FIUME, Orazio
Simona Camilletti
Nacque a Monopoli (Bari) il 16 genn. 1908 da Donato e Rosaria Contento. Colpito dalla poliomielite nei primi mesi di vita, fu operato adolescente all'istituto "Rizzoli" [...] della costruzione ampia, chiara e saldamente strutturata. Fondamentalmente rispettoso della tradizione, si espresse con un linguaggio misuratamente moderno e capace di utilizzare i cromatismi e assimilare le nuove esperienze musicali. purché fossero ...
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DIRUTA, Girolamo
Arnaldo Morelli
Nacque intorno al 1550 a Deruta (Perugia), anche se nei frontespizi delle sue opere si proclama costantemente "perugino".
Dal Colleoni apprendiamo che nel giugno 1574 [...] per la sua forma dialogica potrebbe essere inquadrato nella tipologia del trattato finascimentale, emerge per l'immediatezza del linguaggio, per la lucidità della struttura, per la modernità della concezione. Il D., infatti, evita accuratamente il ...
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GELMETTI, Vittorio
Pasqualino Bongiovanni
Nato a Milano il 25 apr. 1926 da genitori piemontesi (il padre era ufficiale di carriera, la madre figlia di un pastore protestante), trascorse l'infanzia a [...] che rinuncia alla ovvietà della narrazione per mezzo di immagini e di dialoghi essenziali, il G. adotta un linguaggio musicale scarno, articolato su pochi elementi sonori; fa uso di ritmi irregolari, impiega la tecnica aleatoria nell'utilizzo ...
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MARCHITELLI, Pietro (Petrillo)
Guido Olivieri
Nacque a Villa Santa Maria (presso Chieti) nel 1643 circa. Trasferitosi a Napoli nel 1657, entrò al conservatorio di S. Maria di Loreto, dove studiò con [...] il modello corelliano, imitandone in qualche caso gli spunti tematici. Tuttavia esse si caratterizzano per l'uso di un linguaggio armonico a tratti arcaico, una marcata tendenza a un fraseggio più irregolare, e un deciso interesse per la scrittura ...
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DE CANDIA, Giovanni Matteo, detto Mario
Raoul Meloncelli
Nacque a Cagliari il 17 ott. 1810 da nobile famiglia di origine napoletana stabilitasi ad Alghero. Il padre Stefano aiutante di campo di Carlo [...] nel saggio sulla Filosofia della musica (1836), nel quale il genovese aveva teorizzato la funzione educativa di un linguaggio musicale che non fosse più ridotto "a meccanismo servile e a trastullo di ricchi svogliati", ma esprimesse, proprio ...
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GIARDINI (Dujardin, Dejardin, Desjardins, Degiardino), Felice (de)
Rossella Pelagalli
Nato a Torino il 12 apr. 1716, si dedicò giovanissimo allo studio della musica e, ancora fanciullo, fu ammesso come [...] J.Ch. Bach, dalla cui opera fu sensibilmente influenzato, il progressivo abbandono dello stile barocco in favore di un linguaggio già orientato verso il principio della forma-sonata.
Come osserva il Salvetti, la sua produzione quartettistica, che si ...
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FONTANELLI, Alfonso
Rossella Pelagalli-Cristina Scarpa
Nacque a Reggio Emilia il 15 febbr. 1557 dal conte Emilio e da Isabella del conte Raffaello Fontanelli iuniore.
Dimostrò molto presto attitudine [...] 1619) non si discosta dal precedente, anche se, almeno nelle intenzioni, il F. sembrerebbe orientarsi verso un linguaggio più semplice. Secondo il Newcomb una corretta valutazione dell'opera non può prescindere dalla comparazione con la produzione ...
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BUONAMENTE, Giovanni Battista
Raoul Meloncelli
Ignoti sono il luogo e la data di nascita di questo compositore, che, forse allievo di Salomone Rossi e di Claudio Monteverdi, contribuì all'affermazione [...] varietà delle figurazioni rivelano il pieno dominio dei mezzi espressivi raggiunti dal compositore ormai in possesso di un linguaggio autonomo non più soggetto agli influssi dei suoi illustri maestri.
Per quanto riguarda i caratteri formali delle ...
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CAMMARANO, Michele
Oreste Ferrari
Nacque a Napoli il 23 febbr. 1835 da Salvatore di Giuseppe, il quale aggiungeva alla sua principale attività di autore drammatico e di librettista di opere liriche [...] ancora più espliciti per puntuali riferimenti alla Deposizione del Caravaggio, sappiano finalmente realizzarsi in rivivificato linguaggio espressivo.
Ricevuto l'incarico di dipingere un quadro rappresentante la Battaglia di Dogali, per lo scrupolo ...
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COPPINI, Alessandro
Frank D'Accone
Figlio di Bartolomeo di Marchionne, nacque a Firenze o nei dintorni, verso il 1460. Entrò probabilmente nell'Ordine dei servi di Maria nel 1475, anno nel quale sappiamo [...] nordici con i precetti armonico-tonali della musica italiana stabilendo, in questo modo, i fondamenti del linguaggio musicale del tardo Rinascimento.
Fonti e Bibl.: L. Cerracchini, Fasti teologali ovvero notizie istoriche del collegio ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...