razionale» ▭ «Le parole della sapienza divina e i vani discorsi degli uomini» ▭ «La filosofia morale sarà... [...] i dinieghi opposti a ogni idea di pluralismo: «L’idea di fede e di pluralità sono così contradittorie, che il linguaggio stesso pare che repugni a significare la loro unione; poiché si dirà bene le diverse religioni, opinioni, credenze religiose, ma ...
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GIORDANO da Pisa (Giordano da Rivalto)
Carlo Delcorno
Le notizie più attendibili relative alla biografia di G., detto anche, in testimonianze risalenti a non prima del XVI secolo, Giordano da Rivalto, [...] A. Bozzoli, Due paragrafi sul prologo della Divina Commedia, in Aevum, XLI (1967), pp. 518-529; C. Delcorno, Dante e il linguaggio dei predicatori, in Letture classensi, XXV, Ravenna 1996, pp. 72-74. Sulla lingua di G.: B. Terracini, Lingua libera e ...
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FRANCIOTTI, Cesare
Elena Del Gallo
Nacque a Lucca il 3 luglio 1557 da Michele e da Maria Bertolini, i cui antenati, a partire dal sec. XV, avevano spesso ricoperto cariche nelle magistrature della Repubblica [...] Congregazione si era trasferita nel 1580, continuò la sua attività evangelizzatrice, che consisteva in frequenti prediche, semplici nel linguaggio, in commenti alle scritture, in inviti a convertirsi a una vita di pietà e di devozione con la pratica ...
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Il complesso delle discipline linguistiche, filologiche, archeologiche, storiche e religiose, rivolte allo studio scientifico delle antiche e moderne civiltà dell’Oriente, includendo in questo termine [...] tra la fine del 19° sec. e l’inizio del 20°, studiano lingue e culture esclusivamente africane.
Nel linguaggio dell’o., è definito Oriente cristiano l’insieme delle culture, e in particolare delle letterature, cristiane nazionali sviluppatesi nel ...
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Bonifacio VIII
Eugenio Dupré Theseider
Non si conosce la data di nascita di Benedetto Caetani, il futuro B.: forse è da situare nel quarto decennio del Duecento (1235?). Nacque quasi certamente in Anagni, [...] di nuovo nella lotta tra Inghilterra e Francia, offrendo nel 1297 il proprio arbitrato per la pace, con un linguaggio molto conciliante, che pare prendere spunto dalla definizione che Innocenzo IV aveva dato del papa, come "iudex omnium", giudice ...
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Santi d'Italia
Tommaso Caliò
Le origini
In un articolo pubblicato sulle pagine de «La Civiltà cattolica» nel gennaio del 1861, Carlo Maria Curci descriveva le asprezze naturali della penisola italiana [...] della santità. Nascita di un culto nell’età dei Lumi, Roma-Bari 1996.
55 Cfr. S. Nanni, Roma religiosa nel Settecento. Spazi e linguaggi dell’identità cristiana, Roma 2000, pp. 77-111 e passim.
56 Ibidem, pp. 135-173.
57 Cfr. T. Caliò, Corpi santi e ...
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Vescovi/2: dalla svolta antimodernista a Pio XII
Roberto P. Violi
Antimodernismo e nazionalizzazione dell’episcopato
L’episcopato italiano, su cui ancora si rifletteva, all’atto dell’elezione di Pio [...] , pur con parole misurate, espresse consenso alla guerra d’Etiopia nel 1936.
S’era diffusa una mentalità religiosa contagiata dai linguaggi e dai riti della patria e la cura pastorale allargava il suo orizzonte dalla comunità rurale allo spazio della ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...