CHIESA, Melchiorre
Cesare Orselli
Vissuto fra la prima e la seconda metà del sec. XVIII, si hanno scarse notizie sulla sua vita. Nato forse a Firenze (un manoscritto raccolto dal musicologo tedesco [...] due temi diversi, dimostrò ugualmente nella sua produzione cameristica e per piccoli complessi la padronanza del nuovo linguaggio. L'opera strumentale del musicista appare improntata a una piacevole scorrevolezza, a una particolare cura del carattere ...
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ANDREOLI, Carlo
Riccardo Allorto
Nato a Mirandola l'8 genn. 1840, iniziò giovanissimo lo studio del pianoforte e dell'organo con il padre, Evangelista, e i suoi progressi furono così rapidi da esordire [...] e soprattutto i romantici, i quali diedero alle sue opere un soffio di poesia sana e schietta, mentre chiaro era il suo linguaggio melodico ed elegante l'armonia.
La valentia didattica dell'A. è confermata sia dal valore dei discepoli, tra i quali si ...
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ABBADO, Claudio
Maurizio Giani
Direttore d’orchestra, nacque a Milano il 26 giugno 1933, terzo di quattro figli, da una famiglia di musicisti. Il padre Michelangelo, violinista, fu dal 1925 al 1970 [...] dall’impegno civile, ma che a sua volta «l’impegno può davvero raggiungere l’esterno solo partendo dall’interno del linguaggio artistico» (Il cittadino e le note, in La primavera di Micromega, 2001, n. 2, pp. 11 s.).
Nel conservatorio milanese ...
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PETRASSI, Goffredo
Raffaele Pozzi
PETRASSI, Goffredo. – Nato il 16 luglio 1904 a Zagarolo (Roma) da Eliseo ed Erminia Calzoletti.
Fu ultimo di sette figli di una modesta famiglia rurale: prima di lui [...] e timbrica che, anche grazie all’uso dello Sprechgesang e a un organico strumentale ridotto, rivelò una duttile appropriazione del linguaggio della Scuola di Vienna.
Quanto preannunciato in Morte dell’aria trovò di lì a poco conferma e sviluppo in ...
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LOCATELLI, Pietro Antonio
Agnese Pavanello
Nacque a Bergamo il 3 sett. 1695, primo dei sette figli di Filippo Andrea e di Lucia Crocchi (o Trotti). Della sua formazione musicale non si hanno notizie, [...] oppure due flauti traversi), scritte attingendo a topoi compositivi consolidati (per es. la pastorale) e a un linguaggio che, radicato nella lunga tradizione strumentale del comporre a tre parti, si mostra parimenti attento alle nuove correnti ...
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COSTA, Pasquale Antonio Cataldo Maria (detto Pasquale Mario)
Raoul Meloncelli
Nacque a Taranto il 26 luglio 1858 da Angelo, controllore di dogana, e da Maria Giuseppa Malagisi. Discendente da una gloriosa [...] potuto garantirgli il successo presso il pubblico più conservatore e la stima della critica meno sensibile alle novità di linguaggio. Legato a certe forme della produzione cameristica vocale italiana del tempo e vicino a certi tratti stilistici che ...
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CONTI, Francesco Bartolomeo
Raoul Meloncelli
Nacque a Firenze il 20 genn. 1682 e presumibilmente compì gli studi musicali nella sua città divenendo rapidamente un valente suonatore di tiorba; la sua [...] tendenza alla sperimentazione individuale soprattutto nella grande varietà stilistica in cui si scorge il tentativo di adeguare il linguaggio musicale alle esigenze drammatiche del testo in un più stretto rapporto parola-musica. Questo aspetto è del ...
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COPPOLA, Pietro Antonio
Raoul Meloncelli
Nato a Castrogiovanni (l'attuale Enna) l'11 dic. 1793 da Giuseppe, maestro di cappella e compositore, e da Felicia Castro da Leonforte, sua seconda moglie, crebbe [...] ben si adattava alle esigenze d'un ambiente culturale ben disposto verso un compositore che proponeva un linguaggio lineare in cui si riconoscevano tratti melodici d'indole belliniana sostenuti da una strumentazione di derivazione rossiniana ...
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FARA, Mario Giulio
Chiara Trara Genoino
Nacque a Cagliari il 5 dic. 1880 da Giuseppe, avvocato, e da Maria Dessy. Non seguì alcun regolare corso di studi, ma ebbe solo sporadici insegnanti privati per [...] ) e parola come elemento più razionale (e perciò in continua evoluzione) può essere ricondotta ad una visione del linguaggio musicale ancora di tipo ottocentesco. Né serve a conferire modernità al suo pensiero, sotto questo punto di vista, il ...
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DAVIDE MARIA da Bergamo (Felice Moretti)
Oscar Mischiati
Nacque a Zanica (Bergamo) il 21genn. 1791da Giacomo Antonio Moretti e Teresa Bordoni. Trasferitasi la famiglia a Bergamo nel 1801, D. cominciò [...] pagine - variamente articolate secondo i modelli delle forme operistiche (dalla sinfonia all'aria, dal recitativo alla cavatina) - il linguaggio musicale è quello che predominava in Italia tra Cimarosa, Paisiello e Mayr da una parte e Donizetti e ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...