alfabeto
alfabèto [Der. del lat. alphabetum, dal gr. alfábetos, comp. dei nomi delle due prime lettere] [ALG] [FAF] [INF] Un insieme finito di segni, con il quale sia possibile sviluppare un certo sistema [...] di simboli o, come si dice usualmente, un linguaggio: v. logica: III 483 c. ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Galilei e la geometria del moto accelerato
Enrico Giusti
Galilei e la geometria del moto accelerato
Tra l'impressionante numero di testi scientifici, [...] ottiene sommando tutte le circonferenze, cioè tutti i gradi di velocità oppure, se si vuole, tutte le velocità istantanee. Il linguaggio di Cavalieri è qui molto crudo e diretto: parla esplicitamente di somma di tutti i gradi di velocità, un termine ...
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Curva che si ottiene segando un cono circolare (retto od obliquo) con un piano. Il cono va pensato come luogo di rette, e non di semirette, uscenti dal vertice V, cioè costituito, come si usa dire nel [...] linguaggio elementare, da due ‘semiconi’ opposti al vertice. Si presentano tre diversi casi. Se il piano, π (fig. 1A), è parallelo a due generatrici, g′ e g″, queste dividono la superficie del cono in due parti: le generatrici dell’una parte sono ...
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Formalizzazione della vaghezza
Settimo Termini
Il problema della formalizzazione della vaghezza pone domande innovative al confine tra problemi concettuali e problemi tecnici. In particolare ci chiediamo [...] problemi fondazionali, possiamo dire che tutta la matematica, così come è venuta storicamente strutturandosi, sia esprimibile nel linguaggio della teoria classica degli insiemi. Paul Halmos, per es., inizia il suo libro sugli insiemi affermando: «Il ...
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LOGICA E INFORMATICA
Carlo Cellucci
I. McCarthy (1963) afferma che è ragionevole sperare che le relazioni tra l'i. e la l. matematica nel prossimo secolo saranno altrettanto fruttuose di quelle tra [...] Sostituendo a con n entrambi i rami dell'albero diventano chiusi.
Sebbene il metodo dei tableaux non abbia ancora prodotto linguaggi di programmazione ad alto livello di pratico impiego come il PROLOG, tuttavia è in corso un intenso lavoro di ricerca ...
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incompleto
incomplèto [agg. Comp. di in- neg. e completo] [CHF] Reazione i.: reazione che s'arresta prima della completa trasformazione delle sostanze reagenti. ◆ [ALG] [FAF] Teoria i.: nella logica [...] matematica, una teoria formalizzata si dice sintatticamente i. quando esiste una formula del suo linguaggio di cui non si può dimostrare né la verità né la falsità, e si dice semanticamente i. se esistono conseguenze dell'insieme dei suoi assiomi che ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. Algebra
Claudio Procesi
Algebra
Per comprendere la storia dell'algebra del XX sec. è necessario fare un breve quadro dello sviluppo della disciplina [...] , fra queste: lo studio dei gruppi e dei prodotti liberi (teoremi di Kurosh) che trovano ora eleganti formulazioni nel linguaggio della teoria dei gruppi che operano su grafi; il problema di Burnside e sue generalizzazioni, risolto dalla scuola russa ...
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La seconda rivoluzione scientifica: introduzione. Filosofia e pratica matematica
Umberto Bottazzini
Filosofia e pratica matematica
Quando si parla di 'seconda rivoluzione' scientifica si pensa di solito [...] torre di Babele di discipline autonome, isolate le une dalle altre, sia nei loro scopi, sia nei loro metodi e persino nel linguaggio. In una parola, al giorno d'oggi c'è una matematica o delle matematiche? (ibidem)
La risposta che dà Bourbaki non è ...
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Lindenbaum Adolf
Lindenbaum 〈lìndënbaum〉 Adolf [STF] (Varsavia 1904 - m. in un campo di concentramento nazista, forse nel 1942). ◆ [ALG] Algebre di L.: algebre associabili a vari tipi di sistemi formali. [...] ◆ [ALG] Teorema, o lemma, di L.: afferma che ogni teoria non contraddittoria ammette un'estensione nello stesso linguaggio non contraddittoria e completa. ...
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Logico e filosofo statunitense (n. Bayshore, New York, 1940 - m. 2022); docente della Rockefeller University (New York) dal 1968 al 1976, dal 1977 ha insegnato alla Princeton University. Ha elaborato una [...] che collega ogni possibile uso di t all'oggetto che gli è stato associato al momento della sua introduzione nel linguaggio. Un nome proprio è inoltre concepito come un "designatore rigido", ossia un termine che designa lo stesso individuo in ogni ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...